In un mondo in cui la narrazione videoludica tende spesso a gravitare attorno a blockbuster e produzioni occidentali ad alto budget, Mukti rappresenta una boccata d’aria fresca e necessaria.
Presentato recentemente come parte dell’iniziativa India Hero Project di PlayStation, questo titolo indipendente si pone l’ambizioso obiettivo di raccontare una storia profonda, radicata nella cultura indiana, e di affrontare temi importanti come l’identità, l’eredità e persino il traffico di esseri umani.
Sviluppato da underDOGS Studio, Mukti (previsto in ogni caso anche su altre piattaforme) nasce da anni di impegno e passione, come raccontato dallo stesso game director Vaibhav Chavan sul PlayStation Blog.
Al centro della trama troviamo Arya, una giovane donna che torna al museo della sua famiglia dopo la misteriosa sparizione del nonno, accusato di gravi crimini.
Quel luogo, una volta simbolo di cultura e memoria, è ora abbandonato e vandalizzato. Ed è proprio tra le rovine di quel passato che Arya inizia a ricostruire non solo la verità sulla figura del nonno, ma anche su sé stessa e sul proprio retaggio.
Mukti promette un’esperienza visivamente curata con supporto al 4K e alle funzionalità del DualSense di PS5 (che trovate su Amazon), promettendo un coinvolgimento sensoriale oltre che narrativo. Un titolo che vuole essere non solo un gioco, ma un ponte culturale, capace di portare storie indiane sulle console di ultima generazione in modo autentico e coinvolgente.
Vaibhav Chavan ha sottolineato con orgoglio quanto il supporto di Sony abbia aiutato a dare forma al progetto, ma ha anche lanciato un appello sincero: aggiungere il gioco alla wishlist del PlayStation Store è fondamentale.
Ogni interesse dimostrato non solo sostiene Mukti, ma apre la strada a nuovi sviluppatori indiani che vogliono raccontare storie proprie, lontane dagli standard imposti dai mercati dominanti.
Progetti come Mukti sono la dimostrazione che il videogioco può e deve essere una forma di comunicazione universale, capace di dare voce a culture, paesi e prospettive troppo spesso ignorate dal mainstream.
L’India Hero Project rappresenta una delle mosse più interessanti di Sony degli ultimi anni: un investimento non solo sul talento, ma sulla diversità narrativa, sulla pluralità dei racconti.