Blizzard userà le IA per creare videogiochi, è ufficiale

Sembra proprio che Blizzard non voglia fermarsi, utilizzando per davvero le intelligenze artificiali nello sviluppo dei videogiochi.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Nelle scorse settimana è scoppiata una nuova (l'ennesima) polemica legata all'Intelligenza Artificiale e al suo potenziale impiego all'interno dei giochi di Blizzard.

In attesa dell'uscita di Diablo 4, prenotabile anche su Amazon, il colosso americano è tornato a far parlare di sé.

Questo, considerando anche che Blizzard tenterà il tutto per tutto, riportando la BlizzCon in presenza con la speranza di riconquistare il cuore dei fan delusi.

Il brevetto tanto criticato era legato all'utilizzo delle IA per generare artwork e immagini ufficiali interamente da zero.

Ora, come riportato anche da TheGamer, sembra proprio che Blizzard non voglia fermarsi, utilizzando per davvero le intelligenze artificiali nello sviluppo dei videogiochi.

Il New York Times ha recentemente rivelato che Blizzard disporrà presto di uno strumento di generazione di arte artificiale che utilizzerà nella produzione di videogiochi.

Una mail interna inviata al personale della compagnia all'inizio di quest'anno ha dato a questo strumento il nome di Blizzard Diffusion, un riff sul generatore di immagini Stable Diffusion.

La differenza è che Blizzard Diffusion è stato addestrato all'arte di Blizzard in modo da poter replicare il suo stile distintivo.

Secondo Allen Adham, chief design officer di Blizzard, Blizzard Diffusion verrà utilizzato principalmente «per aiutare a generare concept art per gli ambienti di gioco e per i personaggi e i loro abiti», ma potrebbe anche essere utilizzato per creare «PNG autonomi e intelligenti» o «design di livelli assistito proceduralmente»

C'è anche la possibilità che altre versioni di Blizzard Diffusion possano contribuire alla «clonazione della voce», alla «codifica del gioco» e a un lavoro "antitossicità" simile a quello che Xbox svolge con la sua IA di moderazione.

Blizzard non è l'unico studio di videogiochi entusiasta delle prospettive della generazione di arte da parte dell'IA: lo sviluppatore di System Shock Remake, Prime Matter, ha recentemente mostrato sui social media un'immagine di Shodan generata dall'IA e ha confermato che l'arte creata dall'intelligenza artificiale sarà presente nel gioco.

Di recente anche Shuhei Yoshida di PlayStation ha espresso il suo punto di vista circa l'uso delle IA nello sviluppo dei videogiochi.

Le intelligenze artificiali prenderanno quindi il sopravvento nello sviluppo dei videogiochi? A quanto pare no, come vi abbiamo spiegato nel nostro speciale.