Death Stranding compie un anno, Kojima: speriamo di poterci stringere presto di nuovo

Nel 2019 ci aiutavamo da lontano, senza vederci e senza poterci toccare. Già.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Era l'8 novembre 2019 quando nei negozi faceva il suo esordio assoluto Death Stranding, destinato almeno all'inizio soltanto ai giocatori su PlayStation 4. Il videogioco, il primo della nuova Kojima Productions, raccontava le vicende di Sam Porter Bridges, interpretato da Norman Reedus: un corriere che, in un mondo post-apocalittico, valica il confine tra i vivi e i morti che popolano quel che rimane degli Stati Uniti, nel tentativo di garantire a quelle stesse persone di cui dice non gli importi nulla i beni primari per continuare a vivere.

Nella contraddizione di un personaggio che si dice apatico e solitario che invece svolge una mansione necessariamente altruistica e di aiuto disinteressato, Death Stranding ci raccontava così di città chiuse, di un mondo nel quale fosse pericoloso avventurarsi se non strettamente necessario, di persone costrette a rimanere divise e di un protagonista addirittura affetto da aptofobia – la paura di essere toccato da altre persone. Il tutto, con un multiplayer asincrono in cui, senza vedersi, i giocatori potevano solo aiutarsi, senza la possibilità di interazione negative.

Un anno dopo, l'8 novembre 2020, tutto questo fa sicuramente riflettere – forse e probabilmente anche di più di quanto il viaggio di Sam Porter Bridges, che prova a portare su un AAA il concetto che si possa raccontare una storia senza incentrarsi sul conflitto da risolvere nel climax, ma sul viaggio in sé, abbia fatto nel 2019.

L'anniversario non è ovviamente passato in sordina per Hideo Kojima. Il game director ex Konami ha celebrato sui suoi canali social la ricorrenza, scrivendo:

A tutti i Sam del mondo: grazie per le vostre consegne! È passato un anno dall'uscita di Death Stranding, grazie a tutti per il vostro supporto. Per ringraziarvi, ecco il mio cinque per tutti voi! Spero che presto potremo incontrarci e stringerci la mano. Il futuro è nelle vostre mani!

All'high five del game director fanno seguito le foto che gli appassionati hanno voluto condividere con lui, toccandogli simbolicamente la mano da lontano – richiamando anche il simbolo del gioco, le mani.

Anche l'attore Tommy Earl-Jenkins, che interpreta il personaggio Die-Hardman, ha condiviso i suoi auguri per il suo compleanno, ringraziando il team «per un viaggio fantastico».

Tra i cinque è arrivato anche quello di Guerrilla Games, la software house che ha reso possibile l'esistenza di Decima Engine, con cui Death Stranding è stato costruito.

Arrivano anche gli auguri dell'account italiano di Kojima Productions, oltre a quelli della community di PlayStation Italia.

Se volete approfondire i temi e le polemiche che circondarono il lancio di Death Stranding vi raccomandiamo il nostro speciale in cui abbiamo riflettuto su alcuni concetti cardine del videogioco e dello storytelling, e su come questi si applichino alla produzione di Kojima Productions. La video recensione dell'edizione PS4 è disponibile a questo indirizzo, la video recensione della release su PC dello scorso luglio è invece disponibile qui.

Attualmente Kojima Productions ha confermato di essere al lavoro su un nuovo videogioco, del quale non ci è dato conoscere la natura. Indizi parlano di un possibile horror, dopo che il precedente Silent Hills con Guillermo del Toro naufragò in virtù del divorzio da Konami, ma attendiamo informazioni ufficiali.

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