Le inutili animazioni di Fifa, NBA 2K e tutti gli altri - il dettaglio

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a cura di Francesco Ursino

Cari lettori e lettrici di Spaziogames, benvenuti a Il Dettaglio. Si tratta di una nuova rubrica in cui cercheremo di concentrarci su piccoli (a volte piccolissimi) aspetti di uno o più videogiochi, con l’obiettivo di evidenziarne le possibili caratteristiche positive o negative e cercando di capire se anche voi, nella vostra esperienza di giocatori, avete avuto le nostre stesse impressioni. In questa prima puntata ci occupiamo di un particolare dei giochi sportivi moderni che, in determinate occasioni, può veramente far saltare i nervi. Iniziamo!

Le ingenue animazioni dei titoli sportivi di una voltaPrendiamola un po’ alla larga e iniziamo da John Madden Football 91, il mio primo gioco di football su Sega Mega Drive. Quel gioco si ricorda, tra le altre cose, per un comparto sonoro che ancora oggi lascia piuttosto perplessi e una sfiziosa animazione che a prima vista può sfuggire. Per un qualche motivo, nel momento in cui veniva eseguito un placcaggio, il giocatore che iniziava lo scontro finiva sotto a quello che lo subiva, cosa non molto sensata da un punto di vista fisico.

Cambiamo sport: in quello che è considerato il primo capitolo di una serie che ancora oggi miete successi e numeri di vendita impressionanti, ovvero Fifa International Soccer 1994, le animazioni presentano già un certo grado di definizione. Certo, tiri e giocatori si muovono su una griglia ben definita ma in generale non ci si può lamentare dell’esperienza complessiva. Una cosa, però, mi ricordo bene delle partite: il momento in cui un giocatore si infortunava e l’arbitro ti doveva ammonire. Quando succedeva questo le animazioni del gioco brillavano in tutta la loro interezza: il malcapitato calciatore che aveva subito il colpo volava letteralmente gambe all’aria per ricadere di pancia, e dopo di ciò rimaneva a terra girandosi e rigirandosi per il dolore. Nel frattempo, il giocatore sgamato sapeva che l’unica cosa da fare era quella di iniziare a correre. Il gioco, infatti, permetteva di muoversi anche durante queste occasioni, quindi si poteva tranquillamente prendere e girare per il campo. Il fatto bello è che l’arbitro, in tutto questo, aveva il compito di ammonire il giocatore che aveva fatto fallo, e quindi si assisteva a scenette in cui il calciatore correva inseguito dall’ufficiale di gara. Volendo, il tutto poteva andare avanti per delle ore, almeno fino a quando il giocatore non si stancava di correre a vuoto. I bei vecchi e ingenui giochi di una volta…

Giocate, non lamentatevi!Abbiamo iniziato questa rubrica portandovi di parecchi anni indietro nel tempo per giustificare un rapido ragionamento: molte volte gli errori nelle animazioni nei titoli sportivi di una volta erano, per così dire, a fin di bene, nel senso che tutto sommato non andavano a inficiare l’esperienza. Nei giochi sportivi moderni, invece, l’aumento della complessità delle situazioni porta a episodi in cui il design ostacola il piacere del gioco. Si tratta di particolari, appunto, ma che a volte possono far alzare più di un sopracciglio. Dobbiamo tornare nuovamente a Fifa: nelle ultime edizioni il gioco si è arricchito di una pletora di animazioni veramente ben eseguite. La sola possibilità di scegliere come esultare, ad esempio, sottintende tutta una serie di animazioni diverse e non propriamente legate al contesto calcistico, e questa è sicuramente una cosa buona. Ci sono momenti, però, in cui si esagera: durante la mia esperienza negli scorsi anni, ad esempio, mi è capitato di perdere partite online perché all’improvviso un giocatore si fermava per un possibile strappo muscolare o, ancora peggio, perché era impegnato a lamentarsi con l’arbitro, risultando completamente incontrollabile. Allo stesso modo, in vari capitoli della serie NBA 2K molte volte mi sono ritrovato in una situazione in cui la squadra avversaria aveva intenzione di iniziare una veloce transizione d’attacco. Peccato che, a volte, il giocatore controllato alla fine dell’azione della propria squadra sia andato a sbattere contro arbitri o, peggio ancora, contro il pubblico. Questo succede perché, giocando con l’inquadratura base, la telecamera non riesce a inquadrare tutto il parquet, e se la palla va molto velocemente nell’altra metà campo non si ha visuale sufficiente per vedere dove ci si sta muovendo. Andare a sbattere contro il pubblico, in molti capitoli di NBA 2K, vuol dire perdere almeno due, tre secondi buoni di animazioni in cui il giocatore approccia il pubblico, sbanda un po’ e poi si riprende. In questo lasso di tempo l’atleta selezionato è incontrollabile, lasciando difatti la squadra in inferiorità numerica.

Tra design e utilitàCi sarebbero altri esempi da illustrare (specie sui portieri di Football Manager), ma la riflessione che vogliamo sottoporvi in questo primo speciale de Il Dettaglio è questa: i giochi sportivi di oggi, in alcuni frangenti, sacrificano l’esperienza utente a favore del (game) design? Un po’ come i lavandini che gestiscono automaticamente il getto d’acqua a seconda della posizione delle mani, o delle luci che si azionano solo quando ci si muove, le varie produzioni a tema sportivo a volte sembrano dimenticarsi che la sostanza è spesso più importante della forma. Passino i giocatori che cadevano quasi sempre nella direzione sbagliata quando subivano fallo nella versione PC di PES 2015, passino anche i ciclisti che esultano in anticipo a Pro Cycling Manager, i tuffi chilometrici di Virtua Tennis e le stoppate al ferro di Isaiah Thomas in NBA Live 18, ma nei casi citati in precedenza il tutto va oltre. Si tratta, appunto, di dettagli, che però si notano ancora di più in titoli che mostrano una ricerca sempre più esasperata del realismo.

Nei videogiochi sportivi moderni la ricerca del realismo e della spettacolarità non sembra sempre andare di pari passo con la qualità dell’esperienza utente. Anche a voi è capitato di prendere gol o subire canestri per colpa di animazioni che sì, magari sono anche belle da vedere, ma che non consentono di controllare la propria squadra per qualche istante? Fateci sapere se avete in mente altri esempi di animazioni superflue e, soprattutto, se questo dettaglio di gioco è un fattore che ha influenzato o meno le vostre esperienze con i titoli sportivi.