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RECENSIONE CONSOLE

Crusader Kings III | Recensione - A portata di controller

Come si comporta la versione console dell'ultima perla realizzata da Paradox Interactive?

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a cura di Marino Puntorieri

Redattore

Informazioni sul prodotto

Immagine di Crusader Kings III
Crusader Kings III
  • Sviluppatore: Paradox Interactive
  • Produttore: Paradox Interactive
  • Distributore: Koch Media
  • Piattaforme: PC , XSX , PS5
  • Generi: Strategico
  • Data di uscita: 1 settembre 2020 - 29 marzo 2022 (XSX, PS5),

Quando Paradox Interactive ha annunciato di lavorare a una versione console di Crusader Kings III, non nascondiamo di aver accolto la notizia come un vortice di sensazioni contrastanti. Da un lato eravamo ancora colpiti dalla qualità dell’ultimo strategico realizzato dal team con sede a Stoccolma per i giocatori PC, mentre dall’alto eravamo ben consapevoli di tutte le difficoltà riscontrabili dal far coesistere una moltitudine di feature gestionali-simulative senza poter sfruttare mouse e tastiera.

Nonostante questi presupposti abbiamo mantenuto un genino e positivo interesse, cresciuto poi a dismisura dopo aver testato in anteprima a inizio anno una versione di prova su Xbox Series X, realizzata ad hoc per avvicinare i giocatori next-gen al mondo degli strategici attraverso numerosi e oculati accorgimenti di gameplay e non solo.

Avevamo anticipato proprio durante il nostro precedente provato che un punto focale sul quale i veterani di Paradox Interactive – con il supporto di Lab42 – si sono concentrati per la versione console di Crusader Kings III fosse l’incredibile accessibilità del suo gameplay, adattato per il pad tentando di sacrificare solo in minima parte la profondità dell’esperienza originale.

Ora che abbiamo, finalmente, messo le mani in modo approfondito su una versione definitiva del titolo siamo pronti a un giudizio ben più completo.

Un regno da plasmare

Paradox Interactive presenta un curriculum incredibile sotto l’aspetto delle produzioni strategiche e la pubblicazione di Crusader Kings III non poteva che rivelarsi il culmine degli sforzi profusi dal team, volti a realizzare un’esperienza medievale simulativa ricca di possibilità in grado di rendere ogni partita unica nel suo genere.

Dedicarsi a un porting mirato per Xbox Series X/S e PlayStation 5 si rivela, inoltre, come una scelta tanta coraggiosa quanto oculata per andare incontro a tutti quegli appassionati, da salotto e non, estromessi a causa dell’esclusività PC tipica della maggior parte di questo genere di produzioni. L’obiettivo posto dal team riguarda la riduzione del trade off tra giocatori PC e console per il mondo degli strategici, con un lavoro da considerare tutt’altro che un semplice compitino, soprattutto su un gioco come questo.

Sul fronte di un mero paragone contenutistico, la versione console di Crusader Kings III presenta tutti gli elementi disponibili al lancio dell’originale su PC a fine 2020. Non troviamo, invece, il DLC Royale Court che sarà introdotto solo in seconda battuta per poter adeguatamente sistemare il layout dei menù, ottimizzando i comandi del pad.

Se ancora non avete ben chiaro che tipo di gioca sia Crusader Kings III cominciamo dall’affermare come il semplice appellativo di videogioco di strategia rischi di essere vago e poco rispettoso dell’esperienza realmente plasmata da Paradox Interactive. Parliamo di un vero e proprio simulatore medievale incentrato sulla guida, crescita e sopravvivenza non del classico regno, bensì di un sovrano e di tutta la sua dinastia.

Ovviamente, non mancano elementi legati alla gestione delle costruzioni ideali per la crescita del proprio esercito anziché dell’economia locale – rigorosamente mantenendo un buon livello di lealtà di tutti i vari sudditi occupandosi del benessere percepito. Il tutto, senza dimenticare l’arte della diplomazia per instaurare relazioni ufficiali o interpersonali con una moltitudine di personaggi di vario rango.

Un calderone di elementi che affrontano a 360° la burrascosa e instabile routine che contraddistingueva nel medioevo i vari signori feudali, fedelmente riproposto su console anche per attirare i semplici curiosi.

Dallo sviluppo dei propri territori tra edifici militari e commerciali, passando per una crescita che necessita di monitorare costantemente i flussi di cassa in entrata e in uscita, e senza trascurare la difficile gestione culturale riflessa sulla religione, non mancano i momenti dove metteremo in pausa per ragionare su mosse e contromosse – soprattutto a seguito di comportamenti legati a fazioni limitrofe e non che mettono sotto torchio il giocatore sul piano dell’imprevedibilità, a scapito di qualsiasi pianificazione di breve-medio periodo.

Impersonando il Re di Danimarca, ad esempio, ci siamo ritrovati a cadere in diversi errori di valutazione figli di un'attenzione al Paese quasi esclusivamente limitata al solo aspetto militare, motivo per cui abbiamo finito con il lasciare troppo in disparte legami e rapporti commerciali con i rimanenti (e numerosi) vicini scandinavi.

Scelta che in prima battuta abbiamo preferito per poterci dedicare all’invasione dei popoli presenti nella Germania del nord, e in parallelo per avvicinarci al papato supportando con svariate risorse una Crociata contro gli infedeli di Gerusalemme. Peccato che, dopo una manciata di turni a sostegno di una condotta militare così propositiva, la Svezia abbia deciso di dichiararci guerra e invaderci approfittando di numerosi territori ai suoi confini in cui eravamo rimasti sprovvisti di truppe adeguatamente preparate.

In un altro paio di occasioni ci siamo anche ritrovati a combattere contro una pestilenza che si è diffusa tra le più alte cariche del governo, che ha bloccato qualsiasi crescita e alimentando il fuoco della rivolta in diverse province, obbligandoci una sanguinosa rappresaglia durata qualche anno.

Le possibilità sono potenzialmente infinite e anche nella versione console di Crusader Kings III saranno innumerevoli le ore necessarie a prendere confidenza con le numerose peculiarità di ogni dinastia presente. Il tutto partendo dal presupposto che l’ultimo lavoro della software house scandinava non ha una storia lineare da seguire, ma un ventaglio di possibilità e variabili dalle quali attingere a seconda della situazione.

Accessibilità formato controller

L’elemento realmente contraddistinguente nella versione console di Crusader Kings III non può che essere, come già anticipato, la rinnovata mappatura dei comandi, rivoluzionata in parallelo con un differente layout dei menù più adatto per la gestione via controller sotto quasi ogni aspetto.

Nello specifico, confermiamo tutte le buone sensazioni evidenziate durante il primo test, sottolineando gli sforzi profusi da Paradox Interactive e Lab42 per rivoluzionare i menù e la mappatura dei comandi, che hanno reso il gioco il più user friendly possibile per i giocatori console.

Nello specifico, ogni pulsante del controller permette un accesso istantaneo alle varie voci dei menu legate ai tratti del nostro sovrano, oppure ai promemoria degli avvenimenti più importanti avvenuti oltre i nostri confini, o alla rapida gestione militare delle armate a disposizione.

Ovviamente rimane un piccolo scoglio legato alla complessità iniziale tanto presente su PC quanto – in modo più contenuto e contestualizzato – su console, in grado di allontanare i neofiti prima che abbiano la possibilità di scoprire e apprezzare le numerose qualità di Crusader Kings III, considerabile un must have nel panorama degli strategici più simulativi.

L’aggiunta più gradita in questa versione, però, rimane la possibilità di sfruttare due pannelli presenti sui bordi destro e sinistro dello schermo – raggiungibili con i grilletti dorsali – per accedere a qualsiasi menù legato sia alla micro sia alla macro gestione del regno, così come ai vari potenziamenti legati a uno dei cinque stili di vita che rispecchiano altrettanti rami di specializzazione – militare, commerciale, diplomatico, intrighi e conoscenza, tutti con specifici bonus da poter considerare.

Trovare il giusto equilibrio tra la riproposizione della stessa complessità che rende avvincente e unica ogni partita su PC, dove è impossibile riuscire ad avere tutto sotto controllo, e una gestione più semplice per il pad non è per nulla scontato, e passa per alcuni compromessi necessari.

In primis l’utilizzo dell’analogico sinistro per lo spostamento libero dell’indicatore sulla mappa di gioco di Crusader Kings III, che non presenta per ovvi motivi la stessa comodità del mouse. Si segnala, inoltre, un po’ di confusione figlia del tentare un approccio multitasking, mantenendo più finestre aperte tra menu a tendina e notifiche che esplodono sullo schermo, rendendo difficoltosa e caotica l’esplorazione dei territori in tempo reale.

Ovviamente, con la nostra run su Xbox Series X confermiamo la praticità del quick resume per switchare tra gameplay e home Xbox senza limiti o riavvii del gioco, così come per l’assenza di bug o problemi di codice più gravi.

Tuttavia, sporadicamente è capitato che per diversi turni sparissero le notifiche che permettevano una gestione più rapida delle armate durante le fasi belliche, obbligandoci ad attendere passivamente per qualche turno in attesa di un’automatica loro ricomparsa su schermo.

Versione recensita: Xbox Series X

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Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Mappatura dei comandi rivoluzionata per il controller

  • Nuovi menu che permettono una gestione meticolosa e completa anche su console…

  • Quantitativamente ripropone gli stessi contenuti disponibili al lancio su PC

Contro

  • … ma il layout di notifiche e finestre lascia irrimediabilmente spazio ad alcuni momenti più confusionari su schermo

  • Le prime ore sono più lente e faticose, soprattutto per i novizi

Commento

Il risultato finale della versione console di Crusader Kings III ha superato di gran lunga ogni più rosea aspettativa, ma è inevitabile la presenza di alcuni limiti – seppur ridimensionati – figli di una produzione così vasta e ramificata. La gestione di un’intera dinastia, oltre che di un regno e un semplice sovrano, trova terreno fertile anche su next-gen, attraverso un vero e proprio lavoro di ottimizzazione che permette a Paradox Interactive di attirare una nicchia specifica di giocatori anche su queste piattaforme. Una ghiotta occasione per scoprire una perla unica nel suo genere.
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