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Immagine di Razer Basilisk Ultimate – The Logitech Killer? - Recensione
Tech

Razer Basilisk Ultimate – The Logitech Killer? - Recensione

Abbiamo messo le mani sulla nuova proposta da gaming di casa Razer

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Avatar di Giulia Garassino

a cura di Giulia Garassino

Redattrice

Pubblicato il 29/11/2019 alle 10:05
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  • Pro
    • Design ergonomico
    • Switch performanti e sensore reattivo
    • Ricarica veloce
    • Software di gestione semplice e intuitivo
  • Contro
    • Prezzo decisamente elevato
    • Sensazione tattile non appagante come uno switch meccanico
    • Posizione del bottone clutch non ottimale

Il Verdetto di SpazioGames

8.4
Il Razer Basilisk Ultimate è davvero un prodotto di ottima qualità, realizzato con ottimi materiali, solido, robusto, ma anche leggero e maneggevole. Il sensore è veloce e preciso, e lo stesso vale per gli interruttori che rispondono in maniera efficace e tempestiva – sebbene gli switch ottici rilascino un feedback leggermente diverso rispetto a quelli meccanici che potrebbe non appagare tutti gli utenti. È sicuramente uno tra i migliori mouse wireless presenti sul mercato in quanto a prestazioni, ma forse anche il più costoso. Il Razer Basilisk Ultimate viene infatti venduto a circa 190€, un prezzo decisamente non accessibile a tutti – anzi, raggiungibile davvero da pochi. Certo, la tecnologia impiegata è ottima e non ci sono particolari note negative, ma la cifra rimane comunque un po’ fuori scala.

L’era del filo sta per essere superata: sempre più dispositivi fanno infatti affidamento sulla tecnologia wireless che, se un tempo poteva generare qualche incertezza, ora invece pare dare veramente molte soddisfazioni.

Non è quindi una sorpresa che Razer proponga la sua soluzione senza filo: parliamo del nuovissimo Razer Basilisk Ultimate, un prodotto che nasce in particolare per il mondo FPS ma che si presta bene ad essere utilizzato anche su titoli differenti.

Caratteristiche di spicco sono una tecnologia wireless hyperspeed, un design ergonomico e un sensore ottico Razer Focus+ capace di arrivare fino a 20000 DPI: vediamolo più nel dettaglio.

Contenuto della confezione:

  • Mouse Razer Basilisk Ultimate
  • Dock
  • Clutch Button
  • Quick Guide

Ergonomico, leggero e comodo

Il Razer Basilisk Ultimate è l’ultima frontiera dello sviluppo di casa Razer, l’evoluzione finale del già noto Razer Basilisk – del quale però rimane solo un parente lontano.

I due mouse infatti hanno in comune giusto alcune parti del nome e una forma che, in realtà, ci ricorda anche il famoso Logitech G502 Lightspeed (ok, lo ricorda certamente più di un po’, ndr).

Non lasciatevi però ingannare dall’apparenza: la sostanza è ben diversa e il mouse di casa Razer non è affatto da considerarsi un mero clone del prodotto di casa Logitech, bensì un degno rivale.

Esteticamente, il Razer Basilisk Ultimate è davvero elegante, sia nella forma che nei colori. Il look è certamente accattivante, con un taglio più deciso rispetto al precedente modello cablato, ma allo stesso tempo per nulla “pacchiano”. A dare uno stile ancora più ricercato troviamo la finitura nera opaca, tagliata da una linea in plastica lucida (assente nel cugino Basilisk con il filo) e interrotta da due serie di LED laterali, una illuminazione sulla rotella e dal logo Razer sul dorso (luci che regalano invece un tono un po’ più da “gamer”).

Impossibile non trovare analogie con il rivale Logitech G502, in particolare in linea generale. Sicuramente, i pulsanti laterali sono posizionati esattamente allo stesso modo e possiamo dire la medesima cosa anche per il poggia-pollice laterale. La differenza risiede però nelle dimensioni: questo infatti è leggermente più lungo di quello del concorrente.

Il Razer Basilisk Ultimate presenta undici tasti programmabili; i due pulsanti laterali si trovano in una posizione eccellente, facile e comoda da raggiungere e lo stesso vale per quelli dedicati alla regolazione dei DPI.

Così come accadeva già per il modello precedente, il cugino Ultimate presenta il clutch button (ovvero quel tasto laterale che consente di scalare immediatamente verso un numero di DPI da noi selezionato, quello che è da sempre chiamato il “tasto da cecchino”). Diversamente dal Basilisk però, questa caratteristica sembra passata in secondo piano, tanto è vero che la periferica non ne esce equipaggiata di default dalla confezione, ma troveremo comunque il tasto all’interno della scatola.

Il tasto è in una posizione leggermente più avanzata rispetto al concorrente, cosa che risulta un po’ scomoda per mani di piccole dimensioni.

L’ergonomia di un mouse è forse la cosa più importante e, sotto questo punto di vista, il Razer Basilisk Ultimate non delude affatto. Naturalmente sappiamo bene che si tratta di un punto veramente molto soggettivo, per questo motivo consigliamo questa periferica in particolare a coloro che utilizzato un’impugnatura palm o claw.

La forma, infatti, si adatta perfettamente a questa tipologia di utenti che troveranno il mouse veramente molto comodo da gestire.

Oltretutto la gommatura a lato consente di avere una presa salda anche durante i momenti di gioco più concitati.

Il Razer Basilisk Ultimate è decisamente leggero: pesa solo 107 g. Questa è una caratteristica importante per tutti quegli utenti che sono abituati a sessioni lunghe: dopo averne affrontate diverse, infatti, non avvertiamo alcun cenno di stanchezza.

Peccato però non esista in alcun modo la possibilità di inserire pesi aggiuntivi, che magari avrebbero fatto comodo ad un’utenza differente.

Altra feature interessante è la possibilità di modificare la resistenza allo scorrimento della rotella grazie ad una rotellina posta nella parte inferiore del mouse.

Sebbene questa caratteristica ci sembri familiare, in verità non è da confondere con quella della Logitech, dove un tasto (posto nella parte superiore) consentiva di sbloccare la rotella (per lo scorrimento infinito). Nel caso di Razer, infatti, anche la minima resistenza non equivale alla piena libertà di movimento di casa Logitech.

Il mouse è dotato di pulsanti che utilizzano interruttori ottici. Secondo l’azienda, questi particolari switch non solo sarebbero più duraturi nel tempo (70 milioni di click contro i 50 milioni degli interruttori meccanici), ma avrebbero anche una velocità di attenuazione di tre volte superiore. Personalmente, durante l’utilizzo ho avvertito un’ottima risposta, molto soddisfacente per quel che concerne la reattività.

C’è però da dire che la sensazione rilasciata dal tocco è leggermente diversa: rispetto agli interruttori meccanici, questi risultano un po’ più “ovattati” sia nel suono che nella pressione. Sembra quasi che, in qualche modo, siano frenati (o ammorbiditi) quasi come se premessimo su una sorta di cuscinetto. Questa però è solo una sensazione tattile, poiché le reazioni poi sono sempre state veloci e istantanee.

Il Razer Basilisk Ultimate è dotato di un dock, presente all’interno della confezione. Questo prodotto adempie a diverse funzioni: anzitutto il dispositivo è in grado di contenere l’antenna USB, così da permettere il funzionamento del mouse.

Funzione principale è naturalmente quella di ricarica della periferica quando questa non è in uso. L’alloggiamento del mouse è semplice e intuitivo.

Ottima la personalizzazione dell’illuminazione del dock: naturalmente è possibile impostare la colorazione generale tramite Synapse, ma non solo. Sempre tramite il software di casa Razer, avremo modo di attivare l’impostazione per il feedback visivo della ricarica: verde se la periferica è carica, gialla se la batteria è a metà, rossa se è quasi scarica.

Razer Basilisk Ultimate – The Logitech Killer?

Finalmente è tempo di parlare di prestazioni! In parte, abbiamo già potuto scorgere qualche interessante chicca presente in Razer Basilisk Ultimate.

All’interno della nostra costosa periferica troviamo il sistema Razer HyperSpeed che, a detta di Razer, dovrebbe fornire una maggiore velocità durante il funzionamento tramite wireless (il dispositivo funziona solo tramite un Wi-Fi a 2,4 Ghz). Sebbene non possiamo garantire con certezza quanto indicato dall’azienda tramite una prova oggettiva, in realtà possiamo comunque dire di essere rimasti piacevolmente soddisfatti durante l’utilizzo del dispositivo, che ha sempre mantenuto alti livelli e risposte costanti.

L’unica eccezione si registra nell’utilizzo con la batteria semi-scarica: a quel punto, la periferica non risponde allo stesso modo – ma, chiaramente, è un difetto che possiamo concedergli, dal momento che la durata della batteria è ben segnalata sia sul mouse che sul dock.

Il Razer Basilisk Ultimate contiene al suo interno il sensore ottico Focus+ che possiede, tra le altre cose, la capacità di auto calibrarsi su diverse superfici, migliorando quindi il tracking dei movimenti. Tramite questa funzionalità, quindi, il nostro mouse sarà sempre perfettamente allineato alla superficie, garantendo risposte reattive e precise.

Naturalmente potremo sempre decidere di avvalerci della calibrazione manuale aggiungendo quindi la superficie da noi utilizzata e calibrando noi stessi la periferica.

Grazie al software Razer Synapse potremo inoltre gestire fino a 5 diversi stage di DPI (da 100 a 20000) e potremo comodamente passare dall’uno all’altro grazie ai pulsanti posti nella parte superiore della periferica.

Il polling rate può essere invece settato alla frequenza di 125, 500 o 1000 Hz.

Inoltre c’è ancora da sottolineare come il Razer Basilisk Ultime utilizzi una tecnologia a frequenza adattiva per il suo Wi-Fi, cosa che consente di analizzare tutte le frequenze disponibili ogni millisecondo, in modo da garantire sempre la migliore frequenza senza alcuna perdita di segnale.

Per terminare un breve, ma importante, accenno sulla batteria. Razer ci conferma che la periferica, a luci spente, può arrivare a durare fino a un massimo di 100 ore. Naturalmente non abbiamo testato il mouse in queste condizioni, ma con un utilizzo giornaliero di circa 8/10 ore al giorno, con luci settate a livelli medio/bassi, il mouse è stato in grado di lavorare a pieno regime per più di tre giorni.

Utilizzando, invece, la periferica con le luci completamente al massimo, sempre per circa 8/10 ore al giorno, questa si è spenta dopo due giorni di utilizzo. Per ricaricare il mouse ci basterà semplicemente appoggiarlo sul dock, oppure potremo tranquillamente utilizzare il filo USB – con il quale il mouse mantiene tutte le sue funzioni, in caso doveste utilizzarlo a batteria da ricaricare.

Controlliamo tutto attraverso Synapse

Un piccolo e veloce accenno va fatto anche a Synapse, il software che ci consente di gestire l’intera periferica sia in fatto di illuminazione sia in fattore di personalizzazione.

Attraverso il software di gestione avremo modo di accedere all’illuminazione, intervenendo sia sul mouse che sul dock. Per quanto concerne il fattore illuminazione, avremo modo di scegliere sia la luminosità della periferica stessa, sia l’effetto (Static, Breathing, Wave, etc.).



Sulla scheda relativa alle performance, invece, potremo regola I DPI, creando differenti stage personalizzati. Potremo anche regolare il Polling Rate con tre diverse frequenze: 125, 500 e 1000.

Per finire, la prima scheda, relativa alla personalizzazione dei tasti, ci permetterà di assegnare delle macro e delle personalizzazioni per ognuno degli 11 tasti programmabili.



+ Design ergonomico

+ Switch performanti e sensore reattivo

+ Ricarica veloce

+ Software di gestione semplice e intuitivo

- Prezzo decisamente elevato

- Sensazione tattile non appagante come uno switch meccanico

- Posizione del bottone clutch non ottimale

8.4

Il Razer Basilisk Ultimate è davvero un prodotto di ottima qualità, realizzato con ottimi materiali, solido, robusto, ma anche leggero e maneggevole. Il sensore è veloce e preciso, e lo stesso vale per gli interruttori che rispondono in maniera efficace e tempestiva – sebbene gli switch ottici rilascino un feedback leggermente diverso rispetto a quelli meccanici che potrebbe non appagare tutti gli utenti.

È sicuramente uno tra i migliori mouse wireless presenti sul mercato in quanto a prestazioni, ma forse anche il più costoso. Il Razer Basilisk Ultimate viene infatti venduto a circa 190€, un prezzo decisamente non accessibile a tutti – anzi, raggiungibile davvero da pochi. Certo, la tecnologia impiegata è ottima e non ci sono particolari note negative, ma la cifra rimane comunque un po’ fuori scala.

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