Baldur's Gate III "rallentato" dal coronavirus, ma non è stato rinviato

A preoccuparlo sono alcuni aspetti che non possono essere replicati nel lavoro da casa

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a cura di Paolo Sirio

In un’intervista concessa al New York Times, Swen Vincke ha ammesso le difficoltà nello sviluppo di Baldur’s Gate III a causa del nuovo coronavirus, ma non senza ottimismo promesso il gioco non è stato rinviato – almeno per ora.

Vincke ha spiegato che “lo sviluppo sta procedendo. Siamo solo stati rallentati”, e che questo non dovrebbe comportare slittamenti sul piano di un accesso anticipato previsto per quest’anno.

A detta del fondatore, Larian Studios sta operando al 70-80% della propria produttività regolare adesso che il team di sviluppo belga è passato allo smart working.

A preoccuparlo sono però alcuni aspetti che non possono essere replicati a casa, come il performance capture che consente di portare nei videogiochi intere scene girate dal vivo in studi dedicati.

“Non abbiamo una soluzione per quello”, ha ammesso Vincke, aggiungendo che “stiamo sperando che alla fine riusciremo ad organizzare qualcosa” per la questione della cattura che è alla base, tra le altre cose, delle animazioni realistiche progettate per il titolo.

Dal canto nostro, speriamo che Larian non sia tra quel manipolo di sviluppatori che ha fatto sapere in forma anonima che preferirà tagliare funzionalità e livelli anziché rinviare l’uscita dei loro giochi.

Altre realtà più grandi come Ubisoft hanno assorbito invece il colpo leggermente meglio, non avendo in programma slittamenti di sorta per le prime produzioni next-gen.

Fonte: New York Times