Final Fantasy - Pixel e note

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a cura di SirFran Snee

Mondi e ambientazioni sempre diversi, tantissime creazioni che costellano il mondo dei videogames da 30 anni compiuti nel 2017, una miriade di personaggi sempre diversi, pochi comuni denominatori, su questi: colonne sonore epiche e meravigliose, che dal 1987 a questa parte hanno saputo donarci melodie uniche per le nostre orecchie. Con alcune variazioni sul tema, pur rimanendo sempre riconoscibile, la melodia principale che accomuna i vari capitoli della saga ci accompagna da decenni con i suoi toni trionfali, donandoci speranza e pelle d’oca, oltre che “il preludio”. I fan di questa serie avranno già le lacrime agli occhi dai ricordi, ma per chiarezza vi spieghiamo subito di che si tratta: parliamo di Final Fantasy, del suo tema principale e di quelle melodie che ci hanno accompagnato in ogni momento del gioco, molte delle quali associate ai singoli personaggi. Nobuo Uematsu, Masashi Hamauzu, Naoshi Mizuta, Hitoshi Sakimoto, Kumi Tanioka, Yoko Shimomura: a loro e ad altri compositori dobbiamo le perle che, una dopo l’altra, formano una collana stupenda e preziosa che ha difficilmente eguali, per bellezza e lunghezza nel tempo. La saga infatti è stata una delle prime a concepire brani musicali dedicati a singoli personaggi, senza lasciarci mai a corto di note, nemmeno nell’esplorazione della mappa del mondo, tanto che quei rarissimi momenti di “nero” di colonna sonora venivano sfruttati per lasciare spazio ai rumori ambientali e così enfatizzare la situazione in cui ci trovavamo. Facile quindi stilare le classifiche non ordinate dei migliori brani tratti da vari episodi, tra cui troviamo gli intramontabili To Zanarkand, Eyes on me, le molteplici versioni del Chocobo Theme, Terra’s Theme o Liberi Fatali (Fithos Lusec Wecos Vinosec).
Non siamo qui per parlare solo di temi celebri però, ma anche per concentrarci su diverse tappe del viaggio musicale che abbiamo compiuto finora durante la saga. Che dire dunque dell’ampio uso di organi e melodie dai toni apocalittici, di cui abbiamo esempi mozzafiato nell’ottavo e nono capitolo; ne sono testimonianze Kuya’s Theme, nelle sue versioni, o Pandemonium, passando per Heresy e arrivando al culmine di questo climax ascendente con le voci corali nelle versioni più cupe del refrain Fithos Lusec Wecos Vinosec. I lavori davvero importanti e degni di nota, considerando anche l’epoca produttiva in cui dobbiamo contestualizzarli, comprendono i brani dal quarto capitolo fino al nono, un fil rouge che si apre con The Dreadful Battle e si può chiudere sotto i cieli di Alexandria, accompagnati dalla melodia di Vamo’ alla Flamenco. Pensiamo all’immenso lavoro e ai progressi che sono stati fatti dai tempi di Mysidia fino alle vicende di Cloud Strife e dei suoi, quando i bit delle colonne sonore si sono moltiplicati per regalare alle nostre orecchie sempre più sfumature e colori di note. Chiara conseguenza viene pagata dalle emozioni, anch’esse indicibili quanto innumerevoli.
La musica è stata da sempre un nodo vitale nell’elaborazione dei videogiochi della saga, come ne è esempio l’incredibile quantità di brani presenti nell’ultima fatica del team capitanato da Tetsuya Nomura: se ne contano più di cento, suddivisi in diverse edizioni che hanno seguito il rilascio di ulteriori contenuti rispetto alla versione Day One del titolo. Non si tratta solo di quantità: consideriamo anche l’importante collaborazione con Florence and The Machine, il gruppo anglosassone che ha reinterpretato i brani Stand by me, Too Much is Never Enough e I Will Be. Come abbiamo reagito noi giocatori e fan, di fronte a tutto questo? Pensiamo alla quantità enorme di produzioni UGC, creazioni generate direttamente da utenti che hanno messo in circolazione lavori “non ufficiali” ma assolutamente degni di nota. Troviamo molteplici esempi di playlist su Youtube, Soundcloud e altri siti, che raccolgono i brani e i temi per genere o per fama, per gli amanti dei “best of”, fino ad avere un certo successo come le tribute band che ci regalano sorprese a fiere ed eventi a tema comics e videogame, come la Chocobo Band, gruppo italiano fan della saga. È “solo” questo il risultato dell’amore che i fan provano per la saga? Certamente no. Anche “dall’alto” non ci fanno mancare nulla e non solo con le raccolte ufficiali di colonne sonore, ma anche con eventi eccezionali, come il prossimo tour di Distant Worlds, l’orchestra che da anni ci dona la possibilità di ascoltare i migliori brani in versione appunto orchestrale e sinfonica, in Italia a marzo 2019.

Non sappiamo ancora quanti episodi e quante avventure potremo vivere in compagnia dei personaggi che la saga partorirà. Una cosa è certa: certi brani e temi musicali rimarranno per sempre nella nostra memoria, a seconda della sensibilità di ognuno e dei momenti della nostra vita in cui abbiamo incontrato i vari capitoli della storia. Potrebbe essere difficile tornare ai tempi d’oro dei primi capitoli di questa storia, quando ancora si confezionavano con amore dei piccoli gioielli cesellati uno a uno, portando un po’ più vicini a noi i colori e i venti di mondi altrimenti distanti.