Immagine di Destroy All Humans! carneficina aliena | Gamescom 2019
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Destroy All Humans! carneficina aliena | Gamescom 2019

Alieni, mucche e altre follie, tanti anni dopo!

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a cura di Matteo Bussani

Informazioni sul prodotto

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Destroy All Humans!
  • Sviluppatore: Black Forest Games, Pandemic Studios
  • Produttore: THQ Nordic
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , PS2 , XBOX
  • Generi: Azione , Sparatutto
  • Data di uscita: Disponibile (PS2, Xbox) - 28 luglio 2020 (PS4, Xbox One, PC)

Vi ricordate quel titolo ironico, irriverente e irrispettoso che uscì nel lontano 2005, a opera di Pandemic Studios? Quello dove gli zombie scendevano sulla terra per uccidere tutti gli essere umani che la popolavano? 
Se sì, siete nel posto giusto, altrimenti potrebbe essere il momento opportuno per smetterla di giocare ai vostri titoli super seriosi e tuffarvi nel passato oltre che nella follia che in quegli anni prese forma nelle vesti di Destroy All Humans!.

Dopo l’annuncio pre-E3 che ha fatto parte della dichiarazione di intenti di THQ Nordic sulle proprie future uscite, siamo volati in quel di Colonia, nella tiepida (climaticamente parlando) atmosfera teutonica, per provare com’è prendere a mucche in faccia i pastori americani con i poteri telecinetici di un alieno verde… ops, grigio, o scoprire come abbattere a suon di laser un intero parco dei divertimenti, nel 2019.

Back to 2005

Partendo dalle sensazioni, sembra che il tempo sia rimasto immobile di fronte a noi giocatori. Prendere in mano il nuovo capitolo di Destroy All Humans! ha quell’effetto del “remake fatto bene” che interpreta una filosofia sana del recupero nostalgico dei titoli del passato. L’aspetto grafico è completamente rinnovato, ma la medesima filosofia grafica ci porta a credere che il tempo sia rimasto immutato dalle remote partite su PS2 a questo titolo. In realtà il lavoro dietro le quinte è molto più grande di quanto si voglia immaginare, le novità sono tantissime, e i meccanismi che si sono dovuti oliare per trasformare quel piccolo successo in un titolo ufficialmente appetibile nel 2019 sono molteplici. Li abbiamo scoperti in una demo di tre livelli.

Il primo era sostanzialmente l’inizio del gioco. La fase di polishing era sicuramente avanzata e l’atmosfera generale, sebbene si trattasse di alpha dava già l’impressione di un prodotto completo. Al contrario la seconda, mostrataci più per l’effetto nostalgia e per mostrarci qualche abilità in più del nostro, era vittima della quasi totale mancanza di effetti visivi e sonori: giusto un assaggio in attesa di uno sviluppo più avanzato. La terza infine, era proprio un accenno di missione per mostrare gli intenti del team nel voler recuperare le atmosfere generali del gioco e impreziosire le mappe presenti in passato.

+ Distruttibilità degli ambienti

+ Controlli migliorati

+ Addio al riciclo di asset

Abbiamo provato Destroy All Humans! E ci siamo divertiti parecchio. Forse per colpa di un marcato fattore nostalgia, o di un’ironia vecchia scuola, un po’ dark, oramai data per dispersa sulle nostre tavole videoludiche. Il gioco di per sé non punta al capolavoro, ma sembra svolgere benissimo la funzione di remake che si è prefissato. C’è l’attenzione all’atmosfera e ai contenuti, ma non ci si è imposti limiti tecnici per la realizzazione del gameplay e del mondo di gioco. Siamo dunque curiosi di vedere all’opera il prodotto finito, probabilmente da aspettarsi nella seconda metà del 2020.

Voto Recensione di Destroy All Humans! - Recensione


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Commento

Abbiamo provato Destroy All Humans! E ci siamo divertiti parecchio. Forse per colpa di un marcato fattore nostalgia, o di un’ironia vecchia scuola, un po’ dark, oramai data per dispersa sulle nostre tavole videoludiche. Il gioco di per sé non punta al capolavoro, ma sembra svolgere benissimo la funzione di remake che si è prefissato. C’è l’attenzione all’atmosfera e ai contenuti, ma non ci si è imposti limiti tecnici per la realizzazione del gameplay e del mondo di gioco. Siamo dunque curiosi di vedere all’opera il prodotto finito, probabilmente da aspettarsi nella seconda metà del 2020.