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Netflix in Italia e il nuovo iPhone "economico" - Le novità tech e social

Vediamo le novità più chiacchierate del momento dai mondi tech e social, che coinvolgono le innovazioni per Netflix in Italia (con il ritorno del periodo di prova), ma anche i rumor sul prossimo iPhone economico

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a cura di Stefania Sperandio

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  • Piattaforme: TECH
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Nuova settimana, nuovo appuntamento con Spazio Tech, la nostra rubrica che chiacchiera con voi delle novità più discusse di questi giorni dai mondi tech e social. Tra gli argomenti più in vista di questi giorni ci sono le innovazioni di Netflix per l’Italia, ma anche i rumor sul prossimo iPhone economico e la chart che svela le emoji più utilizzate dagli internauti.

Il futuro di Apple si guarda in realtà aumentata?

Da ormai diverso tempo, si fa un gran parlare della possibilità che Apple non guardi alla realtà virtuale, ma alla realtà aumentata. Indiscrezioni si sono inseguite, con il tempo, in merito a un possibile headset dedicato dalla casa di Cupertino a questa tecnologia, che hanno ripreso vigore in questi giorni, quando l’analista Ming-Chu Kuo ha confermato le sue previsioni, parlando di un’uscita prevista per il secondo quarto del 2020 per questo casco AR.

Il device, per ora avvolto nel più totale riserbo, sarebbe progettato come dei veri e propri occhiali che sovrapporrebbero la realtà aumentata alle immagini del mondo reale, progettati in collaborazione con diverse parti. Difficile immaginare qualsiasi altro dettaglio, dal design al prezzo, ma vista la convinzione dell’analista è anche difficile credere che non ci sia niente di fondato, dietro queste previsioni.

Il futuro della Mela passerà attraverso la realtà aumentata? Gli indizi puntano tutti in questa direzione.

Samsung prepara già le politiche di riparazione del display di Samsung Galaxy Fold

Il lancio di Samsung Galaxy Fold, come abbiamo visto negli scorsi mesi, non è stato esattamente indolore. L’ambizioso smartphone pieghevole della casa coreana, infatti, subì un improvviso rinvio, quando emerse, dalle prime recensioni, che la parte superiore del display veniva percepita dai giornalisti (e dai consumatori) come una pellicola facilmente rimovibile. Una volta fatto, però, il touchscreen ne risultava compromesso, motivo per cui Samsung ha deciso di correre ai ripari, procrastinando l’uscita e facendo in modo che questa parte più “superficiale” dello schermo non possa più essere rimossa così facilmente.

samsung galaxy fold

Il lancio si è così concretizzato lo scorso mese di settembre negli Stati Uniti, ma bisogna ricordarsi che parliamo sempre di una tecnologia sperimentale, destinata a poche tasche, sia in virtù di quello che propone, sia per il prezzo a cui lo fa. Non è da escludere che ci siano altri incidenti di percorso, motivo per cui Samsung si sta già muovendo e ha anticipato che sarà possibile ottenere la prima riparazione dello schermo pieghevole $149.

Se, da un lato, questo significa che un inconveniente si potrà riparare con una cifra tutto sommato umana, rispetto al costo del terminale (a partire da $1.980, ricordiamo), dall’altro presta anche il fianco alle preoccupazioni: se non ci fossero timori circa la resistenza e la durabilità del display pieghevole, perché mai Samsung avrebbe deciso di tutelare i consumatori proprio su quell’aspetto?

Ai posteri l’ardua sentenza.

Questione di emoji

Le usiamo tutti, che ci piaccia o meno: quando trasmettiamo un messaggio in digitale, ci accompagniamo di solito alle emoji per cercare di esprimere meglio al nostro interlocutore la sfumatura del nostro testo. Una faccina può far capire se scherziamo, se siamo ironici, se siamo felici, se siamo particolarmente tristi, rafforzando quello che stiamo cercando di dire. Ma quali sono le emoji che utilizziamo di più?

A fornire la risposta è stato il sito ufficiale di Unicode, che ci ha rivelato che, quantomeno online, ridiamo parecchio: la faccina più utilizzata in assoluto è risultata essere infatti ?, seguita a ruota da ❤️, con ? chiamata a chiudere il podio. Tra risate fino alle lacrime e cuoricini vari ed eventuali, insomma, sembra che online siamo tutti abbastanza divertiti e innamorati, dato che bisogna arrivare fino all’ottava posizione per trovare la prima emoji triste, che piange a dirotto: ?.

Se siete incuriositi, trovate nella nostra notizia la chart completa delle emoji più utilizzate dagli utenti.

I tempi maturi per un nuovo iPhone “economico”

Sentiamo parlare spesso di iPhone economici, ossia di una linea di iPhone dal prezzo più basso rispetto ai top di gamma (il che non è particolarmente difficile, ndr), che possano però consentire anche a chi vuole spendere qualcosina in meno di avvicinarsi al mondo di iOS. Secondo le ultime indiscrezioni, fornite sempre dall’analista ed esperto di mercato Ming-Chi Kuo, la casa di Cupertino avrebbe in piano un nuovo modello, che potrebbe edere la luce nel primo trimestre del prossimo anno.

Secondo l’esperto, questo smartphone avrebbe un prezzo di $399 e sarebbe destinato a essere proposto in taglio da 64 GB (quello al prezzo più basso) o da 127 GB. IN entrambi i casi, sarebbe disponibili tre colori (argento, space gray e la classica Product (RED)). Il design dovrebbe rifarsi a quello del vecchio iPhone 8, con la scocca che sotto di sé nasconderebbe un A13 e 3 GB di RAM. L’intento di Apple, afferma l’analista, sarebbe quello di surclassare i numeri raggiunti dal precedente economico, iPhone SE, superandone i 30 milioni di unità vendute nel suo ciclo vitale. Ce la farà?

Netflix cambia per l’Italia: sede fisica e periodo di prova

Chiudiamo parlando di Netflix, che nei giorni scorsi era finita sui notiziari italiani per il fascicolo aperto dalla Procura di Milano, nel quale si indagava sui contributi non pagati dalla compagnia a causa di un vero e proprio intoppo normativo, per cui Netflix non sarebbe tenuta a versare le tasse al Paese italiano, in mancanza di una sede fisica o di una persona di riferimento per questo mercato.

Con un intervento ufficiale, Netflix ha fatto sapere di essere in stretta collaborazione con le autorità per la fiscalità italiane, e di stare anche valutando l’apertura di una sede fisica legale per l’Italia, in maniera tale che si possa ovviare a questo problema. In precedenza, come vi avevamo raccontato, si era valutata la possibilità di considerare come manifestazione fisica del servizio le sue “banche dati”, ossia i server e le reti utilizzate per far circolare la sua merce: i dati digitali volatili che compongono i contenuti video per i quali gli abbonati pagano.

A proposito di abbonati che pagano, quella della possibile sede italiana non è l’unica novità, per il servizio in streaming: nei giorni scorsi è stato infatti raggiunto l’accordo con Mediaset. La compagnia del Biscione collaborerà con Netflix per la produzione di film che daranno lavoro e, sottolinea quest’ultima, possibilità di espressione artistica, a numerosi professionisti italiani, tra i quali non mancheranno anche tanti nomi celebri. Per consentire anche agli italiani di avvicinarsi a Netflix, inoltre, tornerà il periodo di prova, ma decisamente rivisitato.

netflix

Un vecchio detto popolare dice, di noialtri italiani, fatta la legge, trovato l’inganno. Ecco che così, accedendo al periodo di prova con la sola e-mail, molte persone erano solite utilizzare sempre una e-mail diversa per godere dei trenta giorni gratuiti su Netflix – il che consentiva di vedere praticamente i contenuti all’infinito senza pagare un centesimo, continuando a cambiare indirizzo in fase di registrazione. Il periodo di prova era stato così sospeso e, ora è pronto a tornare con un’importante cambiamento: fin dalla registrazione non ci si affiderà solo all’indirizzo e-mail dell’utente, ma anche agli estremi del suo metodo di pagamento. A meno che non abbiate intenzione di attivare una nuova carta di credito/prepagata/debito ogni trenta giorni, insomma, sarà difficile passare di fiore in fiore come si faceva in precedenza.

Netflix si dimostra sempre più concentrata sul mercato italiano, in costante crescita dal lancio del servizio anche dalle nostre parti. La collaborazione con il gigante Mediaset, che trasmetterà dopo un anno i contenuti prodotti fianco a fianco con la compagnia statunitense, dimostra che Netflix guarda all’Italia come un mercato dove investire e dove conquistare importanti fette di pubblico – complice anche l’inclusione nei servizi in abbonamento Sky Q, per gli utenti delle pay-tv. Presto, insomma, l’app di Netflix sul vostro dispositivo potrebbe diventare anche più ricca. O, perché no, potrebbe fare la sua prima comparsa, in virtù del ritorno del periodo di prova.

Nel frattempo, Samsung guarda all’assistenza per il suo Galaxy Fold, che continua a tenersi addosso una certa aurea di sperimentalità, mentre le notizie legate a Apple sono soprattutto voci di corridoio sui suoi piani per il futuro.

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Netflix si dimostra sempre più concentrata sul mercato italiano, in costante crescita dal lancio del servizio anche dalle nostre parti. La collaborazione con il gigante Mediaset, che trasmetterà dopo un anno i contenuti prodotti fianco a fianco con la compagnia statunitense, dimostra che Netflix guarda all'Italia come un mercato dove investire e dove conquistare importanti fette di pubblico – complice anche l'inclusione nei servizi in abbonamento Sky Q, per gli utenti delle pay-tv. Presto, insomma, l'app di Netflix sul vostro dispositivo potrebbe diventare anche più ricca. O, perché no, potrebbe fare la sua prima comparsa, in virtù del ritorno del periodo di prova. Nel frattempo, Samsung guarda all'assistenza per il suo Galaxy Fold, che continua a tenersi addosso una certa aurea di sperimentalità, mentre le notizie legate a Apple sono soprattutto voci di corridoio sui suoi piani per il futuro.