Immagine di Deliver Us Mars | Recensione - I misteri del pianeta rosso
Recensione

Deliver Us Mars | Recensione - I misteri del pianeta rosso

Il nuovo capitolo della saga iniziata con Deliver Us The Moon ci porta sul pianeta rosso per un'avventura più scientifica che fantascientifica basata su esplorazione ed enigmi.

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a cura di Silvio Mazzitelli

Redattore

Informazioni sul prodotto

Immagine di Deliver Us Mars
Deliver Us Mars
  • Sviluppatore: KeokeN Interactive
  • Produttore: Frontier Foundry
  • Distributore: Frontier Foundry
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5
  • Generi: Avventura
  • Data di uscita: 2 febbraio 2023

L’esplorazione spaziale è sempre un argomento pieno di fascino, soprattutto in questo nuovo millennio dove gli orizzonti si stanno espandendo sempre più verso la volta celeste. Negli ultimi anni abbiamo visto al cinema molti grandi film, come Interstellar, Gravity o The Martian, parlarci di viaggi spaziali raccontati in maniera più scientifica e meno fantascientifica.

Il successo di queste pellicole ha ispirato anche alcuni sviluppatori, come gli olandesi di KeokeN Interactive, che di recente hanno fatto uscire Deliver Us Mars, seguito del loro primo titolo, Deliver Us the Moon del 2018 (se volete recuperare prima il prequel potete trovarlo a prezzo scontato su Amazon).

Il primo capitolo era un po’ il punto di lancio di questa saga spaziale, un’avventura molto più solitaria e nata come un prototipo, dato che la prima versione del gioco era stata autopubblicata con scarsi risultati, prima di essere rifatta e migliorata – dopo che KeokeN aveva trovato un publisher in Wired Productions.

In Deliver Us Mars vediamo un livello di produzione molto differente rispetto al precedente capitolo, grazie anche all’appoggio del nuovo publisher Frontier Developments. Il titolo è disponibile dal 2 febbraio per PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series S/X, Xbox One e anche per PC sia su Steam che su Epic Game Store a prezzo budget.

Siamo dunque partiti alla volta di Marte per scoprire i misteri del pianeta rosso.

Rotta sul pianeta rosso

La storia di Deliver Us Mars si svolge circa dieci anni dopo quella del precedente gioco. In realtà, dato che avremo un cast di personaggi nuovo, per giocare a questo seguito non sarà necessario aver giocato anche il primo capitolo, ambientato sulla Luna, anche se ci saranno riferimenti al precedente titolo.

La protagonista della vicenda è Kathy Johanson, una giovane che affronta un addestramento per diventare astronauta. Kathy ha scelto questa strada perché è una "tradizione di famiglia", si potrebbe dire: la sorella maggiore è infatti uno degli astronauti più importanti dell’ente spaziale terrestre, o di quel che ne rimane, mentre il padre è un grande scienziato che è riuscito a creare tecnologie in grado di salvare la Terra da un triste destino: le risorse si stanno esaurendo e l’inquinamento regna ovunque.

Isaac Johanson, padre di Kathy e Claire, quando la prima era piccola aveva deciso di portarla a vivere con lui sulla Luna, dove stava lavorando a un progetto energetico per salvare la Terra. Per motivi misteriosi, decide poi di fuggire insieme ad altri scienziati portandosi via le Arche, tre navi spaziali dotate di tecnologie altamente avanzate considerate l’unica speranza per salvare la Terra dal suo disastroso stato.

Isaac non riuscì a portare la piccola Kathy con sé per via dell’interferenza di Claire, che non voleva che la sorellina fosse coinvolta nel piano del padre, dovendo quindi fuggire da solo per non essere arrestato, ma la nostra protagonista si è sempre chiesta il perché del gesto del genitore, considerato ormai un traditore dell’umanità rimasta sulla Terra.

In cuor suo Kathy non ha mai perso la speranza di ritrovare il padre e l’occasione di rivederlo finalmente arriva quando viene captato un misterioso segnale su Marte, che indica che le tre Arche disperse si trovano lì. Così Kathy e Claire, insieme ad altri due astronauti, Sarah e Ryan, partono verso il pianeta rosso con la missione di ritrovare le arche perdute, ma, ovviamente, Kathy è decisa anche a ritrovare suo padre e scoprire il mistero del suo tradimento.

Deliver Us Mars è un titolo basato principalmente sulla sua narrativa, in grado di spaziare da momenti di puro amore per i viaggi spaziali, fino a drammi interiori legati al rapporto con i propri affetti più cari.

Le vicende di Kathy si prendono il giusto tempo per decollare (in tutti i sensi) e, una volta giunti su Marte, iniziano a svelarci pian piano i vari misteri che circondano la sparizione delle tre Arche e degli abitanti che fuggirono dalla Terra, insieme ai destini di alcuni importanti personaggi. Parliamo di una storia in generale ben raccontata e interessante che viene affrettata solo nel finale, lasciando un po’ con l'amaro in bocca per una conclusione che poteva prendersi più tempo.

I nove capitoli del gioco potranno essere finiti in circa 7-8 ore, ma, una volta conclusone uno, questo potrà essere rigiocato per esplorarlo e trovare i tanti collezionabili presenti nel gioco.

Alcuni di questi, come gli ologrammi, serviranno ad approfondire alcuni elementi della storia accennati soltanto dalla narrazione principale. Ma, come già detto, la trama è il focus del titolo e il modo in cui è raccontata è molto lineare, perciò non resterà molto da fare dopo aver visto i titoli di coda.

Chi è appassionato di viaggi spaziali e ha sempre desiderato fare l’astronauta fin da bambino probabilmente apprezzerà in modo particolare la storia di Deliver Us Mars, soprattutto per alcuni momenti in cui il titolo ci mette nei panni di un vero astronauta, facendoci ad esempio eseguire tutte le operazioni per la partenza della nave spaziale dalla Terra, gestita tramite una plancia di comando completamente interattiva.

Enigmi marziani

Gli elementi cardine del gameplay di Deliver Us Mars sono l’esplorazione e gli enigmi. Nei panni di Kathy ci troveremo infatti ad esplorare diverse basi e astronavi, sia in mezzo alla gravità zero dello spazio che sul pianeta rosso stesso. La visuale sarà prevalentemente in terza persona, anche se nei momenti in cui ci troveremo in assenza di gravità si sposterà sulla prima (ma sarà sempre possibile tornare alla terza con un semplice comando).

Il gioco dunque, tra una cutscene e un dialogo, ci permetterà di esplorare le sue ambientazioni e nella maggior parte dei casi dovremo risolvere degli enigmi basati su alcuni raggi chiamati MPT, generati da speciali antenne e in grado di dare energia a diversi macchinari sparsi in tutto il gioco.

Non basterà però puntare il raggio giusto sul punto giusto, perché ogni plancia da cui parte il raggio ha un certo coefficiente di potenza e per far funzionare l’alimentazione di un qualsiasi oggetto o macchinario sarà necessario che il valore del raggio sia esattamente uguale a quello richiesto dall’oggetto. Per nostra fortuna, avremo degli ulteriori marchingegni da posizionare davanti a un raggio per aumentarne o diminuirne la potenza, o persino per dividerla in più raggi contemporaneamente.

Va da sé che andando avanti il gioco passa da enigmi semplici ad alcuni piuttosto complessi, che potranno bloccare i giocatori anche per diversi minuti. Ad ogni modo la difficoltà non è mai proibitiva e basterà spremersi un po’ le meningi per venire a capo di ogni problema.

Oltre all’utilizzo dei raggi, potremo anche dedicarci a usare il nostro robot di supporto, chiamato Ayla, che potrà volare in corridoi inaccessibili per Kathy così da schiacciare pulsanti per aprire porte o prendere oggetti da riportare indietro. Sarà anche possibile utilizzare un raggio laser integrato nella tuta della protagonista, utile per tagliare alcuni elementi dello scenario e sbloccare oggetti o porte ostruite.

In realtà la varietà di enigmi non è così ampia ed è facile che verso le ultime ore, quando le cose si faranno più complesse, sarete stufi di dover risolvere enigmi con i raggi MPT.

Oltre alla ricerca dei collezionabili prima accennata, l’esplorazione non offre grandi diversivi. Su Marte avremo un rover utile a raggiungere la posizione per ogni missione, ma questo mezzo non è sfruttato a dovere e spesso ci permetterà solo di seguire percorsi piuttosto lineari senza grosse sorprese.

Altra importante meccanica è la scalata di alcune specifiche pareti sul suolo marziano, che ricorda molto quella vista nella recente trilogia di Tomb Raider (che potete trovare su Amazon), con delle piccozze simili a quelle usate da Lara Croft.

Kathy potrà muovere un braccio alla volta in qualunque direzione e noi dovremo tenere il grilletto destro o sinistro premuto costantemente, pena la possibile rovinosa caduta della protagonista verso il game over. Seppur sia una meccanica interessante per le prime volte, quando le pareti inizieranno a essere molto ampie si inizierà a sentire un certo tedio nella lentezza di queste fasi di scalata, che per fortuna alla fine non sono così preponderanti nell’economia generale.

Dal punto di vista del gameplay in definitiva Deliver Us Mars non brilla particolarmente né per la varietà dell’esplorazione né per gli enigmi, anche se quelli principali basati sui raggi sono in generale godibili, seppur alla lunga ripetitivi.

Per quanto riguarda il comparto tecnico, il titolo ha diversi problemi.

I modelli tridimensionali dei personaggi sono realizzati davvero male, con delle animazioni poco curate. Abbiamo notato un palese effetto "pop in" in diversi momenti, soprattutto quelli iniziali ambientati sulla Terra, cosa che avviene anche in diversi filmati. Si salva soltanto la rappresentazione di alcuni paesaggi spaziali e del pianeta rosso, che risultano parecchio suggestivi.

Il titolo ha inoltre diversi bug problematici, che rischiano anche di far perdere minuti o persino ore di gioco. Il sistema di salvataggio infatti è interamente automatico, ma gestito su uno slot solo. Ci è capitato un paio di volte di ritrovarci senza via d’uscita al ricaricamento di un checkpoint, ad esempio mentre eravamo in caduta libera verso una voragine, e, in un’occasione, la fisica del gioco ha smesso di funzionare non permettendoci di volare nello spazio a zero gravità per raggiungere l’obiettivo. Problemi che solitamente si possono risolvere soltanto ricominciando il capitolo.

Deliver Us Mars è tradotto completamente in italiano con un doppiaggio disponibile principalmente in inglese. Questo presenta un buon livello di recitazione; anche la colonna sonora è di buon livello e accompagna perfettamente le passeggiate nelle rosse lande desolate di Marte.

Versione recensita: PS5

Voto Recensione di Deliver Us Mars - Recensione


6.8

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Storia interessante...

  • Enigmi curati e impegnativi

  • I paesaggi marziani sono ben riusciti

Contro

  • ...ma con qualche problema di ritmo sul finale

  • Le parti dedicate alla scalata sono piuttosto tediose

  • Il rover poteva essere sfruttato meglio

  • A livello tecnico molto sotto la sufficienza

  • Alcuni bug piuttosto fastidiosi che minano la progressione

Commento

Deliver Us Mars è un’avventura lineare che vuole far vivere al giocatore l'ebbrezza di partire per lo spazio in un contesto molto più scientifico che fantascientifico, con uno stile simile ad alcuni film usciti recentemente, come ad esempio Interstellar. La narrativa è ben recitata e ha i suoi momenti interessanti, ma presenta alcuni difetti, soprattutto sul finale, che ne abbassano la qualità. Dal punto di vista del gameplay, il titolo si basa soprattutto sull’esplorazione e la risoluzione di enigmi ambientali: sono realizzati piuttosto bene, ma peccano in varietà, mentre l’esplorazione ha alcuni momenti tediosi come quelli dedicati alla scalata. Purtroppo uno scarso livello tecnico e alcuni bug fastidiosi abbassano la qualità generale del titolo.
***

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