God of War open world? "Non possiamo competere con Rockstar e Ubisoft"

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a cura di Paolo Sirio

In una lunga intervista concessa a VentureBeat, il creative director Cory Barlog ha spiegato come mai God of War non sia un open world e perché Santa Monica Studio non sia interessata a lanciarsi in questo settore.

“Sono stato inflessibile sul fatto che non avremmo potuto fare un gioco open world”, ha spiegato Barlog, approfondendo il suo pensiero.

“Il costo dell’entrata e il livello di aspettative è così alto che non avremmo mai potuto competere. Non abbiamo proprio l’infrastruttura e i sistemi. Non voglio farlo”.

Quando si parla di open world, si parla di un campo in cui Rockstar Games e Ubisoft dominano, e da anni, con serie affermate e conoscenze sviluppate nel tempo.

Barlog ne è consapevole e punta soprattutto sul fatto che i loro team di sviluppo siano enormemente più grandi rispetto a quello di Santa Monica Studio.

“Penso Rockstar fosse vicino ai 4.000. Noi eravamo in 300, all’apice dello sviluppo. Al tempo, pensavo che i 1.600 di Ubisoft su Assassin’s Creed fossero tanti.

Per fare queste cose, di questa complessità, hai semplicemente bisogno di un sacco di gente. Per noi, non solo non vogliamo investire in quell’aspetto, ma per me il mondo doveva essere grande, non vuoto, ma con momenti di scoperta sorprendenti”.

Missione compiuta?

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Fonte: VentureBeat