Dying Light: The Beast si prepara ad arrivare, il nuovo capitolo della saga zombie di Techland che alzerà sensibilmente l’asticella sul piano tecnico e visivo.
Il lancio, inizialmente previsto per il 22 agosto, è stato rinviato al 19 settembre per permettere al team di perfezionare ulteriormente l’esperienza di gioco.
Le specifiche ufficiali confermano l’evoluzione del Chrome Engine, il motore grafico proprietario dello studio.
Per giocare al minimo in 1080p e 30fps serviranno almeno una GTX 1060, una Radeon RX 5500 XT o una Intel Arc A750, con 6GB di VRAM e 16GB di RAM. Per le impostazioni ultra in 4K a 60fps con ray tracing e frame generation attivi, Techland raccomanda una RTX 5070 o una RX 9070, abbinate a processori top come l’Intel i9-14900K o l’AMD Ryzen 9 7950X3D.
In ogni configurazione sarà richiesto un SSD da 70GB, con RAM che sale a 32GB per le impostazioni ultra più esigenti. Il gioco sarà compatibile solo con Windows 10 e versioni successive, segnando l’abbandono definitivo delle piattaforme ormai datate.
Sul fronte tecnologico, The Beast includerà DLSS 4, FSR 3.1 & 4 e Intel XeSS 2, oltre a sistemi per la riduzione della latenza come NVIDIA Reflex 2 e AMD AntiLag 2.
Non mancherà il ray tracing per illuminazione e riflessi, il supporto nativo agli schermi ultra-wide e opzioni grafiche dettagliate per adattare al meglio l’esperienza.
Techland (che di recente ha approfondito la storia del protagonista) ha pensato anche al gaming portatile: la configurazione minima su laptop richiede una RTX 3050 mobile da 80W, mentre per giocare in 1440p e 60fps sarà necessaria almeno una RTX 4070 mobile con CPU di fascia alta come l’Intel i7-14700HX.
Con requisiti più severi ma tecnologie all’avanguardia, Techland punta a garantire un’esperienza ottimizzata sia su desktop che su laptop, mantenendo standard qualitativi elevati e confermando la propria ambizione per il ritorno di Dying Light.