Filmati di gioco usati per diffondere fake news sulla guerra: parlano gli sviluppatori

Lo studio del videogioco Arma 3 ha affermato che i filmati del gioco sono stati usati per diffondere notizie false sulla guerra in Ucraina.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Lo studio autore del videogioco Arma 3 ha affermato che i filmati del gioco sono stati usati per diffondere notizie false sulla guerra in Ucraina.

Bohemia Interactive ha dichiarato di essere a conoscenza della recente diffusione di video tratti dal gioco e erroneamente utilizzati come filmati di conflitti reali.

Come riportato da VGC, lo studio indipendente ceco ha dichiarato che questa pratica viene utilizzata per diffondere fake news a volte inconsapevolmente, legate alla guerra in Ucraina.

«Questi video realizzati dagli utenti hanno il potenziale per diventare virali e sono condivisi in massa dagli utenti dei social media; a volte anche da vari media tradizionali o istituzioni governative ufficiali in tutto il mondo», ha scritto il team in un post sul blog.

Arma 3 si svolge durante un conflitto fittizio nel 2035, ma offre una serie di strumenti di modding che consentono agli utenti di creare e condividere scenari militari, armi, veicoli e modalità di gioco personalizzati.

Secondo Bohemia, attualmente ci sono oltre 20mila mod di Arma 3 disponibili per il download attraverso lo Steam Workshop.

«Sebbene sia lusinghiero che Arma 3 simuli i conflitti bellici moderni in modo così realistico, non siamo certo contenti che possa essere scambiato per filmati di combattimenti reali e utilizzato come propaganda di guerra», ha dichiarato il responsabile delle pubbliche relazioni di Bohemia, Pavel Křižka.

«È già successo in passato - i video di Arma 3 raffiguravano presunti conflitti in Afghanistan, Siria, Palestina e persino tra India e Pakistan - ma oggi questi contenuti hanno preso piede in relazione all'attuale conflitto in Ucraina».

E ancora: «Abbiamo cercato di combattere questi contenuti segnalandoli ai fornitori di piattaforme, ma è stato molto inefficace. Per ogni video eliminato, ne vengono caricati altri dieci al giorno.»

«Abbiamo scoperto che il modo migliore per affrontare questo problema è collaborare attivamente con i principali media e fact-checker (come AFP, Reuters e altri), che hanno una portata migliore e la capacità di combattere efficacemente la diffusione di filmati di fake news», ha concluso Křižka.

Restando in tema, ricordiamo che la crisi generata dal conflitto in Ucraina ha coinvolto anche molti team di sviluppo: tra questi ci sono anche gli autori di Replaced.

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