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MediEvil e il mistero della mela immortale - Il Dettaglio

La ricetta per l’immortalità? Un bel cappello di carta rossa.

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a cura di Francesco Ursino

Informazioni sul prodotto

Immagine di MediEvil (PS4)
MediEvil (PS4)
  • Sviluppatore: Other Ocean Interactive
  • Produttore: Sony Interactive Entertainment
  • Distributore: Sony
  • Piattaforme: PS4
  • Generi: Azione , Avventura
  • Data di uscita: 25 ottobre 2019

Attenzione: sono presenti piccoli spoiler su MediEvil

MediEvil è da poco tornato sui nostri schermi con un’avventura che, nel bene e nel male, ha riportato in auge la figura di Sir Daniel Fortesque, come si legge nella nostra recensione.

Che si tratti di nostalgia o meno, non c’è dubbio che sono stati in molti a voler rimettere mano alle avventure create originariamente da SCE Cambridge Studio. Perché a tornare in scena non erano solo le atmosfere originali, il regno di Gallowmere o lo stregone Zarok: nascosto tra le pieghe della versione riproposta da Other Ocean, infatti, c’era anche un piccolo particolare che ha passato la prova del tempo.

E non poteva essere altrimenti.

Una mela al giorno fa bene, anche secondo MediEvil

Questo numero de Il Dettaglio è stato ispirato da una osservazione propostami dall’esperto redazionale di MediEvil, Adriano Di Medio, che ha scovato un particolare su cui in effetti io non mi ero soffermato più di tanto. Perché quando si gioca a questo titolo, specie dopo anni di distanza dalla prima prova, si rimane un po’ affascinati dalle sue scelte artistiche, e si tende magari a tralasciare qualche altro aspetto. L’uso dei colori, ad esempio, con una palette cromatica diversa per le varie zone visitabili, la colonna sonora decadente e dominata dai violini. Certo, è anche vero che questa nuova versione presenta qualche incertezza sulla telecamera, e la rigidità del gameplay forse non farà piacere ai novizi.

Ma non siamo qui per parlare del gioco nel suo complesso, quanto di un piccolo particolare che si è insinuato nel titolo originale e ha continuato a resistere dopo tutto questo tempo. Sto parlando, ovviamente, della strana storia di una mela magica, e del suo insolito destino che continua a ripetersi dopo anni e anni.

Storie strane di cose strane

Torniamo indietro al primo MediEvil, targato 1998. Quando il gioco finiva iniziavano i titoli di coda. E fin qui, tutto normale. Solo che a un certo punto, proprio alla fine, appariva l’immagine di quella che sembrava una mela verde, una di quelle belle amare, con tanto di occhi, bocca e cappello. L’immagine, già strana di per sé, era accompagnata da un testo ancora più criptico:

Questo gioco è dedicato alla memoria di Mr. Apple. Se solo non avessimo mai rimosso il suo cappello magico.

Cosa poteva mai significare questa frase? Il mistero venne svelato qualche tempo dopo da Paul Donovan, presunto programmatore coinvolto nel progetto. Secondo quanto riportato sulla Wiki ufficiale di MediEvil, infatti, il tutto era da collegare a un episodio accaduto durante lo sviluppo del gioco. Queste le parole dello stesso Donovan:

La mela con un origami rosso a forma di cappello che si vede durante i titoli di coda è Mr. Apple. Era una mela che avevo comprato per pranzo, un giorno, e che Matt Johnson [un altro programmatore, n.d.r.] rubò e mise sulla sua scrivania. Katie Lea [assistente allo sviluppo, n.d.r.] gli fece un cappello di carta. La mela resistette nove mesi senza andare a male grazie ai poteri magici del cappello. Qualcosa che ha a che fare con le piramidi, suppongo…

Ed ecco, quindi, la genesi del mitico Mr. Apple, che aveva accompagnato gli sviluppatori durante la creazione del primo MediEvil, per poi lasciare questo mondo perché privo del suo cappello magico. Tutto molto plausibile, giusto?

Il ritorno di Mr. Apple

La storiella di Mr. Apple era troppo ghiotta per non essere sfruttata in qualche modo nel recente remake del titolo. Non è passato molto tempo, allora, prima che i giocatori si accorgessero della presenza nel gioco di strane mele verdi con cappelli rossi.

Secondo i bene informati, in MediEvil sarebbero presenti circa dodici Mr. Apple, sparsi per i vari livelli del gioco. Le magiche mele non fanno niente di speciale, non possono essere prese o non si possono usare in alcun modo. Sono solo lì, messe come il più classico degli easter egg, e rappresentano l’ideale legame tra il passato e il presente di Sir Dan. Per i più curiosi, questa pratica playlist di Youtube include le location dove ricercare le preziose mele col cappello.

E ovviamente, anche i titoli di coda del “nuovo” MediEvil hanno visto la presenza di Mr. Apple. Arrivati alla fine dei credits, ecco spuntare il faccione verde in versione rimasterizzata, con il suo bel cappello. Questa volta, però, le dediche sono state riservate a faccende un po’ più serie. Oltre ai ringraziamenti ai fan e al team originale di sviluppo, l’omaggio più sentito è stato per Paul Darrow, la voce originale del cattivissimo Zarok, scomparso nel 2019.

Questo vuol dire, quantomeno, che Mr. Apple questa volta è ancora tra noi, e che a nessuno è venuta l’idea di privarlo del suo formidabile cappello.

La storia di Mr. Apple è un po’ un simbolo di MediEvil e della sua originalità. Un episodio banale è diventato così un dettaglio conosciuto da molti appassionati delle gesta di Sir Daniel, riproposto in modo simpatico anche nel remake.

Voi avete avuto l’occasione di imbattervi in uno dei Mr. Apple sparsi per i livelli del titolo uscito su PlayStation 4?

Voto Recensione di MediEvil (PS4) - Recensione


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Commento

La storia di Mr. Apple è un po’ un simbolo di MediEvil e della sua originalità. Un episodio banale è diventato così un dettaglio conosciuto da molti appassionati delle gesta di Sir Daniel, riproposto in modo simpatico anche nel remake. Voi avete avuto l’occasione di imbattervi in uno dei Mr. Apple sparsi per i livelli del titolo uscito su PlayStation 4?