Recensione

MotoGP 18, la recensione del nuovo racing targato Milestone

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Non è sicuramente un mistero che con MotoGP 18 Milestone voglia ripartire da zero, proponendo di fatto al pubblico appassionato delle due ruote un titolo che riesca a unire allo stesso tempo spettacolarità e simulazione, senza dimenticare tutta una serie di novità fondamentali in grado di lanciare la serie verso nuove vette di eccellenza. E se già nel nostro recente hands-on vi avevamo lasciato pregustare la cosa, con l’uscita del titolo nei negozi la sensazione si è fatta più marcata, palpabile e concreta. Non solo perché il cambio di motore grafico sta a significare una rivoluzione dal punto di vista visivo, bensì anche e soprattutto perché si tratta di una svolta atta a donare al gioco l’accuratezza e la fisica mancanti nelle passate iterazioni della serie, creando un malcontento piuttosto diffuso all’interno della community. L’italianissima Milestone ha quindi deciso che era giunto il momento di tornare in pista, offrendo di fatto quella che – almeno sulla carta – pare essere l’esperienza MotoGP più coinvolgente e realistica di sempre. Senza dimenticare che questa volta il futuro delle due ruote passa anche e soprattutto per gli eSports.
Iniziamo subito col dire che MotoGP 2018 offre tutti i piloti e i roster ufficiali della MotoGP , Moto2 , Moto3 e Red Bull MotoGP Rookies Cup, senza dimenticare la presenza di ben diciannove piste su cui gareggiare, incluso il nuovo circuito internazionale Buriram, in Thailandia. Sin dai tutorial iniziali, utili a farci prendere dimestichezza coi concetti base legati alla guida, ci siamo accorti di come questa edizione 2018 proponga da subito una fisica ben diversa rispetto alle annate precedenti, essendo infatti stata completamente riscritta per apparire più realistica e credibile: il comportamento e la traiettoria delle moto in gara è ora maggiormente coeso e funzionale, venendo incontro non solo a chi con le moto ci è cresciuto, ma anche ai giocatori meno avvezzi al genere, visto e considerato che MotoGP 18 include diversi modelli e strumenti di guida per offrire una simulazione quanto più completa e sfaccettata possibile. Ciò vale a dire che se l’IA avversaria è sicuramente molto più agguerrita rispetto al passato, in base al livello di difficoltà selezionato questa si adatterà alle nostre performance, garantendo una scalabilità impostata proprio sullo stile di guida di ciascun giocatore/pilota. E se ciò è un’aggiunta sicuramente gradita, lo è anche il sistema di danni, visto che questa volta le cadute porteranno i segni indelebili dello schianto, sia per quanto riguarda la moto che relativamente al nostro pilota: carenature ammaccate e tute graffiate influiranno non solo sulla resa estetica, ma saranno un segnale di come le nostre performance stiano tendendo a peggiorare, sino all’inevitabile stop di gara nel caso dovessimo avere un incidente più grave o reiterato nel corso di una singola competizione. Per evitare quindi che i nostri sogni di gloria finiscano prima ancora di cominciare, dovremo fare molta attenzione anche alle specifiche tecniche della nostra moto, in primis tutto ciò che riguarda la cura degli pneumatici. MotoGP 18 permette infatti di gestire la durata delle gomme durante le qualificazioni e le gare, con la possibilità di controllarne lo stato e il deterioramento tramite vari indicatori di consumo. Ma non solo: dovremo fare anche molta attenzione alle prestazioni del motore, dei freni e delle sospensioni, non dimenticando neppure il telaio e l’aerodinamica. Vien da sé che maggiore sarà la nostra attenzione rivolta verso queste specifiche tecniche, migliori saranno i risultati ottenuti in pista.
Le novità di MotoGP 18 non si fermano di certo qui, visto che in questa edizione i giocatori possono vivere in prima persona una modalità Carriera del tutto inedita, dalle categorie minori fino al raggiungimento della classe più alta. Partendo infatti dalla Red Bull MotoGP Rookies Cup, il nostro obiettivo sarà, gara dopo gara, quello di diventare – senza troppi complimenti – il nuovo campione indiscusso della MotoGP. Un sistema di reputazione metterà alla luce i progressi ottenuti dal nostro pilota, crescendo in base alle posizioni di fine corsa e agli obiettivi di mercato ottenuti dal nostro team. Ovviamente, anche in questo caso più alta sarà la reputazione del giocatore, maggiore sarà la gloria ottenuta, inclusa la possibilità di firmare un contratto con una squadra di ben più alto livello rispetto a quelle con cui partiremo all’inizio. Pur non toccando la complessità della modalità Carriera di un FIFA 18, l’opzione presente in MotoGP 18 è un aggiunta decisamente gradita e ben strutturata, nonostante resti comunque aperta a varie aggiunte e ritocchi del caso nel corso dei prossimi mesi. Seguono le classiche modalità veloci Gran Prix, campionato e prova a tempo, oltre ad una modalità spettatore (disponibile online) pensata per seguire le performance degli altri giocatori grazie a una ricca varietà di telecamere virtuali, grazie alle quali potremo osservare la corsa in varie posizioni lungo la pista. La sensazione sarà chiaramente quella di assistere a una vera gara MotoGP, complice anche una resa grafica questa volta davvero all’altezza delle aspettative. Il motore Unreal Engine 4 scelto da Milestone è infatti una delle novità più gradite di questa edizione 2018, grazie anche alle nuove tecnologie chiamate 3D scanning e Drone Scanning (ques’ultima utilizzata per riprodurre tutte le piste, le moto e i piloti nei minimi particolari): gli effetti di luce sulle piste e sui dettagli delle moto sono realmente sorprendenti, così come gli effetti particellari appaiono ora sensibilmente migliorati, sia quelli legati al tempo atmosferico (in particolare la resa della pioggia e del bagnato) che le celebrazioni del pubblico a bordo pista, ora maggiormente curate e spesso al limite del fotorealismo. Insomma, potete crederci: nonostante vi sia stato un calo drastico del frame rate (da 60 a 30 fotogrammi, sacrificio inevitabile) lo spettacolo è garantito. 
Ultimo, ma non meno importante, il discorso legato alla sezione dedicata al MotoGP eSport Championship e al MotoGP ID: la seconda si propone di offrire al giocatore una serie di statistiche e dettagli sulle sue prestazioni, confrontandole anche con altri utenti online, cosa questa che vedrà un crescendo della sua utilità nei prossimi mesi, non appena Milestone deciderà di dare il via al supporto relativo a tornei classificati e competizioni eSports nazionali e internazionali. Da questo punto di vista, le possibilità sono pressoché infinite, visto e considerato che MotoGP 18 si presta benissimo a questo genere di approccio, magari con montepremi all’altezza della competizione. E non ce ne vogliano Rossi, Lorenzo e Marquez.

La campagna incentrata sul pilota

Motore grafico decisamente performante

L’apertura agli eSports è cosa gradita

Poche innovazioni sulla lunga distanza

Qualcuno potrebbe lamentare i 30fps

7.5

Il processo evolutivo della serie Milestone non si ferma e con MotoGP 18 è stato incastrato un altro, importante tassello. Il nuovo racing a due ruote dà infatti ai giocatori l’opportunità di prendere parte al miglior videogioco di corse motociclistiche disponibile al momento, forte di tutti i contenuti ufficiali della stagione MotoGP 2018, inclusi i piloti, i roster e le piste ufficiali (incluso il nuovo circuito internazionale Buriram). Senza dimenticare che l’introduzione dell’Unreal Engine 4 ha permesso sia all’impianto grafico che alla fisica generale di beneficiarne. Questi due elementi, uniti alla mole di contenuti presenti, rendono la simulazione targata Milestone il titolo motociclistico dell’anno. Senza contare che il panorama degli eSports a due ruote potrebbe finalmente aver ricevuto il suo titolo di punta.

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7.5