The World Ends With You: SR

Oltre quattro anni dopo l’uscita su Nintendo DS, Square Enix rispolvera The World Ends With You e lo ripropone in versione touch per i dispositivi iOS, mantenendo purtroppo come da sua tradizione un prezzo decisamente fuori mercato rispetto alla media (preparatevi a spendere ben 15,99 euro). Già acclamato all’epoca per la sua originalità e per le valide implicazioni touch tramite pennino, il gioco guadagna la sigla Solo Remix e in effetti non mancano novità ed elementi inediti rispetto alla versione originale.

La già splendida colonna sonora è stata arricchita con nuovi brani e vari remix, è stato aggiunto il supporto al display Retina per iPad di terza generazione, sono state introdotte funzionalità social legate a twitter e soprattutto è stato rivisto il sistema di combattimento, che ora si affida allo schermo intero e non al multi-screen come in passato. Insomma le novità di questo porting non sono poche, anche se alla fine l’esperienza di gioco è rimasta pressoché identica a quattro anni fa e questo non può che essere un bene. The World Ends With You: Solo Remix è un JRPG fortemente ancorato alla cultura nipponica e a uno stile grafico-visivo inedito nella tradizione di Square Enix; tutto, dalla musica al look dei protagonisti e agli oggetti di gioco, trasuda Giappone da ogni poro e anche l’ambientazione (il quartiere Shibuya di Tokyo) non potrebbe essere più “nippo” di così. Forse l’impianto grafico molto “graffitaro” non piacerà a molti e anche i numerosi riferimenti alla cultura giovanile giapponese non saranno compresi da tutti, ma è indubbio come Square Enix abbia creato un titolo davvero unico che ancora oggi, trascorsi quasi cinque anni, continua ad essere un unicum nella tradizione ruolistica del produttore di Final Fantasy.

Il gioco si dimostra un piccolo capolavoro anche per la narrazione e i personaggi. Il protagonista Neku ad esempio è lontano mille miglia dai tipici eroi di tantissimi JRPG passati e presenti, incarnando l’aspetto di un adolescente di oggi depresso, nichilista e insensibile e trovando nei suoi alleati figure altrettanto enigmatiche e sfaccettate. Altre trovate come la lettura del pensiero, i dialoghi molto fitti (purtroppo sottotitolati solo in inglese) e l’evolversi della trama rendono il gioco di una profondità unica, tanto che nelle circa 20 ore di longevità complessiva non si assiste quasi mai a cadute di ritmo o a passaggi risaputi e banali. Passando invece al gameplay, The World Ends With You: Solo Remix è un GdR molto basato sul combattimento, che riprendendo la natura touch della versione originale anche sul nostro iPad vede una grande varietà di movimenti da effettuare, che vanno dal singolo tap allo sliding passando per movimenti circolari e di altro tipo che equivalgono ad altrettanti tipi di attacco. Come già nella versione per NDS anche qui negli scontri più complessi capita di incartarsi con i vari tipi di tocco da effettuare, ma il passaggio di tutte le azioni (nostre e dei nostri compagni) a un solo schermo ha reso le cose un po’ più semplici e immediate.

Il gioco rimane comunque complesso da amministrare in tutte le sue componenti. Tra spille (equivalenti ai vari poteri psichici di Neku) da abbinare, vestiti e accessori da acquistare, potenziare e persino trasformare, cibo di varia entità e altro ancora, c’è molto da tenere d’occhio e per fortuna i combattimenti non diventano mai troppo complicati, se non quelli con alcuni boss. La cosa bella di The World Ends With You: Solo Remix è anche il suo sottostrato avventuroso e non solo ruolistico, visto che dovremo interagire con molti PNG, ritrovare oggetti e risolvere semplici enigmi, il tutto a vantaggio della varietà di gioco e di un’originalità ancor più spiccata. Difetti? Oltre alla già citata mancanza dei sottotitoli in italiano, segnaliamo anche animazioni non proprio impeccabili, una longevità discreta ma inferiore a tanti altri JRPG di Square Enix, un tono generale più da adolescenti che non da giocatori adulti (ma ciò è vero fino a un certo punto) e scontri a volte un po’ troppo caotici, anche se sul display di un iPad i limiti delle mosse tramite touch si avverte di meno. In ogni caso missione ancora compiuta per Square Enix, che da qui in poi deve solo decidersi ad abbassare i prezzi dei suoi remake e allinearli alla concorrenza.