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The Crew Motorfest | Recensione - Il festival dei motori è iniziato

Abbiamo giocato alla versione finale di The Crew Motorfest, il nuovo racing open world di Ubisoft ad alto tasso di velocità: leggi la recensione.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

In sintesi

  • Un racing game open world ricco di eventi a cui prendere parte.
  • Potremo guidare auto, moto, fuoristrada, aerei e tantissimi altri mezzi.
  • Le microtransazioni ci sono, ma non danneggiano l'esperienza principale.

Informazioni sul prodotto

Immagine di The Crew: Motorfest
The Crew: Motorfest
  • Sviluppatore: Ivory Tower
  • Produttore: Ubisoft
  • Distributore: Ubisoft
  • Testato su: PS5
  • Piattaforme: PC , PS5 , XSX , PS4 , XONE
  • Generi: Racing Game
  • Data di uscita: 14 settembre 2023

Ubisoft ha costantemente mirato a introdurre nel mercato dei giochi di guida qualcosa che si discostasse dalle simulazioni realistiche (à la Gran Turismo, per intenderci), guardando piuttosto a creare racing in cui la velocità e la libertà di movimento fossero predominanti: questo è ciò su cui si è basata la serie di The Crew sin dal primo capitolo.

Sia attraverso espansioni come Wild Run e Calling All Units, sia con il sequel ufficiale (ossia The Crew 2), il colosso francese ha sempre cercato di ottenere il massimo, sebbene serie concorrenti come Forza Horizon – con la quale The Crew condivide l'approccio arcade e open world – hanno sempre dato filo da torcere al franchise Ubisoft.

Tuttavia, con The Crew Motorfest (che abbiamo avuto modo di provare anche diverse settimane fa), il team di sviluppo Ivory Tower ha deciso a prendere sul serio il suo obiettivo, e ora che il gioco è finalmente disponibile per tutti (tanto che lo trovate anche su Amazon al prezzo più basso possibile) possiamo farci un'idea del risultato finale.

Benvenuti sull'isola di O'ahu

The Crew MotorFest nasce infatti come il terzo capitolo ufficiale della serie, con l'obiettivo di diventare il miglior gioco di guida open world disponibile sul mercato.

Ed è evidente sin da subito che Ubisoft ha spinto il piede sull'acceleratore (è proprio il caso di dirlo) sulla varietà, sia in termini di veicoli che di piste vere e proprie – visto che nel gioco potremo solcare le strade di Honolulu e le sue spiagge soleggiate, così come saremo chiamati a gareggiare attraverso foreste pluviali, driftare sulle curve delle montagne più alte o sfrecciare lungo pendii coperti di cenere vulcanica.

Insomma, se cercate la simulazione in senso stretto, forse non è il gioco che fa per voi.

Il "MotorFest" è infatti l'evento definitivo dedicato agli appassionati dei veicoli a quattro ruote e del mondo dei motori nella sua interezza. Questo sarà il punto di partenza per tutto, comprese le nostre competizioni su strada, una volta che saremo sbarcati sull'isola di O'ahu, nell'arcipelago delle Hawaii. Da lì il MotorFest ci permetterà di gareggiare da soli o con il proprio team prescelto, al volante di una vasta gamma di veicoli originali.

L'intera esperienza si basa quindi sul prendere parte a una serie di gare in cui si chiede nella maggior parte dei casi soltanto di tagliare il traguardo, senza preoccuparvi di settaggi e altri dettagli tecnici del veicolo che deciderete di guidare, rigorosamente col piede sull'acceleratore.

Già The Crew 2 si era fatto portabandiera del nostro desiderio di racing arcade in senso stretto, dandoci modo di sfrecciare tra le strade (e non solo) di Las Vegas o di Los Angeles, ma con The Crew Motorfest il tutto è stato "trasferito" alle Hawaii in un vero e proprio festival dei motori in cui l'unica regola è correre più velocemente dell'avversario.

Partiamo quindi dal principio: l'isola di Oʻahu è stata allestita per ospitare gare tematiche in base al mezzo da utilizzare, che sia a quattro o due ruote. Gli eventi saranno per la maggior parte basati su alcuni marchi automobilistici specifici, mettendo quindi i giocatori alla guida di vetture di un alto livello.

Si va quindi dalla selezione di gare a tema Porsche, passando per corse dal sapore nipponico forti della collaborazione di Wataru Kato (nome ben noto agli amanti del tuning giapponese), così come non mancherà una parentesi dedicata alle ben note Lamborghini.

Potremo infatti prendere parte a circa dieci competizioni a tema, ciascuna delle quali dotata di altrettanti eventi e prove specifiche. Alle gare fanno il paio tutta una serie di attività secondarie legate all’open world, le quali esulano dalle classiche playlist dedicate ad auto, truck, velivoli e mezzi anfibi. Sì, perché esattamente come i capitoli precedenti del franchise, Motorfest ci dà modo di guidare davvero un numero realmente impressionante di mezzi, sia da strada che non.

Pur non avendo la cura di un Forza Horizon, The Crew Motorfest fa di tutto per offrire un panorama open world realmente vasto.
A ciò va sommata la possibilità di dare vita a un vero e proprio alter ego digitale, da personalizzare attraverso il consueto editor dei personaggi, forse un po' povero in quanto a varietà (non aspettatevi qualcosa alla Bethesda, per intenderci), ma che dà comunque modo di indossare vari tipi di outfit, da quelli casual a quelli maggiormente sportivi.

Infine, tra una competizione e l'altra potremo goderci lo splendore dello scenario grazie al cosiddetto "Hawaii Scenic Tour", un'opzione che metterà in scena le bellezze dell’isola, senza preoccuparci troppo di gare e motori.

Dimenticate in ogni caso una "trama", visto che la suggestiva cornice scenica del gioco non è supportata in alcun modo da una narrazione che – anche superficialmente – giustifichi i nostri spostamenti.

In questo, Forza Horizon 5 è sicuramente in grado di "assorbire" maggiormente il giocatore, visto che è palese come Ubisoft si sia ispirata al racing game di Playground Games, specie per quanto riguarda l'ambientazione selvaggia e l'idea di prendere parte a un festival dei motori ad alta velocità. Motorfest non riesce tuttavia a raggiungere la cura – sia ludica che tecnica – di Forza, ed è un vero peccato.

Grafica, auto e scenari

Anche dal punto di vista tecnico, il racing game di Ivory Tower mostra un livello di dettaglio buono ma non ottimo, specie quando prendiamo in considerazione i vari elementi di contorno, così come i volti e le movenze dei piloti.

L'isola di Oʻahu è stata ricreata piuttosto bene, così come i modelli delle vetture appaiono piuttosto fedeli alle controparti reali, ma il tutto non sembra toccare chissà quali vette degne della currrent-gen. Insomma, in tal senso avremmo gradito un po' di cura ulteriore, visto anche che di tanto in tanto capiterà di incappare in rallentamenti di sorta, specie nelle gare più affollate.

Di suo, The Crew Motorfest prende in ogni caso il meglio di quanto proposto dai capitoli precedenti e lo innalza, smussando il sistema di guida. Sì, il gioco è infatti sempre impostato come un racing game di stampo arcade, con un’ambientazione open world che fa di tutto per darci la libertà che cerchiamo: ciò è garantito anche dalla possibilità di passare da una vettura all'altra, ma anche da un aeroplano a un motoscafo, tramite la semplice pressione di un tasto.

Ovviamente durante le varie playlist ed eventi tematici dovremo seguire ciò che il gioco ci "impone", ma si tratta sicuramente di scelte che non limitano per nulla ciò che l’isola di Oʻahu ha da offrirci.

La variegata morfologia ambientale della location principale non limita l'utilizzo di numerose tipologie di veicoli, come accennato poco sopra, da auto tradizionali a fuoristrada, senza dimenticare anche le sinuose monoposto da F1.

Altrettanto poco sorprendentemente, con i crediti guadagnati durante le gare è possibile scegliere tra numerosi elementi decorativi per le proprie automobili, i quali andranno a modificarne il design e l'estetica come meglio crediamo. 

Non trattandosi di un simulatore, passare da una tipologia all’altra di veicolo mette in luce differenze più che altro legate alla "pesantezza" e alla guidabilità (oltre che all'estetica), visto che Ivory Tower ha scelto semplicemente di differenziare i vari modelli in base alla categoria, e nulla più.

Ciò non è assolutamente un difetto in senso stretto, visto che da un gioco come The Crew non si chiede certo un grado di simulazione particolarmente elevato, bensì si pretende che l'auto su cui abbiamo deciso di salire a bordo viaggi alla maggiore velocità possibile (e ciò nn è un problema, visto che alcune vetture offriranno un sistema di turbo NOx à la Need For Speed).

In ogni gara è possibile inoltre andare a modificare vari parametri legati all’assistenza alla guida e alla difficoltà (inclusa l'aggressività degli altri piloti controllati dalla IA), in modo tale da avere il proprio tasso di sfida personalizzato (e l'accesso ai punti esperienza meritati in caso di vittoria).

Motorfest non nasconde in ogni caso il suo essere di base un'esperienza live service, sebbene ciò non rappresenta al momento un problema: a partire dal lancio del gioco Ubisoft ha riempito l'isola di O'ahu con contenuti di ogni genere a cui partecipare, oltre alle sfide multiplayer che mettono in competizione diretta circa 30 piloti alla guida di tre diverse vetture in un evento della durata di un quarto d'ora.

Senza contare anche la divertente modalità Demolition Royale, in grado di strizzare l'occhio e non poco alla vecchia serie Destruction Derby ma con alcune meccaniche tipicamente battle royale, in cui otto team da quattro giocatori sono chiamati a prendere a sportellate i rivali, con l'obiettivo di raccogliere bonus e potenziamenti in un punto specifico dell'isola. Insomma, chi temeva il fantasma delle microtransazioni invasive può dormire sonni tranquilli.

Voto Recensione di The Crew Motorfest | Recensione


7.8

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Stile di guida arcade facile da assimilare.

  • Tante auto, tanti eventi.

  • Stilisticamente vibrante...

Contro

  • ... ma tecnicamente meno interessante.

  • La presenza di elementi live service.

Commento

Con The Crew Motorfest il franchise Ubisoft trova nuova linfa vitale, innanzitutto grazie a un sistema di guida orgogliosamente arcade che non dice no anche alle sfide online. Il "festival dei motori" è quindi arrivato e, pur non imponendosi come il migliore del suo genere (andando magari a intaccare l'efficacia di un Forza Horizon), il gioco Ivory Tower è un divertente racing open world su cui passare volentieri un bel po' di ore.
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