No, Leggende Pokémon: Arceus non può essere il futuro della serie

Leggende Pokémon Arceus è un gioco che funziona, come vi abbiamo detto nella nostra recensione: ma ha senso che sia il futuro di Pokémon?

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Leggende Pokémon: Arceus si è rivelato, prevedibilmente, un titolo incredibilmente divisivo. I fan si sono schierati tra chi ha apprezzato il tentativo di Game Freak di proporre qualcosa di nuovo, soprassedendo ai limiti presenti nel titolo, e chi invece ha puntato il dito ancora una volta contro la software house per la sua incapacità di proporre un titolo "al passo coi tempi", per così dire.

Non è di questo che vogliamo parlare oggi, però; la nostra opinione sul gioco ve l'abbiamo già detta nell'apposita recensione ed è ampiamente positiva. Oggi siamo qui per considerare un altro aspetto di Leggende Pokémon: Arceus.

Checché se ne dica, il gioco è riuscito infatti nel non semplice compito di rivitalizzare l'interesse dei fan per la saga. Sia chiaro, gli ultimi episodi della serie hanno venduto tutt'altro che male, ma era chiaro che qualcosa si era rotto nella magia di Pokémon. Adesso, per la prima volta da molto tempo, siamo legittimamente curiosi di scoprire che cosa riserva il futuro della serie.

Ed è da qui che parte la nostra riflessione di oggi. Si è detto molto sullo status di Leggende Pokémon: Arceus nella saga: è stato presentato come parte della serie principale, ma molti tutt'oggi continuano a considerarlo una sorta di spin-off. Allora ci siamo chiesti: quale impatto potrebbe avere il gioco sul futuro? È davvero questa l'unica direzione possibile per la serie e, anzi, quella più auspicabile?

Che cos'è Pokémon?

Per capire che impatto Leggende Pokémon: Arceus può avere sul futuro della serie, dobbiamo prima capire che cosa effettivamente sia Pokémon. E questo è qualcosa che va al di là della classica struttura da gioco di ruolo, con otto medaglie da conquistare, una Lega da sconfiggere ed un Campione da superare in battaglie a turni.

Pokémon nasce da un'idea molto semplice. Satoshi Tajiri, da piccolo, amava collezionare insetti. Era un hobby molto popolare nel Giappone dell'epoca, dopotutto. Con il tempo, ebbe la folle idea di creare un gioco in cui i giocatori potessero collezionare insetti e farli scontrare tra di loro, oltre che scambiarli per finire la collezione.

Chiaramente, l'idea si è evoluta di molto prima di approdare alla sua versione finale: i Pokémon sono diventati creature molto diverse (anche se ovviamente ve ne sono alcuni simili a insetti), ed il gioco si è arricchito di molteplici attività secondarie, già nelle sue prime versioni.

Il cuore del gioco, però, era rimasto quello dell'idea originale di Tajiri, basato su tre pilastri: collezione, scambi e battaglie. Lo scambio, in particolare, era un meccanismo che definiva la serie grazie alla presenza di diverse versioni di ogni gioco, colpo di genio che rendeva necessaria la collaborazione e la cooperazione tra i giocatori.

E con tutti i cambiamenti avvenuti nel corso degli anni, la serie non ha mai abbandonato questi tre pilastri. I Pokémon sono aumentati, si sono aggiunti nuovi tipi, nuove debolezze e resistenze; non solo, si sono aggiunte nuove attività secondarie, nuove terre da esplorare e molto, molto altro ancora.

In fondo a tutto, però, c'erano sempre gli stessi motti. "Gotta catch'em all", che includeva ovviamente lo scambio, e "I want to be the very best", come recitava la sigla della prima serie animata nella sua versione americana (ma anche la sigla italiana di Giorgio Vanni).

Perché questa premessa sulla storia della serie? Perché Leggende Pokémon: Arceus è il primo titolo, almeno della serie principale, in cui questi tre pilastri vengono meno. Togliere le palestre ed il percorso lineare, dare una completa libertà di movimento, rivoluzionare la struttura di gioco: niente di tutto questo è paragonabile alla perdita di questi tre pilastri.

Pensateci bene: le catture ci sono, è vero, ma lo scopo non è effettivamente catturarli tutti. Non come prima, almeno: catturarli tutti è una delle tante quest che il gioco vi propone. Tant'è vero che gli scambi sono presenti soltanto in forma embrionale, e quella che era uno dei capisaldi della serie adesso è poco più che un orpello opzionale.

Lo stesso vale anche per le battaglie, o almeno per quanto riguarda la competizione tra giocatori. In Leggende Pokémon: Arceus ci sono pochissime battaglie contro NPC, e soprattutto manca una qualsiasi forma di competitivo.

Certo, queste cose sono giustificate, a livello narrativo, dal fatto che ci troviamo a Hisui, una terra selvaggia in cui ancora i Pokémon non sono stati addomesticati, in cui ancora le lotte e gli scambi sono soltanto delle idee in embrione.

Eppure, l'impatto è davvero forte. Giocare a Leggende Pokémon: Arceus è quasi come giocare ad un'altra serie, di cui si riconoscono soltanto dei volti amici qua e là. Le meccaniche sono molto simili, magari, ma il feeling è completamente diverso.

Facciamo un esempio prendendo un titolo a cui Leggende Pokémon: Arceus è stato spesso paragonato: Breath of the Wild. BotW è stata una grande evoluzione per la serie di Zelda; un'evoluzione che, in realtà, sapeva anche di ritorno alle origini, perché riprendeva il concetto di libertà presente nel primissimo capitolo.

LPA (abbrevieremo così d'ora in poi il titolo) ha molto in comune con BotW, soprattutto a livello di atmosfera e, di nuovo, sensazioni trasmesse: avventura, scoperta, mistero. Il suo rapporto con la sua serie di origine, però, è completamente diverso, perché LPA perde molte delle caratteristiche che rendono Pokémon... Pokémon.

Questo non è necessariamente un difetto, badate bene. Non siamo qui a gridare alla perdita di identità della serie: quello che vogliamo sottolineare è la profonda differenza tra l'esperienza "classica", di recente vista in Diamante Lucente e Perla Splendente, e quella invece "nuova" di LPA. Lo ripetiamo, è una differenza che va ben oltre l'assenza delle palestre e la perdita della linearità (sebbene non totale): sono proprio i pilastri del gioco a cambiare.

E tutto questo perché LPA è un'esperienza votata principalmente al single player, a differenza dell'intera serie principale Pokémon. La comunicazione con gli altri giocatori, qui, è assente quasi del tutto, e quando c'è è puramente accessoria.

Per questo motivo, già nella nostra recensione, abbiamo paragonato LPA a titoli come Pokémon Colosseum o Pokémon XD: Gale of Darkness, titoli spesso dimenticati della serie ma che hanno molto a che spartire con quest'ultimo capitolo (oltre ad essere buoni giochi di per sé).

E proprio per questo, e qui veniamo al punto, riteniamo che LPA non possa essere il futuro della serie. O meglio, non può esserlo nel modo in cui si è presentato. Ci sono diversi scenari possibili che si aprono adesso, e vale la pena prenderli in considerazione.

Se Leggende Pokémon: Arceus non può essere il futuro della serie, che succede adesso?

Con ogni probabilità, la nona generazione di Pokémon è già in arrivo: insistenti rumor vogliono un titolo in uscita per la fine di quest'anno. Che siano veri oppure no, è lecito comunque pensare che i prossimi titoli siano già ad un buon punto nello sviluppo, dunque qualsiasi cambiamento dovuto alla ricezione di LPA avrà probabilmente ripercussioni soltanto tra qualche anno.

Ciò detto, le strade che vediamo possibili sono sostanzialmente due. La prima è che Game Freak mantenga in solitudine le redini della serie principale, magari ampliando (finalmente) il team e andando a costruire sulla formula sperimentata con LPA.

In questo caso, le due anime della serie dovrebbero essere unite nel prossimo titolo. Non è possibile immaginare Pokémon senza l'aspetto competitivo e gli scambi, fosse anche solo per il grande giro economico che ruota intorno a queste componenti; un eventuale sequel, dunque, dovrebbe tenere insieme queste due formule, a differenza di quanto fatto da LPA.

E non è affatto un compito semplice o scontato: al di là di alcune difficoltà legate alla scelta dell'ambientazione, non sarà facile unire un'esperienza così fortemente votata al giocatore singolo con la vecchia struttura di gioco, imperniata intorno ad elementi multigiocatore, come battaglie e scambi, e alla collezione dei Pokémon.

Ovviamente, questo non significa che sia impossibile: gli sviluppatori potrebbero riuscire ad escogitare un modo per unire tutto in un solo titolo, magari tornando anche a proporre la doppia versione. Ci viene però difficile immaginare un gioco solo che riesca a fare tutto questo e a farlo bene, soprattutto considerando la fatica che Game Freak ha fatto già soltanto per occuparsi di una sola di queste due anime.

L'alternativa, che noi vediamo come corsia preferenziale è dividere la serie principale Pokémon in due rami paralleli: da una parte episodi "classici", votati al multiplayer, con scambi e battaglie al centro dell'attenzione; dall'altra avventure pensate per il single player, che approfondiscano la cospicua lore di Pokémon proprio come ha tentato di fare LPA.

In questo caso, la scelta auspicabile sarebbe lasciare ad un altro team le redini della saga "classica", magari proprio ad ILCA, il team che ha sviluppato i recenti Diamante Lucente e Perla Splendente; Game Freak, nel frattempo, potrebbe occuparsi della serie Leggende (chiamiamola così per il momento) in parallelo.

Anche in questo caso, però, la serie più tradizionale dovrebbe tenere conto dei cambiamenti apportati da LPA, magari integrandone alcuni che più si sposano con la formula classica, come ad esempio le tecniche rapide e potenti.

C'è anche una terza via, ovviamente: LPA potrebbe essere un episodio isolato e tutto potrebbe tornare come era prima, magari con qualche elemento che viene riportato nella formula classica, ma niente di più.

Tirando le somme, è presto per dire quale sarà il futuro della serie. Quello che è sicuro, ed è il punto principale che volevamo sostenere in questa nostra riflessione, è che LPA, in tutta la sua godibilità di videogioco a sé stante, non può rappresentare il futuro della serie così com'è. E capire in che modo questa evoluzione potrà integrarsi con la tradizione è tutt'altro che banale.

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