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Apex Legends: la Stagione 5 è il nuovo rilancio alle porte della next-gen? - Speciale

La stagione 5 di Apex Legends ha introdotto tante novità, ma basterà per far fronte alla grande concorrenza dei battle royale?

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a cura di Marino Puntorieri

Redattore

Informazioni sul prodotto

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Apex Legends
  • Sviluppatore: Respawn Entertainment
  • Produttore: Electronic Arts
  • Distributore: EA
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH
  • Generi: Sparatutto
  • Data di uscita: 4 febbraio 2019

Più di un anno ormai è passato da quel febbraio 2019 teatro di un annuncio a sorpresa da parte di Respawn Entertainment, quell’Apex Legends che con tanto coraggio e personalità si è ritagliato uno spazio importante nel mercato dei videogame multiplayer legati alla moda dei battle royale. Obiettivo in parte raggiunto, ma da consolidare e mantenere nel lungo periodo con la presenza di contenuti sempre nuovi e in linea con le esigenze in continuo mutamento dei videogiocatori.

La Stagione 5, sulla falsariga delle precedenti, sbarca su PC e console con queste semplici premesse e la prerogativa di mantenere attiva una community sempre più solida – da un lato strizzando l’occhio anche ai neofiti con alcune novità, dall’altro migliorando sensibilmente la fruibilità generale.

Di recente i ragazzi di Respawn hanno ammesso di non essere al lavoro su un eventuale Titanfall 3 e di conseguenza tutti gli sforzi del 2020 sono concentrati sul consolidamento definitivo dello sparatutto battle royale con nuovi contenuti; aumentare il livello di brand awareness (ovvero il grado di popolarità di un marchio) in questo specifico periodo è essenziale per un eventuale lancio nell’ottica della nuova generazione, strategicamente oculato per garantire fidelizzazione sia nei confronti di Respawn sia di Apex Legends stesso.

La fortuna aiuta davvero gli audaci?

Il vero protagonista della Stagione 5 è la nuova leggenda Loba, personaggio che amplia gli orizzonti della trama imbastita sottotraccia dal team di sviluppo, aggiungendo un nuovo tassello nel mosaico che compone un quadro generale, dal punto di vista comunicativo, sempre più coinvolgente per ogni videogiocatore.

La presentazione della nuova e provocante leggenda è frutto di una mossa di marketing ben architettata. Se nella precedente stagione siamo stati ingannati in prima battuta dal falso annuncio del combattente Forge, che con un sanguinolento colpo di scena viene tolto di mezzo per far spazio al cyborg consumato dall’odio Revenant, in quella attuale vengono aggiunti nuovi elementi che collegano le storie dei recenti personaggi giocabili.

Loba, come da molti già pronosticato, è la bambina che nel video dedicato alle origini del killer sintetico ha perso proprio a causa sua entrambi i genitori; il focus sul comparto narrativo viene enfatizzato proprio dalla ricerca di vendetta che assilla continuamente la giovane orfana, pronta a tutto per raggiungere il proprio scopo.

In termini di meccaniche vere e proprie, gli sviluppatori hanno saggiamente deciso di lasciare il piacere della scoperta all’utente con una missione stagionale da portare a termine e suddivisa in più parti, ovviamente complementare al classico approccio utilizzato all’interno di Apex Legends. “Fantasma a pezzi”, questo il nome della missione, inizia con un prologo che grazie a poche linee di dialogo, incentrate su uno strano manufatto e alcuni oscuri segreti legati al mondo di gioco stesso, riesce subito ad attirare l’attenzione generale.

Durante la Stagione 5, la missione disponibile si basa sulla ricerca quotidiana per la mappa di gioco di una particolare cassa del tesoro, ottenibile durante l’esplorazione e la raccolta di equipaggiamento in una qualsiasi partita in modalità competitive. Da questo presupposto si snoda la possibilità, dopo aver accumulato ben cinque casse del tesoro, di partecipare in solitaria o con amici a un evento a cadenza settimanale PvE – un vero e proprio raid nella mappa notturna Canyon dei Re, con il ritorno delle creature oscure Prowler, per ottenere un frammento che va a comporre il misterioso artefatto protagonista dell’intera vicenda.

Considerando l’obiettivo ultimo di raccogliere in totale nove frammenti per sbloccare nuovi capitoli e scoprire un  finale segreto che coinvolge sia la Hammond Robotics sia le leggende introdotte, di carne al fuoco per aumentare e mantenere nei mesi il numero degli accessi al titolo ce n’è già parecchia.

La vendetta è un piatto che va servito freddo

Dal punto di vista del gameplay effettivo, l’introduzione nella Stagione 5 di Loba permette alcune modifiche sostanziali alle meccaniche cooperative durante i match online. La nuova leggenda, che rimpingua le fila della categoria supporto assieme a Lifeline, è una combattente che amalgama rapidità degli spostamenti e ricerca di equipaggiamenti nel modo più efficiente possibile.

L’abilità passiva in dotazione serve, infatti, per individuare nel proprio cono visivo qualsiasi oggetto nascosto di rarità leggendaria o superiore da poter raccogliere o comunicare agli alleati, mentre come abilità attiva fa sfoggio di un braccialetto da lanciare anche a considerevole distanza per teletrasportarsi con un vero e proprio salto quantico; una meccanica che dà ampiezza alle possibilità sia di attacco, magari sfruttando in pochi secondi posizioni sopraelevate, sia di difesa per fuggire da qualche agguato in inferiorità numerica.

Curiosa, ma ugualmente apprezzabile, la ultimate disponibile, con Loba che posiziona un dispositivo capace di raggruppare tutti gli oggetti dell’area circostante creando un vero e proprio emporio digitale – dal quale qualsiasi giocatore, sia alleato sia nemico, può attingere al massimo per due slot.

Dopo queste prime settimane di gioco, possiamo tranquillamente considerare Loba una leggenda equilibrata e che ben si amalgama con le personalità che compongono l’intero roster di Apex legends, di estrema utilità nelle retrovie anche appena atterrata sul campo di battaglia, grazie a capacità che in sostanza ottimizzano le tempistiche legate alla ricerca di equipaggiamento più raro o favorevoli per un determinato approccio tattico.

Diversi cambiamenti della Stagione 5 riguardano ovviamente anche la mappa di gioco: le modifiche implementate sono in alcuni casi sostanziali e ribaltano completamente l’approccio tattico di intere aree rispetto al passato.

I puristi devono dire addio alla Skull Town che tanto favoriva scontri ravvicinati e intensi tra più squadre, soprattutto a inizio partita. Una modifica, attualmente, che permette di valorizzare le aree circostanti della mappa – e con il team di sviluppo che ha disseminato varie zone più vuote di diversi campi e costruzioni che permettono di prendere fiato o fare rifornimento prima di gettarsi a capofitto nelle zone più dense; una scelta che apprezziamo e che, almeno in parte, sopperisce al problema dei cecchini appostati nelle aree più desolate.

I giocatori adesso potranno interagire con alcune piattaforme dislocate un po’ ovunque, dotate di torrette energetiche che ricaricano velocemente l’ultimate dell’intera squadra: una novità che incide maggiormente sugli spostamenti e scontri casuali tra team.

In ultima battuta, ma non per importanza, non possiamo non apprezzare la solita corposa dose di oggetti sbloccabili (tra skin e banner vari) da mostrare durante le partite, con il nuovo Season Pass che rimpolpa ulteriormente anche la mole quantitativa presente nel battle royale del team californiano.

Dopo i buoni risultati raggiunti con la precedente, la Stagione 5 di Apex Legends alza ulteriormente l’asticella dell’offerta qualitativa di Respawn in un momento di estrema importanza. In un settore che se da un lato vede Fortnite diversificarsi sulla massa, grazie anche ad accordi ed eventi di marketing di caratura globale, dall’altro vede in Call of Duty: Warzone e Valorant due pericolosi e diretti concorrenti che non può permettersi di sottovalutare. La focalizzazione sul supporto di tipo narrativo, in grado di coinvolgere e creare maggior empatia con la leggenda impersonata, può essere la giusta strada da seguire anche nell’ottica di una next-gen pronta a premiare i più caparbi e costanti.

Voto Recensione di Apex Legends - Recensione


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Dopo i buoni risultati raggiunti con la precedente, la Stagione 5 di Apex Legends alza ulteriormente l’asticella dell’offerta qualitativa di Respawn in un momento di estrema importanza. In un settore che se da un lato vede Fortnite diversificarsi sulla massa, grazie anche ad accordi ed eventi di marketing di caratura globale, dall’altro vede in Call of Duty: Warzone e Valorant due pericolosi e diretti concorrenti che non può permettersi di sottovalutare. La focalizzazione sul supporto di tipo narrativo, in grado di coinvolgere e creare maggior empatia con la leggenda impersonata, può essere la giusta strada da seguire anche nell’ottica di una next-gen pronta a premiare i più caparbi e costanti.