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RECENSIONE SERIE TV

La serie di Cuphead! | Recensione - Tremate, le tazzine son tornate

Il perfido Satanasso Pigliatutto non ha ancora finito con Cuphead e Mugman.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Informazioni sul prodotto

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La serie di Cuphead!
  • Produttore: Netflix
  • Distributore: Netflix
  • Data di uscita: 18 febbraio 2022

Ci sono giochi difficili, o per hardcore gamer, e poi c'è Cuphead. Lo sparatutto bullet-hell a scorrimento orizzontale (uscito nell'ormai lontano 2017) ci catapultava sull'isola di Calamaio, con il buffo Cuphead e il suo compagno Mugman chiamati ad affrontare una serie di boss in sequenza, uno più coriaceo dell'altro, il tutto al fine di sconfiggere il temibile Satanasso Pigliatutto.

Ispirato ai cartoni animati degli anni ’30 di Fleischer Studios, Disney, Ub Iwerks e altri grandi classici dell’epoca, l’opera dei fratelli Moldenhauer andava controcorrente rispetto a tutti i videogiochi "facili" di nuova generazione, offrendo di fatto un gameplay sopraffino e dannatamente impegnativo, sacrificando di fatto una trama ricca e sfaccettata a favore del puro gioco giocato (qui la nostra recensione nel caso vogliate rinfrescarvi la memoria).

La trama di Cuphead era ridotta al minimo sindacale e si presentava più che altro solo nella fase introduttiva e durante le transizioni tra i tre mondi che compongono l’avventura principale: Cuphead si ritrova in una sorta di casinò, costretto a ripagare un debito al Satanasso, dovendo di fatto ottenere dei contratti con le anime dei boss da sconfiggere. Ogni morte di un cattivo permetteva di avanzare all'area successiva.

Amato e odiato da una legione di videogiocatori, in primis per l'altissimo grado di frustrazione dovuto ai ripetuti game over, Cuphead faceva del tratto animato il suo punto di forza assoluto, inclusa anche una colonna sonora anch'essa incentrata sulle tipiche sonorità degli anni trenta, passando per il genere jazz, swing ed anche valzer, messe in piedi dal bravissimo compositore Kristofer Maddigan.

Quindi, com'è facile intuire da soli se avete anche solo sfiorato il gioco originale, la storia del dinamico duo di protagonisti composto da Cuphead e Mugman fungeva infatti più che altro da semplice premessa per giustificare le battaglie contro i numerosi avversari, nonostante l'occhio venisse certamente appagato da un look davvero unico e delle animazioni 2D vicine allo stato dell'arte.

Ti sbuccio, ti schiaccio e ti riduco in purè!

Sorprende quindi in un certo senso che Netflix abbia deciso di produrre una serie TV ispirata proprio al titolo di MDHR, un gioco che non fa certo della narrazione il suo punto di forza. Il 18 febbraio 2022 sarà infatti il turno de La serie di Cuphead! o (The Cuphead Show!), serie composta da 12 episodi dalla durata di circa 15 minuti ciascuno, atta a far scoprire - o riscoprire - i personaggi visti nello sparatutto bullet-hell a scorrimento orizzontale uscito circa cinque anni fa su quasi tutte le piattaforme in commercio. Iniziamo col dire subito una cosa: il prodotto non è pensato solo ed esclusivamente per chi già ha avuto a che fare con il videogioco.

La serie TV in questione, annunciata nel 2019 e poi sparita dalle scene per diverso tempo, sviluppa infatti una trama slegata dalle vicende del titolo targato MDHR, pur riprendendo di fatto sia le tematiche che - ovviamente - i personaggi che abbiamo imparato a conoscere fin troppo bene con il passare del tempo.

Gli episodi seguiranno le disavventure di Cuphead e di suo fratello Mugman nella loro casa sulle Isole Calamaio, con ogni puntata atta a raccontare una storia differente (e di brevissima durata), sempre incentrata sulla simpatica e un po' impacciata coppia di tazzine. Al loro fianco, tutta una serie di personaggi già noti a chi ha giocato il titolo originale: torna infatti in prima fila il perfido Satanasso Pigliatutto (il villain principale, se così possiamo definirlo), seguito a sua volta dall'altrettanto malvagio Re Dado (a capo di uno show radiofonico tutto suo), da Ribby e Croaks o addirittura il Drago Grim, tutti volti familiari a chi mastica da tempo il gioco.

Dalla parte dei "buoni", invece, non mancheranno Nonno Bricco o Ms. Chalice, così come farà la sua gradita comparsa anche il mercante Porkrind, sebbene le sorprese siano davvero molteplici (e non saremo qui a spoilerarvele, tranquilli). The Cuphead Show! non ha quindi dalla sua una trama vera e propria, visto che il filo conduttore che lega i vari episodi è pressoché invisibile. La struttura dei cartoni animati classici anni '30, più che un difetto, è una scelta ben precisa: pretendere una storia corposa che dia un senso al tutto è chiedere l'impossibile, avendo Netflix avuto l'intenzione di produrre una serie di animazione dai tratti comici e scanzonati, che non ama prendersi troppo sul serio e incentrata a replicare in modo surreale le azioni dei buffi protagonisti.

Lo stile visivo si lega alle situazioni, alle gag e ai personaggi, il tutto utile per farvi staccare letteralmente il cervello per 15 minuti, grazie a una comicità senza tempo e senza logica.

Dal nostro albero devi sloggiare!

Proprio per quanta riguarda lo stile e la "grafica" de La serie di Cuphead!, dimenticate - almeno in parte - quanto visto nel gioco del 2017. La serie, come spiegato poco sopra, riprende il gusto tipico dell'animazione americana anni '30 ispirata a quella tipica dei fratelli Max e Dave Fleischer. Purtroppo, però, a differenza del videogioco di MDHR, la serie TV è sì disegnata a mano ma digitalmente, cosa questa che priva lo show di quel look sporco e vecchio che tanto abbiamo apprezzato nel titolo originale grazie al disegno su carta. La tecnica scelta per lo show fa quindi perdere per strada quell'effetto vintage deliziosamente retrò, che tanto ha fatto brillare gli occhi ai giocatori dello sparatutto bullet-hell a scorrimento orizzontale.

Anche per quanto riguarda i dialoghi e le chiacchierate tra i vari personaggi (risicate comunque al minimo sindacale), è impossibile non notare un calo verso il basso: l'ironia e il sarcasmo che ci si aspetterebbe da un prodotto del genere sono quasi del tutto spariti, allontanando quindi La serie di Cuphead! da quei prodotti d'animazione per adulti che ormai riempiono con un certo orgoglio il catalogo streaming del colosso americano.

Dimenticate quindi le battute al vetriolo e quella "cattiveria" che in molti si sarebbero aspettati: Netflix ha infatti deciso di rendere la serie adatta a un pubblico più ampio (e, di conseguenza, più giovane), non solo quindi agli appassionati sfegatati di Cuphead e agli hardcore gamer in generale. Fortuna vuole che anche il doppiaggio in lingua italiana - sempre molto "rischioso" quando si tratta di prodotti del genere - riesce nell'intento di non far perdere un grammo del fascino imposto dagli autori.

Delusione, quindi? Non esattamente: non ci sentiamo di biasimare la scelta di rendere il prodotto in questione meno elitario, sebbene l'augurio è che nelle prossime stagioni possa esserci un piccolo cambio di rotta, rendendo il tutto più adulto e meno edulcorato. Se Netflix avesse deciso di attenersi allo stile originale, ciò avrebbe reso La serie di Cuphead! un prodotto realmente imperdibile, invece che "solo" l'ennesima serie TV dedicata a un videogioco di successo e dotata di uno stile estetico particolare.

Chad e Jared Moldenhauer, creatori del gioco originale e produttori esecutivi della serie, hanno in ogni caso già confermato in un’intervista che lo show sarà composto da un totale di ben 36 episodi divisi idealmente in tre stagioni da 12 puntate ciascuna. L'idea, quindi è che ciò che abbiamo potuto ammirare finora de La serie di Cuphead! sia solo un assaggio di ciò che verrà, per la gioia di chi proprio non riesce a scollarsi di dosso l'atmosfera dei vecchi corti animati per il cinema degli anni ’30 e con la speranza che la coppia di tazzine diventi un po' più graffiante, proprio come nel videogioco.

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Voto Recensione di La serie di Cuphead! - Recensione


7

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Breve e ideale per un binge watching

  • Cuphead, Mugman e tutti i personaggi del gioco sono tornati...

Contro

  • ... peccato solo che abbiano perso parte della loro verve

  • Stile grafico troppo "pulito" rispetto al videogioco

Commento

La serie di Cuphead! è sicuramente un tentativo più che buono di portare sul piccolo schermo la coppia di protagonisti del celeberrimo sparatutto bullet-hell a scorrimento orizzontale divenuto con gli anni un piccolo, grande cult. Purtroppo, però, la volontà di Netflix di rendere lo show quasi un prodotto per famiglie ha fatto perdere quella patina sporca e vintage che tanto abbiamo amato nel gioco del 2017. La speranza è che, con le successive stagioni, gli autori decidano di correggere parzialmente il tiro, rendendo così le disavventure di Cuphead e Mugman davvero uniche e frizzantine.
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