Immagine di Harmony The Fall of Reverie | Recensione - la maturità di Don't Nod
Recensione

Harmony The Fall of Reverie | Recensione - la maturità di Don't Nod

Abbiamo giocato a fondo Harmony The Fall of Reverie, la nuova avventura narrativa dagli autori del primo Life is Strange.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

In sintesi

  • Un videogioco narrativo in tutto e per tutto
  • Atmosfera e temi che rapiscono, ma occhio a non prenderlo per un nuovo Life is Strange

Informazioni sul prodotto

Immagine di Harmony The Fall of Reverie
Harmony The Fall of Reverie
  • Sviluppatore: Dontnod Entertainment
  • Produttore: Dontnod Entertainment
  • Distributore: Dontnod Entertainment
  • Testato su: SWITCH
  • Piattaforme: PC , XSX , SWITCH , PS5
  • Generi: Avventura grafica
  • Data di uscita: 8 giugno 2023 (PC, Switch) - 22 giugno (PS5, XSX)

Harmony The Fall of Reverie è il gioco della maturità stilistica e artistica di Don't Nod. Meglio chiarirlo subito. Così come, di fatto, c'entra poco o niente con la serie di Life is Strange, il cui primo capitolo è proprio ad opera del team parigino.

Dopo il debutto avvenuto con Remember Me, gioco d'azione e d'avventura che non ricevette il successo commerciale sperato, lo sviluppatore d'oltralpe lo ha infatti ottenuto con il primissimo Life Is Strange – titolo ai tempi davvero molto particolare, specie per il fatto di essere suddiviso in cinque diversi episodi che riuscirono da subito a fare breccia tra i fan (lo trovate tra l'altro su Amazon, se per caso vi mancasse).

La storia era quella di Maxine Caulfield, una ragazza che scopriva di possedere l'abilità di riavvolgere il tempo in ogni momento, in una trama decisamente atipica e più intimista rispetto alle avventure a cui eravamo abituati un tempo.

Con lo spin-off Awesome Adventures of Captain Spirit e, in forma ancor più netta, con Life is Strange 2 (bello ma sicuramente meno impattante del capitolo originale), i Don't Not sono riusciti a entrare nell'Olimpo degli sviluppatori che contano. Con Harmony: The Fall of Reverie, nuova fatica del team di sviluppo francese, abbiamo avuto la prova che il gruppo di autori messo in piedi da Alain Damasio sa il fatto suo, specie dal versante artistico.

La trama di Harmony: The Fall of Reverie

La trama di Harmony: The Fall of Reverie si stacca in maniera netta da quelle di un Life is Strange, visto che ci catapulterà in un futuro prossimo in cui la nostra protagonista si troverà nel bel mezzo di una storia tanto surreale quanto affascinante, in grado di fondere magia, predestinazione e ricerca di noi stessi.

Dopo aver deciso di tornare a casa in seguito ad alcuni anni trascorsi all'estero alla ricerca della madre scomparsa, la giovane Polly si rende conto che Atina – una città-stato fittizia posizionata nel Mediterraneo – è cambiata in maniera netta e inaspettata.

Una corporazione nota come "MK" ha deciso infatti di prendere le redini della situazione, cambiando – non necessariamente in meglio – lo stile di vita degli abitanti del luogo.

Polly avrà però anche una seconda sorpresa quando scoprirà di essere in possesso del dono della chiaroveggenza, un potere che userà presto per visitare il misterioso universo parallelo noto come Reverie – ossia il regno delle Ambizioni umane, dove Gloria, Felicità, Potere, Caos, Legame e Verità la fanno da padrone.

In questo luogo decisamente magico, Polly si trasformerà in Harmony, una vera e propria divinità il cui compito principale sarà quello scegliere quale Ambizione avrà il sopravvento su Reverie. Ripristinare l'equilibrio tra il mondo delle divinità e quello terrestre sarà quindi il compito della giovane protagonista, il tutto con l'aiuto di altri personaggi che incontrerà sul suo cammino.

Atina non sarà un luogo come tutti gli altri: nonostante sia palesemente ispirata ad alcuni nuclei cittadini reali della zona mediterranea della Spagna dei giorni nostri, al suo interno vi saranno anche ologrammi, droni e grattacieli, i quali "fonderanno" la vecchia città con i quartieri più moderni e donano al tutto un look steampunk tutto sommato unico e realmente particolare. Reverie è invece la realtà alternativa nella quale risiedono le Ambizioni, dotata di uno stile ancora più stravagante che abbraccia anzitutto un'estetica new-age.

Atina e Reverie sono in ogni caso strettamente legate, visto che compiere scelte nel mondo reale ci permetterà di accumulare Egregore (un'energia basata sui cristalli, diversi per ogni Ambizione). Disporre del giusto livello di Egregore ci permetterà di fare le scelte giuste, andando a dipanare una storia che – a differenza di Life is Strange – sarà vissuta in maniera lineare e riassunta a grandi linee nella pagina dell'Augural, ossia la rappresentazione dei poteri di preveggenza dell'Oracolo.

Dove ci porteranno le nostre scelte lo potremo capire in anticipo, visto che nell'Augural saremo in grado di prevedere quello che potrebbe accaderci nel caso ci muovessimo in una o nell'altra direzione. 

Passando dall'Augural ad Atina, sino a Reverie, il tempo di gioco sarà interamente speso a ragionare sulle scelte da prendere.
Sbloccare le scelte chiave vorrà dire cambiare l'esito della trama e degli eventi futuri, cosa questa che ci obbligherà a valutare bene quale risposte dare e a chi.

Immaginate quindi di avere il dono della preveggenza, senza però riuscire a capire davvero tutto in anticipo (il potere di Polly si limita al capitolo in corso) e avere dalla vostra così tante possibilità che è davvero difficile capire chiaramente ciò che il destino ha in serbo per voi.

Importante sottolineare come Harmony: The Fall of Reverie non proponga chissà quali tematiche da kolossal, preferendo momenti più umani e "intimi", cosa questa che lo lega alla filosofia di un Life is Strange qualsiasi (forse l'unica, a dire il vero).

Le difficoltà relazionali, il senso di appartenenza o le emozioni che muovono l'animo umano nella sua interezza, sono le tematiche portanti che affronteremo saltando avanti e indietro dagli universi in compagnia di Polly.

Far proseguire la trama è il fulcro dell'esperienza, sebbene avanzando nella storia ci renderemo conto di come il gameplay di Harmony: The Fall of Reverie sia composto in maniera totale da dialoghi e scelte che ci condurranno alla ricerca dell'Egregore e del futuro migliore.

Passando dall'Augural ad Atina, sino a Reverie, il tempo di gioco sarà interamente speso a ragionare sulle scelte da prendere.

Non è il nuovo Life is Strange

Quello di Don't Not è quindi un gioco narrativo di nome e di fatto, forse in maniera ancor più marcata rispetto a Life is Strange, il quale controbilanciava trama e personaggi con delle fasi di gameplay effettivo. Una certa lentezza nell'avanzamento è sicuramente uno dei difetti di Harmony: The Fall of Reverie, così come la durata dell'avventura principale che è abbastanza esigua (meno di dieci ore per arrivare ai titoli di coda).

Harmony è un gioco narrativo di nome e di fatto: il gameplay verte sui dialoghi e le scelte da compiere.
Visivamente, il nuovo nato di Don't Nod sbaglia poco e niente: Harmony: The Fall of Reverie è, di fatto, una visual novel, ragion per cui gli sviluppatori si sono potuti sbizzarrire nel rendere i vari scorci una vera delizia per gli occhi, facendo emergere prepotentemente tutto il loro stile.

La città di Atina è uno sfondo tanto bello da vedere quanto il mondo di Reverie, ancora più psichedelico e visionario, cosa questa che si riflette anche nel character design dei personaggi principali e secondari.

Il look animato a mano rappresentato interamente in due dimensioni viene inoltre esaltato da una colonna sonora davvero di grande atmosfera, realizzata dalla talentuosa compositrice Lena Raine, già autrice della suggestiva OST di Celeste. Spiace però per la totale mancanza della lingua italiana, visto che il gioco è disponibile al momento solo ed esclusivamente con testi in inglese, francese, tedesco e spagnolo, e col doppiaggio solo in inglese.

In definitiva, con Harmony: The Fall of Reverie Don't Nod è riuscita nel compito di tirare fuori dal cappello un titolo originale ma sicuramente per palati molto raffinati, che non incontrerà i favori del pubblico generalista – bensì solo ed esclusivamente quelli di chi cerca un'avventura narrativa visionaria e a suo modo unica, dotata di un'atmosfera trascinante, delle tematiche tanto umane quanto potenti e dei personaggi in grado di portarci per mano in un mondo alternativo ricco di fascino e mistero.

Non aspettatevi però un nuovo Life is Strange, né un gioco in grado di intrattenervi con un gameplay ricercato, visto che parliamo di un'opera incentrata solo ed esclusivamente sulla narrazione, estremamente focalizzata sui propri personaggi e sulle loro emozioni.

Voto Recensione di Harmony: The Fall of Reverie | Recensione


7.5

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Narrazione realmente affascinante.

  • L'estetica è davvero ricercata.

  • Personaggi approfonditi e interessanti.

Contro

  • Gameplay del tutto assente all'infuori di dialoghi e opzioni di scelta.

  • La durata è effettivamente molto bassa.

  • Manca la lingua italiana.

Commento

Harmony: The Fall of Reverie è un'avventura narrativa di inaspettata profondità, forse l'opera della vera maturità artistica e concettuale di Don't Nod. La ricerca di un identità, la predestinazione e il senso della comunità sono le colonne portati di una narrazione estremamente focalizzata sulla storia, visto che gameplay e meccaniche sono totalmente sacrificate a favore di personaggi e situazioni. Considerando il curriculum dei creatori di Life is Strange, ciò non è comunque un difetto in senso stretto.
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