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Pro
- Animazione e regia di altissimo livello
- La narrazione fluida rende la pellicola un'esperienza cinematografica a sé stante, superando i limiti dei film riassuntivi
- Esplora con grande sensibilità l'amicizia e il tragico destino di Gojo e Geto
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Contro
- Alcune spiegazioni sui poteri e il mondo di Jujutsu Kaisen potrebbero risultare confuse per i neofiti
- Essendo un riassunto, non offre contenuti inediti a chi sa già la storia
Il Verdetto di Cultura POP
Raramente un film riassuntivo di un anime riesce a elevarsi al di sopra del suo materiale di origine, ma Jujutsu Kaisen: Hidden Inventory / Premature Death – The Movie è un'eccezione che conferma la regola. Questa pellicola, che porta sul grande schermo l'arco narrativo della seconda stagione, non solo condensa in modo magistrale una delle storie più emotive della serie, ma la eleva a un'esperienza cinematografica indimenticabile per gli appassionati dell'opera di Gege Akutami. È un vero e proprio viaggio nel passato che esplora l'amicizia condannata tra due dei personaggi più carismatici del franchise, Satoru Gojo e Suguru Geto, e la violenta perdita della loro innocenza giovanile.
La tragedia di un'amicizia perduta
Fin dal suo primo annuncio, questo arco narrativo, basato sul manga, è stato acclamato come il punto più alto della serie, e il film lo dimostra senza ombra di dubbio. Nonostante lo spettacolo visivo e l'animazione mozzafiato che caratterizza l'anime sin dalla prima stagione, non c'è nulla in Jujutsu Kaisen che si avvicini alla risonanza emotiva della storia di Gojo e Geto. Come sappiamo, la loro amicizia, così gioiosa e spensierata, è destinata a infrangersi, e la pellicola mostra con devastante bellezza il processo di questa caduta.
L'inizio di questo arco, e ora del film, segna in molti modi "l'inizio della fine"; non solo per la trama stessa, che funge da retroscena per la rivalità tra i due nel presente, ma anche in un senso più profondo e struggente: la narrazione li condanna fin dall'inizio a diventare avversari, e il film rende magnificamente la loro vicinanza, sottolineando come la longevità della loro compagnia fosse sempre fuori portata. Il momento in cui Gojo ascende e raggiunge un'incredibile potenza è lo stesso in cui Geto precipita, un effetto domino innescato dalla loro missione di proteggere Riko Amanai.
Jujutsu Kaisen: Hidden Inventory / Premature Death – The Movie segue, infatti, i due i giovani stregoni ancora studenti, mentre sono incaricati di proteggere Riko, un "Recipiente del Plasma Stellare" destinata a fondersi con il potente stregone immortale Tengen. Come accennavo, sin dall'inizio della narrazione si denota il profondo e opprimente senso di malinconia che permea la pellicola, poiché Riko stessa è un personaggio condannato (e non andrò oltre per non fare spoiler).
La potenza emotiva...
Il film, con il suo ritmo deliberato, non soffre dei problemi di coerenza che affliggono solitamente le pellicole anime riassuntive, tanto che la narrazione si svolge così fluidamente che sembra essere stata concepita fin dall'inizio per il grande schermo. Gojo e Geto sono mandati in una missione apparentemente semplice, ma il conflitto di base si rivela un catalizzatore per l'inevitabile divergenza dei loro percorsi di vita. Mentre proteggono Riko, Gojo raggiunge il suo massimo potenziale, diventando quasi disumano nella sua onnipotenza, pronto a eliminare chiunque si opponga alla volontà di Riko. Nel frattempo, Geto sperimenta la sua massima vulnerabilità ed empatia, pronto a rischiare tutto per una ragazza che vuole solo un altro domani. Jujutsu Kaisen: Hidden Inventory / Premature Death – The Movie, dunque, non fa altro che mostrare il motivo per cui diventeranno gli antagonisti del futuro, senza nascondere i loro lati più fragili.
La scrittura di questo arco narrativo si conferma anche in formato animato senza dubbio la più forte della serie, tanto da guadagnare ogni momento più carico emotivo perché ci si sente profondamente investiti nella storia di Gojo e Geto. In meno di due ore, il film fa di più per la loro amicizia e l'influenza che hanno l'uno sull'altro di quanto non facciano due intere stagioni per le relazioni del cast moderno.
... e lo spettacolo visivo
Come ci si aspetta da una produzione MAPPA, il film è visivamente sbalorditivo. Diretto da Shouta Goshozono, già noto per Ranking of Kings e Chainsaw Man, la pellicola si tuffa in un'estetica che miscela in modo unico inquadrature iper-dettagliate con la fisicità languida dei personaggi. Questo gioco di contrasti si manifesta in uno spettacolo mozzafiato, ma ciò che impressiona di più è che non sono solo le sequenze di combattimento a lasciare il segno.
Certo, lo scontro finale, ma altrettanto efficaci sono i dettagli più piccoli: l'animazione di Gojo che fa volteggiare una matita tra le dita agili, o l'immagine inquietante di Geto che scivola lentamente nella depressione e nell'isolamento. Questi momenti, uniti ai dialoghi, costruiscono un'intimità profonda tra i personaggi e lo spettatore.
Inoltre, Jujutsu Kaisen: Hidden Inventory / Premature Death – The Movie aggiunge un ulteriore livello di profondità emotiva tramite le immagini; l'animazione gioca, infatti, con la separazione dei due amici, avvolgendo Gojo in un rosso fiammeggiante e Geto in un blu che ha finito per simboleggiare la loro giovinezza e i giorni spensierati trascorsi con Riko.
Anche la colonna sonora, in particolare l'opening "Ao no Sumika" di Tatsuya Kitani, eleva l'esperienza visiva a un altro livello: dal momento in cui inizia, ci si arrende immediatamente a quel senso di gioventù perduta, a una nostalgia malinconica e a quella sensazione specifica di un tempo che non potrà mai essere recuperato.
Un trionfo a sostegno dell'anime
Nonostante alcuni difetti minori, come le regole dei poteri dei personaggi che potrebbero apparire complesse per chi non ha letto il manga, o la costruzione del mondo a volte confusa, Jujutsu Kaisen riesce a fare centro quando conta e questo film, che esalta i punti di forza della serie, ne è la prova; funziona, infatti, come un portento audiovisivo, che ti ferisce in modo preciso perché costruisce emozioni intense per poi lacerarle senza pietà. Ci si affeziona così profondamente ai due protagonisti che, al momento della loro inevitabile separazione, il dolore si fa sentire in modo palpabile.
D'altronde, la pellicola è una testimonianza di ciò che i fan già sapevano: la storia di Gojo e Geto era già intrinsecamente cinematografica. Le nuances dei loro personaggi, la lotta per trovare se stessi (e nel caso di Geto, per perdersi nei suoi demoni interiori) sono rese sullo schermo con una forza che trascende il semplice riepilogo.
Insomma, Jujutsu Kaisen: Hidden Inventory / Premature Death – The Movie è ben più di un semplice film riassuntivo. È un'opera che stordisce per la sua capacità di catturare la tragedia, l'innocenza perduta e l'inesorabile senso di dolore che definiscono la storia di Gojo e Geto. Per i fan della serie, quindi, è il modo definitivo per vivere un arco narrativo che non è solo l'apice della serie, ma una delle storie più commoventi e visivamente sbalorditive dell'animazione moderna.