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Dishonored: Dunwall City Trials

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a cura di Pregianza

Che lo si voglia o no, i DLC sono divenuti parte integrante del mercato videoludico, ormai praticamente sempre inseriti nel piano di vendita e sviluppo di ogni genere di gioco, e alle volte persino appositamente distaccati dal prodotto base per fare qualche soldo in più al momento dell’uscita. L’ultima pratica non ci è mai andata giù, poiché, pur consapevoli del fatto che è il vil denaro a mandare avanti il mondo, ci è difficile accettare un taglio contenutistico in titoli spesso e volentieri in grado di rispettare le aspettative dei publisher senza bisogno di “aggiunte”.
I DLC non sono però necessariamente un cancro, rappresentano a volte anche un ottimo modo di ampliare un’opera, aggiornarla, e di inserirvi contenuti che per mancanza di tempo o bigliettoni erano stati tagliati fuori dal lavoro originale. Dunwall City Trials ci sembra far parte di quest’ultima categoria: non correlato alla narrativa principale, è un extra che permette all’utenza di sbizzarrirsi in numerose prove di abilità, con tanto di leaderboards online. 
La scelta è tutt’altro che sciocca. Il fiore all’occhiello di Dishonored è il gameplay dopotutto, e molti dei giocatori più esperti desideravano da tempo un palco sul quale dare sfoggio delle proprie capacità. Ora che questo palco è stato allestito, è il caso di fare un bel controllo qualità delle fondamenta. Vediamo se è il caso di rivestire i panni di Corvo.
Skills of the assassin
Le prove offerte dal DLC sono dieci, comodamente divise tra missioni stealth, sfide combattimento, percorsi per allenarsi nel movimento e fasi puzzle.
Tutte sono piuttosto riuscite, quale più quale meno, ma tra le più godibili ci sono quelle che richiedono al giocatore l’approccio silenzioso, anima del sistema di gioco. La prova del ladro è particolarmente interessante, strutturata in modo da concedere tre chance di essere scoperti durante il furto di sei uova Fabergé in una tenuta in rovina. Il punteggio finale aumenterà sostanzialmente a ogni guardia aggirata senza difficoltà.
Mistery Foe è la compagna della missione sopracitata, altrettanto curata e ben strutturata. In modo simile a quanto visto nella Villa Boyle, richiede il ritrovamento di quattro indizi per scoprire l’identità di uno specifico bersaglio da assassinare (trovarli è indispensabile, visto il numero di abitanti dell’edificio in cui si svolge il compito). Venir scoperti significa game over. 
Entrambe le mappe sono calcolate magnificamente, rigiocabilissime, e dimostrano ancora una volta la grande abilità del team di sviluppo, capace di inserire nelle locazioni innumerevoli vie alternative, cunicoli e passaggi inesplorati tramite cui spostarsi.  
Molto meno ispirate le prove di combattimento, seppur capaci di soddisfare le voglie di coloro che amano combinare i poteri per dimostrare l’incredibile potenza del protagonista sul campo di battaglia. Si va da un’arena survival a un semplice tiro a segno con barili d’olio chiamato, appunto, Oil Drop.
Fortunatamente si nota un veloce balzo di qualità passando alle fasi puzzle. La Kill Chain, è una sfida che vi costringerà a eliminare molteplici nemici con pochi secondi di pausa tra una kill e l’altra. Tale modalità è chiaramente pensata per tutti coloro che hanno portato al limite le combinazioni delle skill di Corvo e pertanto molto ben calcolata, se si considera che la volontà degli sviluppatori è offrire prove apprezzabili da ogni tipo di gamer, così come la campagna permette approcci differenti per qualunque situazione.
Nel Time Bend Massacre invece bisogna congegnare un piano d’azione preciso, per assassinare un certo numero di bersagli all’interno di una stanza, osservabile tramite le finestre che la circondano. Scelta il vetro migliore da rompere per un’entrata repentina potrete darvi al massacro, in una serie di situazioni di difficoltà crescente.
Molto carine anche le sfide di movimento, nonostante siano meno solide delle prove appena descritte. Qui il DLC offre un percorso a ostacoli, una corsa a checkpoint dove è necessario utilizzare al meglio il teleport, e una serie di uccisioni dall’alto in caduta libera, sempre più complicate.
In generale l’offerta di questo DLC riesce a esser più che buona. Il prezzo di 400 Microsoft Points è più che ragionevole, e la difficoltà elevata (specialmente nelle missioni affrontabili al livello di sfida massimo), saprà creare non pochi grattacapi anche a giocatori piuttosto navigati.

– Le sfide Stealth e Puzzle sono molto ben congegnate e rigiocabili

– Livello di sfida elevato e struttura perfetta per i perfezionisti

– Prezzo limitato

– Le sfide di combattimento e di movimento non sono particolarmente ispirate ed esaltanti

7.0

Dunwall City Trials è un DLC di buona qualità, che offre sfide molto ben congegnate, pur contenendo più di una prova scarsamente ispirata. Nulla che possa far gridare al miracolo o incollarvi allo schermo, salvo non siate fanatici dei punteggi online, tuttavia il prezzo limitato e la cura degli sviluppatori ci portano a consigliarne comunque l’acquisto. Il gameplay dell’opera Arkane merita di essere rispolverato.

Voto Recensione di Dishonored: Dunwall City Trials - Recensione


7