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Fallout New Vegas - Honest Hearts

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a cura di Francesco Ursino

E’ curioso constatare come alcuni titoli riescano a colpire l’immaginario dei giocatori grazie all’aggiunta di personaggi misteriosi e quasi accennati a margine della storia principale. Solo per fare un esempio, chi non ricorda il leggendario (quanto inesistente) assassino con la motosega che si aggirava nei boschi appena fuori Los Santos in Grand Theft Auto: San Andreas? Anche il più recente Fallout New Vegas, probabilmente con meno clamore, nascondeva tra le pieghe della sua trama un personaggio misterioso, l’Uomo Bruciato, in bilico tra l’essere considerato una semplice bugia o una figura reale. Per svelare la verità su questo losco personaggio Bethesda ha pensato bene di lanciare un nuovo DLC, dal titolo Honest Hearts: vediamo se ne è valsa la pena.  Il corriere decisivoUna volta installato il DLC il nostro caro alter ego corriere riceverà un messaggio sul proprio Pip-Boy, dove gli verrà richiesto aiuto per una spedizione della compagnia Happy Trails. Una volta accettato l’incarico, aver lasciato gli eventuali compagni di New Vegas ed aver alleggerito di molto il carico di oggetti trasportabili, il nostro si ritroverà nella valle di Zion, Utah, dove verrà accolto in modo non troppo amichevole dagli Zampabianca, una tribù locale. Passato indenne il primo pericolo il protagonista farà la conoscenza di Fiutagesso, membro della Tribù dei Cavalli Morti. Questo, che sarà il primo compagno a disposizione durante l’avventura, porterà il corriere al cospetto di Joshua Graham, il fantomatico Uomo Bruciato. Da qui il giocatore verrà a conoscenza dell’esistenza dell’ultima tribù esistente, quella dei Tormenti, guidata dal pacifico e serafico Daniel, ed avrà un quadro d’insieme della situazione politica; se infatti Graham spinge per una soluzione bellica del conflitto con i Zampabianca, dal canto suo Daniel è più restio allo scontro, e preferirebbe fuggire per sempre da Zion. Va da sé che, come da tradizione per i titoli della saga, al giocatore verrà richiesto di intervenire attivamente nelle vicende della valle, determinando il destino delle tribù presenti.

Guerra totale o una vita di serafica dignità: questa è la sceltaPremessa necessaria all’analisi di questo DLC è la considerazione del fatto che nessun elemento tecnico o relativo al gameplay riesca a farsi segnalare per qualsivoglia innovazione; in ogni caso, parlando del plot, la storia proposta ricalca il classico stile Fallout. Torneranno le consuete scelte morali, ed in più la psicologia dei personaggi sarà ben definita; ciò si traduce, nello specifico, nella contrapposizione tra il pacifico Daniel ed il più interventista Graham, entrambi schierati contro i guerrafondai della tribù degli Zampabianca, comandati dal temibile Sale sulle Ferite. Vero è che questa poca varietà quanto a personaggi porta il gioco ad un appiattimento dei vari snodi narrativi che, pur trattandosi di un DLC, potevano essere maggiori. Per quanto riguarda la longevità c’è da dire che per completare la linea narrativa principale i giocatori più scafati ed a livelli di esperienza più elevati non avranno problemi a completare il tutto in poco più di un paio d’ore. Se a ciò si aggiunge l’esplorazione completa della mappa, composta da una cinquantina circa di locazioni, ed il completamento delle varie quest secondarie (circa una ventina, se considerate anche quelle principali), la durata può assestarsi sulle quattro, cinque ore. L’avventura, che consentirà al giocatore di accumulare esperienza per ulteriori cinque livelli, prevede inoltre l’aggiunta di nuovi gingilli (alcune SMG e pistole) oltre che armi uniche, come il guanto di Yao Guai, pelosa e vecchia conoscenza dei giocatori del precedente Fallout 3

Breve ma intenso?Il contesto in cui si svolge il tutto, la valle di Zion, si presenta come un ambiente non cosi usuale nella geografia post-apocalittica del titolo Bethesda e Obsidian: dimenticati i rottami e le città in rovina, la scena sarà completamente in favore di fiumi, alberi ed alture. L’ambiente sarà esplorabile senza alcun problema grazie anche all’assenza di radiazioni, giustificata a causa della lontananza di Zion dai grandi centri attaccati dalle armi nucleari. Il gioco regala dunque piacevoli paesaggi grazie anche all’aggiunta delle condizioni atmosferiche (come pioggia e nebbia), anche se è vero che il motore grafico Gamebryo comincia ormai a sentire il peso degli anni. Parlando della fauna di Zion c’è da dire che questa ospita mantidi, cazadores e gechi di varia grandezza, ma in generale le novità rispetto ai precedenti capitoli sono poche o nulle. In ultimo, è necessario sottolineare come anche questo nuovo episodio della serie non sia del tutto immune da bug e difetti di programmazione in entrambe le edizioni attualmente giocabili (ovvero PC e XBOX 360, per la PS3 occorerrà attendere ancora un po’); se infatti nella versione da noi analizzata, quella PC, tutto è filato liscio eccetto un paio di crash ad inizio e fine partita, vero è che il forum Bethesda pullula da giorni di segnalazioni riguardanti inesattezze di vario tipo, alcune veramente grossolane (tra le altre, l’impossibilità di avviare l’intero DLC se il salvataggio utilizzato è avvenuto dopo la risoluzione di una quest riguardante ED-E, uno dei compagni utilizzabili in Fallout New Vegas). Inutile dire che si spera in patch risolutive anche se, nell’ottica di un DLC dalla longevità non elevatissima e dal costo di 800 MS Points (9,90 euro su Steam), questo è un elemento che mina inevitabilmente il giudizio complessivo

– Un nuovo ambiente da esplorare

– Cinque nuovi livelli di esperienza

– Loot discreto

– Realizzazione tecnica imprecisa

– Narrazione non cosi incisiva

– Assenza di novità di rilievo

5.8

La semplice domanda da porsi dovrebbe essere: è giusto spendere per aggiungere questo secondo DLC all’esperienza accumulata in Fallout New Vegas (eventualmente dopo il primo DLC Dead Money)? La risposta, meno scontata, alla fine è legata al livello di gradimento del giocatore per la saga; se infatti l’obiettivo è solamente quello di avere una nuova locazione e nuove opportunità per crescere in esperienza, questo Fallout New Vegas – Honest Hearts potrebbe tornare utile; diversamente, i meno appassionati dovrebbero tener conto della realizzazione tecnica non impeccabile, della linea narrativa tutto sommato debole e della longevità non irresistibile, rimandando magari l’acquisto fino all’arrivo di patch correttive o di un ribassamento del prezzo. In definitiva, si tratta prodotto che parte da buone basi, ma la cui realizzazione non raggiunge la piena sufficienza

Voto Recensione di Fallout New Vegas - Honest Hearts - Recensione


5.8