John Wick Hex, un sicario strategico - Anteprima
Le origini di John Wick
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a cura di Nicolò Bicego
Redattore
La serie di John Wick non ha certamente bisogno di presentazioni; la serie cinematografica dedicata al famoso sicario, interpretato sul grande schermo dal sempreverde Keanu Reeves, continua a riscuotere successi, con ben tre film all’attivo e un futuro tutt’altro che chiuso, a cui va ad aggiungersi l’approdo nel mondo videoludico con l’arrivo di John Wick Hex. Ai ragazzi di Bithell Games è stato affidato il complesso compito di tradurre la saga di John Wick in videogioco, raccontando un prequel che ci porterà ad impersonare un John molto più giovane di quello conosciuto nella saga cinematografica, in un titolo strategico che ci porterà ad entrare nella mente di John come mai prima d’ora. Vi ricordiamo che l’uscita è al momento prevista su PC, mentre sapremo di più sulle versioni console nel prossimo futuro.
John Wick, origini: parola al director
Abbiamo detto che John Wick Hex sarà un prequel della storia vista nei tre film al cinema. Sebbene non abbiamo avuto modo di approfondire il comparto narrativo del titolo, abbiamo avuto modo di fare una chiacchierata con Mike Bithell, il lead designer del titolo. Quando gli abbiamo chiesto perché proprio un prequel, Mike ci ha risposto che i motivi sono stati principalmente di natura pratica: il gap temporale tra il primo ed il secondo film era troppo piccolo per poter narrare una storia al suo interno, mentre il secondo ed il terzo, semplicemente, non hanno alcun salto temporale. L’unica opzione percorribile, dunque, era quella di un prequel, che ripercorresse gli anni in cui John lavorava come sicario in piena regola.
Dal punto di vista del gameplay, è stato scelto di realizzare uno strategico piuttosto che un più classico action; questo perché, a detta di Mike, un action non avrebbe colto la parte più tattica del lavoro di John, che non sarebbe stata resa in maniera adeguata neanche da un titolo stealth. Hanno voluto puntare quindi su un titolo che portasse il giocatore a calarsi nel mindset di John, cercando di portarlo a riflettere con calma su ogni sua azione, anziché buttarlo nella mischia caotica di altri generi. Peculiare è inoltre lo stile grafico adottato per John Wick Hex; uno stile che ci ha colpiti fin da subito in positivo, dando quasi l’impressione di trovarsi di fronte ad una graphic novel in movimento. Il gioco non ha mostrato particolari problemi durante la nostra prova, e nonostante la data di uscita sia ancora lontana, abbiamo incrociato solamente qualche piccolo glitch nel corso delle missioni che abbiamo avuto modo di giocare.
Quando ogni secondo può essere letale
Vi abbiamo già spiegato perché Mike Bithell ha voluto che John Wick Hex fosse uno strategico e non un action; adesso, però, vogliamo introdurvi alle peculiarità di questo titolo. Tutto ruota intorno ai concetti di tempo e dinamicità: ogni azione che John esegue consuma del tempo, tempo che scorre anche per tutti gli altri personaggi presenti sulla mappa, che pertanto reagiranno in tempo reale alle nostre mosse. Vogliamo farvi un esempio pratico. Nelle missioni che abbiamo giocato, il nostro obiettivo era semplicemente quello di arrivare da un punto A ad un punto B, eliminando i nemici lungo la strada (non è infatti possibile completare un livello se si hanno nemici vicino). Lo spazio visibile sulla mappa dipende dalla posizione di John; potremo vedere solo ciò che lui può vedere, mentre il resto sarà oscurato, celando pericoli potenzialmente mortali. John può stare in piedi o accovacciato, e spostarsi da una posizione all’altra consuma tempo; per spostarsi, ovviamente, conviene stare in piedi, ma non appena vediamo un nemico può convenire accovacciarsi. Innanzitutto, perché ci fornisce una maggiore coperta; in secondo luogo, da accovacciati possiamo rotolare di lato, riducendo la possibilità di essere colpiti dai proiettili. In alto sullo schermo vediamo quanto tempo richiederà ogni nostra azione; in presenza di nemici, vedremo anche le loro barre, e vedremo che spesso le loro azioni interromperanno le nostre. Ad esempio, mettiamo di essere di fronte ad un nemico che ci ha già individuati. Illuminando il comando di spostamento, vediamo che la nostra azione verrà interrotta dalla sua, che tenterà di spararci; a questo punto possiamo valutare di tentare comunque uno spostamento, rischiando alcuni punti vita, oppure tentare di sparare prima che possa farlo lui, o ancora di attaccarlo con il corpo a corpo. Se spiegare questo sistema può sembrare noioso, con il pad alla mano esso si rivela estremamente dinamico ed intrigante, dando una declinazione diversa rispetto a quanto potreste aspettarvi da un “normale” strategico.
Oltre ad attacco e spostamento, due altre meccaniche importanti sono la ricarica delle armi da fuoco ed il focus. Le armi, ovviamente, hanno un numero di proiettili limitato per cartuccia; negli FPS, siamo abituati a ricaricare quando possibile per avere sempre il caricatore pieno. Qui, invece, le cose sono differenti: ricaricare quando nel caricatore sono ancora presenti dei colpi, significa perderli. E rimanere senza colpi può significare morte certa; dovremo dunque stare molto attenti ai tempi di ricarica, per evitare sia di rimanere a secco, sia di farci sorprendere dal fuoco nemico nel vulnerabile tempo di ricarica. Il focus, invece, rappresenta la concentrazione di John. Esso scende con il tempo, e più basso è il suo livello, minori sono le possibilità di mandare a segno i propri colpi. Anche in questo caso, dunque, dovremo ingegnarci per gestire al meglio il tempo: rimanere senza concentrazione può essere grave, ma ricaricarla (basta premere l’apposito tasto) nel momento sbagliato può essere altrettanto pericoloso.
L’ultima missione che abbiamo provato era una boss fight. Mike ci ha detto che nel gioco finale verrà pesantemente modificata, ma ha anche voluto sottolineare come questi boss non saranno mai super-nemici, ma semplicemente nemici molto abili, che sapranno darci del filo da torcere in virtù delle loro capacità. Un’interessante variazione sul tema, che non sarà però semplice da gestire.
+ Stile da vendere
John Wick Hex è un titolo intrigante, sia per il fatto di voler narrare le origini del famoso personaggio, sia per la peculiare visione di strategico che gli sviluppatori di Bithell Games hanno seguito nello sviluppo del titolo. Le missioni che abbiamo provato ci hanno divertito, mettendo alla prova le nostre capacità tattiche nonostante si trattasse dei primi livelli; non vediamo l’ora di scoprire cosa ha in serbo per noi il resto dell’avventura di John.