Battlefield «non può reggere il passo» con Call of Duty: Sony va all'attacco di EA

Sony è convinta che Battlefield non ha le risorse e la competenza necessaria per raggiungere Call of Duty.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Che Battlefield 2042 non sia riuscito a chiudere il gap con Call of Duty, a differenza di quello che era l'augurio di Electronic Arts e DICE, sembra ormai essere un fatto assodato, ma ciò che probabilmente in molti non si aspettavano era che Sony attaccasse così duramente il brand per ribadire la sua "inferiorità" rispetto al marchio di Activision Blizzard.

L'enorme successo commerciale ottenuto da Call of Duty Modern Warfare 2 (lo trovate su Amazon) in pochi giorni ha effettivamente reso evidente come ci sia ancora tanto lavoro da fare per riuscire a garantire la giusta concorrenza, come sottolineato dalla casa di PlayStation.

La casa di PlayStation ha fatto la sua clamorosa dichiarazione in occasione dell'analisi dell'acquisizione Activision Blizzard di Xbox da parte del CMA, l'ente antitrust del Regno Unito che ha temporaneamente bloccato l'affare: il pomo della discordia è, come ormai noto, la possibile acquisizione di Call of Duty e la sua potenziale minaccia come esclusiva di casa Microsoft.

L'accordo che la casa di Redmond avrebbe proposto per portare Call of Duty per almeno 10 anni su PlayStation non sarebbe bastato a placare le preoccupazioni di Sony, spingendola perfino ad "infierire" su Battlefield ed Electronic Arts per dimostrare la grande importanza dello sparatutto.

Come riportato da Eurogamer.net, Sony sottolinea infatti che Battlefield è considerato come il più grande rivale della saga di Activision, ma che nonostante ciò non riesca a reggere il confronto e che ci sarebbe un'enorme differenza tra le due IP:

«[Call of Duty] è stato il gioco più venduto per quasi tutti gli anni nell'ultimo decennio e, nel settore degli sparatutto in prima persona, è prepotentemente sempre il più venduto. Gli altri publisher non hanno le risorse o la competenza per raggiungere il suo successo.

Per darvi un esempio concreto, Electronic Arts — uno dei più grandi sviluppatori di terze parti dopo Activision — ha provato per tanti anni a realizzare un rivale di Call of Duty con la sua serie Battlefield.

Nonostante le somiglianze... Battlefield non può reggere il passo».

Difficile non leggere il tutto non solo come una difesa dei propri interessi, nel tentativo di bloccare un affare che favorirebbe enormemente Microsoft, ma anche come un attacco a Electronic Arts che, nonostante le sue risorse, non potrebbe mai essere in grado di combattere contro il brand di Activision.

Chissà se il publisher sarebbe d'accordo con questa analisi, considerando che è già al lavoro su un nuovo capitolo dopo Battlefield 2042 per avvicinarsi maggiormente al successo di Call of Duty.