Blizzard, è polemica sulle IA: ecco la risposta ufficiale

In queste ore è scoppiata una nuova polemica legata all'Intelligenza Artificiale e al suo potenziale impiego all'interno dei giochi di Blizzard.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

L'ultima polemica sorta intorno all'arte (se così possiamo chiamarla) delle IA è legata al fatto Blizzard ha depositato un brevetto relativo alla generazione di immagini strutturate 2D basata sull'apprendimento automatico.

In vista dell'uscita di Diablo 4, prenotabile già da tempo anche su Amazon, la compagnia americana porta con sé un bel carico di aspettative.

Già nei giorni scorsi è emersa un'altra controversia legata alle IA in un videogioco in uscita, quindi l'argomento è sicuramente caldo.

Come riportato da PlayStation Lifestyle, il brevetto di Blizzard è stato successivamente estrapolato dal suo contesto, e molti hanno pensato che lo sviluppatore di Diablo 4 utilizzasse l'IA per generare arte interamente da zero.

Le lamentele sono arrivate persino da ex dipendenti della compagnia sebbene, a quanto pare, non è proprio così, come spiegato dal presidente di Blizzard Entertainment Mike Ybarra.

«Blizzard cercherà sempre di mantenere la qualità Blizzard. State cercando di associare i recenti progressi dell'IA generativa a qualcosa di completamente estraneo», ha spiegato Ybarra, rispondendo alle lamentele dell'ex progettista di giochi di Blizzard, Eric Covington, che ha lavorato per la società in vari ruoli da maggio 2014 a marzo 2023. 

«Il nostro approccio alla Blizzard è quello di utilizzare l'apprendimento automatico e l'IA in modi che siano additivi, empatici e che permettano ai nostri team di talento di dedicare più tempo al pensiero creativo e alle attività di massima qualità».

Insomma, stando a quanto rivela Ybarra, le IA non prenderanno il posto degli sviluppatori umani, ed è cosa buona e giusta.

Le intelligenze artificiali prenderanno però il sopravvento in futuro su tutto quello che si può automatizzare nella creazione di opere come i videogiochi? A quanto pare no, come vi abbiamo spiegato nel nostro speciale dedicato.

Restando in tema, di recente Shuhei Yoshida di PlayStation ha di recente espresso il suo punto di vista circa l'uso delle intelligenze artificiali nello sviluppo dei videogiochi.