Nel 2005 uscì per PC un gioco destinato a grande fortuna, parliamo di F.E.A.R. ovviamente, che si impose all’attenzione di pubblico e critica grazie a caratteristiche quali grafica da urlo, storyline accattivante, gameplay godibilissimo e atmosfere horror da far saltare sulla poltrona. A distanza di un anno vide la luce la versione X360, e nello stesso tempo la prima espansione per PC, Extraction point. Ora, passato un altro anno, se ne aggiunge un’altra, Perseus Mandate, che esce per PC come stand-alone, quindi indipendente dal gioco originale. Ma stavolta Microsoft non s’è fatta sorpassare, e propone in un un’unica confezione sia la prima espansione che la seconda, sotto il titolo comune di F.E.A.R. Files.Abbiamo messo mano a una versione preview del titolo, ancora non definitiva ma molto indicativa di quello che troveremo presto sugli scaffali.
Storie nuove, storie vecchieLe due espansioni di F.E.A.R. seguono percorsi narrativi molto diversi. Extraction point prende le mosse dal punto in cui termina il primo titolo, rappresentandone di fatto un piccolo sequel (piccolo in quanto ovviamente più corto del suo predecessore). Perseus Mandate, invece, sposta l’orologio indietro, presentandoci una storia parallela rispetto a quella originale: nostro compito è prendere il comando di una nuova squadra F.E.A.R., con la quale continuare a bazzicare per i corridoi di Armacham, ma con nuovi obiettivi. Ancora da chiarire quanto e come la trama del primo gioco si intersecherà con quella di Perseus (e quali personaggi specifici torneranno a farsi vedere), ma già dalle prime battute vengono fatti numerosi riferimenti a eventi e figure conosciute (come quella di Paxton Fettel) che dovrebbero stuzzicare a dovere i fan della serie.
Chi lascia la strada vecchia per nuova…Le due espansioni (e l’attenzione cade soprattutto sulla seconda, inedita anche su PC) sembrano inserirsi nel solco tracciato dal gioco principale, di cui ricalcano abbondantemente le orme.Giocare a F.E.A.R. rimane un’esperienza entusiasmante: le sparatorie sono frenetiche e adrenaliniche, e si avvalgono della splendida intelligenza artificiale già apprezzata col primo titolo. I vostri nemici non si fanno ammazzare facilmente, dimenticando di ripararsi: al contrario, usano l’ambiente come una decisiva arma di difesa, costringendovi a rischiare pur di stanarli.Se l’azione è come sempre coinvolgente e appagante, il primo F.E.A.R. non viene tradito nemmeno per quanto riguarda la componente horror: vi troverete più volte a sudare freddo, all’apparire improvviso di entità raccapriccianti che spuntano dietro la vostra schiena non appena avete passato un determinato punto che prima pareva così tranquillo…Se essere rimasti fedeli alla tradizione è certamente un pregio (visto in cosa consiste tale tradizione!), è anche vero che le novità sono pochine. Ritroviamo tutti i vecchi nemici e le armi, con qualche aggiunta degna di nota ma senza rivoluzioni che facciamo gridare al miracolo. Nell’arsenale possiamo vedere la comparsa, tra le altre cose, di un lanciagranate, di un nuovo fucile dotato di infrarossi (ottimo per vedere i nemici dietro le cortine di fumo e polvere che sono marchio di fabbrica della serie) e di un’altra arma in grado di lanciare scariche elettriche.Tra i nemici si segnala la comparsa dei Nightcrawlers, che si comportano in maniera abbastanza simile ai Replicanti, ma sembrano dotati di nuove abilità come quella di scalare i muri.Anche l’uso della radio è rimasto importante, più che altro per immergersi meglio nella storia attraverso i messaggi dei nostri compagni.
Due anni sono tanti nel mondo dei videogiochiQualche pecca arriva dal comparto tecnico. Ora, mettiamo subito i puntini sulle “i”: la grafica delle due espansioni di F.E.A.R. rimane appagante, soprattutto per quanto riguarda i giochi di luce, gli effetti particellari e le splendide animazioni dei nemici, che reagiscono in maniera sempre differente a seconda di dove si nascondono, dove vengono colpiti e via dicendo. Anche la generale atmosfera di tragedia imminente continua a essere resa a dovere.Tuttavia, non si può non considerare che ai ritmi attuali, due anni sono parecchi nel mondo videoludico, e la grafica di F.E.A.R. sembra ancora ferma al 2005. Su X360 la conversione del primo titolo era già apparsa inferiore alla controparte PC, ad esempio per la mancanza delle soft shadows, le “ombre morbide” che danno un tocco importante di realismo.Purtroppo gli stessi problemi si riscontrano anche nella versione X360 delle due espansioni: se dunque su fluidità, animazioni ed effetti non c’è quasi nulla da rimproverare, non si può dire lo stesso del livello di dettaglio, del numero di poligoni e delle texture. In questi casi F.E.A.R. è rimasto un po’ indietro rispetto alle medie attuali, presentando tra l’altro ambienti un po’ spogli (e peraltro non particolarmente originali, siamo sempre nei soliti laboratori, corridoi e stanzoni).Molto buono l’audio, coi sempre pregevoli effetti sonori e un doppiaggio italiano soddisfacente. Ma anche qui niente di rivoluzionario da segnalare.
Belle, ma sempre espansioniIn conclusione, possiamo dire che i fan di F.E.A.R. saranno ben contenti di riprendere in mano personaggi e ambientazioni che tanto avevano amato nel primo titolo, ritrovando un’ottima giocabilità, una grande atmosfera e in generale un sacco di divertimento. Quello che scarseggia un po’, e che qualcuno si sarebbe aspettato, sono le novità. Se qualche arma nuova c’è, così come nemici sconosciuti, è soprattutto a livello tecnico che F.E.A.R. Files sembra molto, troppo simile al gioco dell’anno scorso, e questo potrebbe fargli perdere qualche punto nel confronto con nuovi agguerriti avversari (Timeshift, tanto per fare un nome).L’ovvia, legittima scusante è che stiamo parlando di espansioni, non di un gioco vero e proprio, quindi bisogna essere un minimo indulgenti. Aspettiamo comunque la versione definitiva per dare giudizi conclusivi, anche perché rimane da valutare con maggior precisione la longevità complessiva e il capitolo multiplayer.