Blizzard chiede 8,5 milioni di risarcimento a una compagnia che vende cheat

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Tempo di nuove magagne legali per il mondo dei videogiochi: alle cause (alcune abbastanza curiose) di cui vi parlammo tempo fa in uno speciale dedicato si aggiunge ora anche quella relativa a Blizzard, che ha deciso di trascinare in tribunale la compagnia tedesca Bossland. Il motivo? Quest’ultima guadagna vendendo programmi cheat da utilizzare proprio nei giochi Blizzard, andando così a rischiare di rovinare le esperienze ludiche di Overwatch, World of Warcraft e Heroes of the Storm. Già la scorsa estate, Blizzard aveva fatto causa a Bossland a causa del programma cheat di Overwatch, ora soppresso. La compagnia statunitense aveva spiegato che l’esistenza di questi trucchi a pagamento “continua a causarci danni costanti e irreparabili”. Oltretutto, l’accusa parlava di violazione del copyright e dei termini di servizio, da sommare al fatto che i giocatori, infastiditi dai cheater, avrebbero potuto abbandonare Overwatch o decidere di non comprarlo.Da questa causa in poi, Bossland si è chiusa in un silenzio dal quale non sembra intenzionata ad uscire, mentre Blizzard ha quantificato i danni che intende farsi risarcire: parliamo di $8.563.600, che dovranno ripagare la compagnia made in USA del fatto che, dei 118.939 prodotti venduti da Bossland negli Stati Uniti da luglio 2013, circa il 36% erano destinati ai giochi Blizzard. In totale si registrano quindi 42.818 violazioni dei termini di utilizzo dei giochi, che i legali di Blizzard stessa hanno quantificato nella cifra riportata poco sopra. Al cambio attuale, parliamo di circa 7,99 milioni di euro. Nonostante un conto del genere farebbe svenire qualsiasi comune mortale, Blizzard afferma che si è limitata a chiedere solo il minimo indispensabile: “potremmo sicuramente avanzare una richiesta più alta, ma vogliamo solo che venga pagato il minimo dei danni, da statuto.”Bossland, intanto, tace. Vedremo se la situazione si sbloccherà e se davvero si arriverà al pagamento della cifra richiesta da Blizzard. La compagnia, come ricorderete, è estremamente severa con i casi di cheating nei suoi giochi, al punto che era arrivata anche ai ban permamenti, nel periodo del lancio di Overwatch.Fonte: Kotaku

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