Quanto stiamo restando davvero a casa? Lo svela uno studio di Google

Google ha preparato un report per aiutare le autorità a capire la risposta sociale alle misure di lockdown per la quarantena.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

È il ritornello di queste settimane difficili e davvero particolari: restiamo a casa. Ma quanto sono cambiate davvero le abitudini degli italiani durante il lockdown? Quanto stiamo effettivamente rimanendo a casa e quali luoghi risultano essere sensibilmente meno frequentati rispetto a com’erano prima dell’arrivo delle misure restrittive? A fornirci una risposta è uno studio condotto da Google, che ha raccolto dei dati – mantenendoli anonimi e preservando, precisa, la privacy – basati sulle registrazioni in determinati luoghi (e sulla durata di queste visite).

Apprendiamo così che, in tutta Italia, le presente presso negozi e luoghi ricreativi sono calate del 94%, mentre quelle presso alimentari e farmacie sono scese dell’85%. Crollo del 90% per le presenze presso i parchi, dell’87% presso stazioni di transito e del 63% presso i luoghi di lavoro.

Di seguito, i dati riassunti:

  • Presenze in negozi e luoghi ricreativi: -94%
  • Alimentari e farmacie: -85%
  • Parchi: -90%
  • Stazioni di transito: -87%
  • Luoghi di lavoro: -63%
  • Residenze: +24%

Seguono poi i dati regione per regione. In Lombardia – la regione più colpita dal contagio – si registra un -65% presso i luoghi di lavoro e un +24% presso le residenze, mentre nel Lazio parliamo rispettivamente di -62% e +24%. In Emilia-Romagna parliamo di -65% e +24%, mentre in Sicilia si passa a -68% e +25%, in Campania a -67% e +23%, in Sardegna a -56% e +22%.

Se siete interessati e volete verificare i dati della vostra regione, potete farlo direttamente consultando il report completo al link alla fonte, in calce all’articolo.

Fonte: Google