Il successo del remake di Silent Hill 2 (qui trovate la nostra recensione) ha dato nuova linfa a Bloober Team, che ora si prepara a lanciare quello che definisce il progetto più ambizioso della sua storia: Cronos: The New Dawn (anche in questo caso trovate qui il nostro parere finale).
Il nuovo titolo horror, in uscita il 5 settembre su PC, PS5 e Xbox Series X/S, rappresenta un passaggio fondamentale per lo studio polacco, che dopo anni di esperienza si è imposto come punto di riferimento del genere attirando l’attenzione non solo dei giocatori, ma anche dei colossi di Hollywood.
Secondo quanto dichiarato dal CEO Piotr Babieno, diverse major cinematografiche e piattaforme di streaming hanno già mostrato interesse per una possibile trasposizione dell’universo Cronos.
«Le più grandi compagnie di Hollywood ci hanno contattato, desiderose di collaborare con Bloober sull’universo Cronos»
Ha spiegato il dirigente.
Un segnale importante che certifica la credibilità internazionale conquistata dal team, forte del lavoro svolto con Silent Hill 2.
Pur senza pianificare un sequel diretto, lo studio ha già avviato la pre-produzione del prossimo progetto, definito come “molto grande” e “una pietra miliare” per Bloober Team.
L’approccio, ribadisce Babieno, resta quello dello “sviluppo verticale”: specializzazione mirata che permette di trasferire workflow, tecnologie e competenze da un titolo all’altro, ottimizzando tempi e costi.
Questo metodo, affinato in anni di esperienza, offre un vantaggio competitivo in un mercato sempre più saturo, dove la differenza si gioca sulla capacità di proporre esperienze uniche e irripetibili.
Il nostro obiettivo è offrire qualcosa che i social network o le piattaforme di streaming non possono replicare.
Ha sottolineato il CEO, evidenziando l’ambizione di distinguersi con contenuti esclusivi e narrativamente profondi.
Cronos: The New Dawn arriva in concomitanza con un lancio di peso come Hollow Knight: Silksong, ma Bloober affronta la sfida con fiducia, convinto di poter imporsi con un titolo che segna l’apice della propria evoluzione creativa.
Per lo studio polacco, si tratta di un banco di prova decisivo per consolidare la sua posizione nel panorama internazionale dell’horror interattivo.