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Elden Ring: Shadow of the Erdtree è titanico come un intero gioco

A ormai poche settimane dall'arrivo della grande espansione di Elden Ring, abbiamo avuto occasione di provarla per ben tre ore.

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a cura di Silvio Mazzitelli

Redattore

Informazioni sul prodotto

Immagine di Elden Ring
Elden Ring
  • Sviluppatore: FromSoftware
  • Produttore: Bandai Namco
  • Distributore: Bandai Namco
  • Testato su: PC
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5
  • Generi: Azione , Gioco di Ruolo , Avventura
  • Data di uscita: 25 febbraio 2022 - 21 giugno 2024 (Shadow of the Erdtree)

PARIGI - Inutile girarci intorno: Elden Ring: Shadow of the Erdtree è un’espansione che sembra sempre più incredibile ogni volta che viene mostrata in qualsiasi sua forma.

Se già era questa la percezione avuta con il primo trailer, dedicato al gameplay, e il secondo, uscito recentemente, dedicato alla storia, la sensazione è adesso ancor più forte e concreta, perché abbiamo avuto il piacere di provare l'espansione per ben tre ore.

Siamo infatti volati a Parigi pochi giorni fa, invitati da Bandai Namco, per provare Shadow of the Erdtree in una location davvero suggestiva: una chiesa gotica in cui faceva bella mostra di sé anche una statua di Messmer l’Impalatore, pronto a giudicarci mentre giocavamo.

Tre ore possono sembrare tante, ma vi assicuriamo che abbiamo solo scalfito la superficie di quello che le nuove Terre dell’Ombra potranno offrire ai tanti amanti del titolo di FromSoftware, detentore del meritato premio di Gioco dell’Anno ai The Game Awards 2022.

Nonostante dunque fossero poche, questo lasso di tempo in compagnia del gioco è stato comunque sufficiente a introdurci le tante nuove meccaniche e diversi nemici di Shadow of the Erdtree, permettendoci anche di farci un’idea di come funzionano le nuove tipologie di armi.

All’ombra dell’Albero Madre

La nostra prova è iniziata proprio davanti all’altare di Mohg, dove riposa il bozzolo contenente Miquella dopo che questi è stato rapito dal Signore del Sangue. Lo stesso Miyazaki aveva annunciato che questo luogo sarebbe stato il portale per accedere all’area dell’espansione.

Questa espansione picchia veramente duro, anche più delle aree da endgame di Elden Ring
Dopo aver parlato con uno dei nuovi PNG, ossia la seguace di Miquella in armatura, nonché narratrice del recente story trailer, ci siamo subito fiondati a toccare il braccio sporgente del giovane semidio per arrivare nelle Terre d’Ombra. In questa versione di prova non ci sono stati filmati speciali per mostrare il nostro arrivo nella prima area dell’espansione, ma non è detto che non ci possano essere nella build finale del gioco.

Ci siamo ritrovati in una terra che ricordava molto Sepolcride per la sua conformazione – con, davanti a noi, una grande pianura cosparsa di tombe eteree, proprio come mostrava una delle prime immagini promozionali dedicate a Shadow of the Erdtree (che è già preordinabile su Amazon).

Subito ci siamo diretti verso il vicino punto in cui poter sbloccare il primo pezzo di mappa delle Terre dell’Ombra, così da poterci orientare meglio, ma siamo stati fermati immediatamente dal primo nuovo nemico dell’espansione, un essere già mostrato in un artwork pochi giorni fa, ossia un presagio dotato di due enormi chakram molto affilati.

Questo avversario si è dimostrato non soltanto molto resistente, ma anche estremamente agile e potente, in grado di coprire grandi distanze con un salto e di colpirci con una micidiale presa in volo, senza nemmeno lasciarci la possibilità di realizzare cosa stia succedendo.

Inutile dire che, durante questa prova, la schermata del “You Died” è stata la prima cosa che abbiamo visto di Elden Ring: Shadow of the Erdtree, ma lo avevamo messo in conto. Al secondo tentativo, infatti, stando un po’ più attenti, siamo riusciti a sconfiggerlo, anche se non con poca difficoltà, per poi riuscire a ottenere finalmente il primo frammento di mappa.

Questo ci ha svelato come le Terre dell’Ombra appaiano non solo piuttosto estese (in questa prova ovviamente era impossibile valutare tutta la mappa dell’espansione, perché era limitata soltanto a questa prima zona), ma soprattutto dense di strutture, castelli, catacombe e caverne, tanto che ci è stato impossibile esplorare tutto in maniera approfondita nel limitato tempo a nostra disposizione.

Vogliamo specificare che era possibile affrontare la prova con tre diverse build di livello 150 a scelta: una più basata sulla potenza, dato il focus sulla forza con ben 80 punti e un discreto 55 punti in vigore; un'altra più basata sulla destrezza; infine una terza che prevedeva un mix tra fede e intelligenza (entrambe sui 55 punti, se non ricordiamo male). Ognuna di queste tre build aveva lo scopo di mostrarci le novità di Shadow of the Erdtree, soprattutto in fatto di armi, ma su questo punto torneremo dopo più nello specifico.

La cosa da mettere bene in chiaro è che questa espansione picchia veramente duro, anche più delle aree da endgame di Elden Ring, ossia a partire dalle Vette dei Giganti in poi. Abbiamo iniziato la prova con la build forza e, nonostante l’ottima quantità di punti salute, rischiavamo quasi di essere “one-shottati” da gran parte dei nemici incontrati, anche quelli all’apparenza meno pericolosi.

D’altronde, per accedere all’espansione bisogna sconfiggere Mohg, uno dei boss opzionali più difficili del gioco, cosa che dimostra come FromSoftware sia sempre fedele alla sua filosofia nel costruire i propri titoli con un certo standard di difficoltà. Questo in fondo è anche il suo fascino, che le ha permesso di conquistare tantissimi nuovi fan, con gli oltre 20 milioni di copie di Elden Ring vendute.

Come annunciato in precedenza da FromSoftware stessa, in Shadow of the Erdtree è presente però un nuovo sistema di potenziamento che ricorda in parte Sekiro.

Quando troviamo dei particolari oggetti legati al nuovo albero che domina le Terre dell’Ombra, sarà possibile utilizzarli sia per aumentare il danno che infliggiamo ai nemici che per ridurre quello subito. Esistono anche delle ceneri che aumentano la potenza degli spiriti evocati e riducono i danni subiti dalla nostra fida cavalcatura Torrente. Questi potenziamenti sono attivi solo nell’area dell’espansione e non saranno considerati al di fuori di essa.

Abbiamo diviso la nostra prova tra due build e in entrambi i casi abbiamo potuto potenziare solo di un livello questo nuovo valore; probabilmente è ancora troppo poco per vedere effetti significativi sui danni inflitti e subiti: infatti a livello 1 questi erano praticamente impercettibili.

Per valutare bene il bilanciamento di questo nuovo sistema di potenziamento – e il suo sovrapporsi con i livelli e le statistiche dei vari personaggi creati dai giocatori in precedenza – bisognerà inevitabilmente attendere l’uscita ufficiale di Shadow of the Erdtree, così da avere una visione d’insieme di tutti questi sistemi.

Nel poco tempo avuto ci siamo infatti subito fiondati verso le due aree principali di questa prima parte della mappa: una città fortezza costellata di ruderi e segni di una battaglia passata e un grosso castello situato a ridosso di una cascata. Le due zone ci sono sembrate una via di mezzo tra i legacy dungeon in stile Castello di Grantempesta e i dungeon minori presenti su tutta la mappa del gioco base.

Il level design si riconferma ottimo, tra scorciatoie messe nei punti giusti, aree segrete da scovare e diversi ostacoli da superare, sì impegnativi ma mai troppo punitivi, per giungere infine all’immancabile boss principale.

Anche a livello artistico ci troviamo di fronte a un lavoro notevole che continua quanto visto nell’Elden Ring originale, con un’atmosfera più cupa (soprattutto di notte) che ben incarna l’essenza delle nuove Terre dell’Ombra.

Anche le informazioni sulla lore sono davvero tante (ne abbiamo parlato molto anche in questo articolo dopo l'ultimo trailer), ad esempio i punti con la runa presumibilmente di Miquella visti nei trailer di Shadow of the Erdtree non sono i nuovi Luoghi di Grazia – che qui sono rimasti immutati, almeno nella forma – ma sono i punti in cui Miquella si è liberato delle sue spoglie mortali, lasciando anche dei messaggi per i suoi seguaci (c'è comunque da dire che spesso questi punti finiscono in effetti a coincidere con i Luoghi di Grazia).

Per il momento però ci fermiamo qui, dato che non vorremmo spoilerare troppo a quei giocatori che non vedono l’ora di scoprire in prima persona i misteri di quest’espansione.

Nuove armi e boss

Elden Ring era pieno zeppo di armi di tutti i tipi, tanto che c’era l’imbarazzo della scelta quando si doveva assegnarne una principale al proprio personaggio. Quando a febbraio scorso fu presentato il gameplay trailer di Shadow of the Erdtree, vennero annunciate ben otto nuove categorie di armi, che sarebbero andate ad aggiungersi alle già tantissime opzioni esistenti.

Le arti marziali sono lo stile di combattimento che più ci ha stupito in questa prova.
Alcune si potevano già intravedere nel suddetto trailer, ma non pensavamo di trovare così tanta varietà in questa espansione, con armi che, in alcuni casi, cambiano totalmente l’approccio al combattimento, risultando originali e mai viste in nessun altro soulslike di FromSoftware.

In questa prova parigina abbiamo avuto modo di testarle grossomodo tutte – anche se, ovviamente, servirà più tempo per comprendere quanto potranno cambiare il meta del gioco sia contro i mostri che contro altri giocatori.

Di certo, tra le novità, quelle più interessanti sono le armi da lancio, la cui particolarità è che non sono consumabili, per cui potremo lanciarle all’infinito finché abbiamo stamina.

C’è ad esempio un’ascia da lancio che può essere usata per combattere normalmente come qualsiasi altra ascia ma, premendo l’attacco pesante, la lanceremo contro i nemici, infliggendo ancora più danno e aumentandone la portata se terremo premuto più a lungo il pulsante.

Stessa identica funzione era anche quella di un grosso martello pesante, che però ha un’animazione più lunga, in quanto il suo utilizzo somiglia davvero alla disciplina sportiva del lancio del martello: non certo un attacco da usare a distanza ravvicinata, ma da lontano infligge parecchi danni.

Infine ci sono i coltelli da lancio, che potranno essere lanciati a raffica sia con l’attacco leggero che con quello pesante. Questi sembrano molto efficaci, in quanto permettono di attaccare a distanza di sicurezza ma senza incorrere nel rischio di finirli. From ha però fatto in modo che non si possa abusarne, limitando molto la portata di lancio.

I coltelli, infatti, colpiranno a breve e media distanza sia con l’attacco normale che con quello pesante, mettendo comunque a rischio l’utilizzatore, specialmente contro avversari coriacei e veloci; solo l’attacco speciale potrà colpire anche a grandi distanze, ma sarà limitato a un solo coltello che avrà bisogno di almeno un paio di secondi di carica prima di essere lanciato.

Tra le altre armi interessanti abbiamo la Odachi, una grossa katana a due mani, il cui attacco speciale consiste in una postura marziale in cui il personaggio tiene la spada in verticale sopra la propria testa, pronto a sferrare un veloce fendente verso il basso con l’attacco normale e fino a tre colpi in rapida successione con l’attacco pesante.

Lo scudo da duello, dotato di lama, può essere usato sia in difesa che in offesa, potendolo anche equipaggiare come uno scudo normale, oppure come arma singola utilizzandolo a due mani.

Ci sono poi balestre in grado di sparare a raffica, degli artigli che ricordano quelli utilizzabili in Bloodborne, le lame dall’impugnatura inversa, con un moveset veloce e imprevedibile, gli spadoni leggeri, con cui gli attacchi ai trasformano in una danza spettacolare, e le boccette da profumiere, anche queste non consumabili, in grado di rilasciare svariati attacchi elementali, così da poter finalmente dare vita a una build che rispecchi a tutti gli effetti gli attacchi dei profumieri avversari visti nel gioco base.

Nell'ambito delle nuove armi, ciò che più ci ha stupiti sono però le arti marziali, che hanno un moveset completamente inedito. Equipaggiando come arma una sorta di fasciatura per le mani, è possibile attaccare con una serie di veloci pugni e calci, anche con la possibilità di caricare alcuni di questi attacchi per infliggere più danni.

Nella nostra prova, la terza build, dotata di alti valori di fede e intelligenza, era equipaggiata proprio in questo modo, creando un perfetto mix tra un monaco à la Dungeon & Dragons e un mago/chierico.

L’attacco speciale disponibile con questo equipaggiamento era proprio quello dei tre calci volanti visto nel gameplay trailer e vi assicuriamo che è potentissimo, sia per i danni che per l’elevato grado di stordimento inflitto. Le arti marziali, infatti, riescono a stordire velocemente i nemici minori e permettono anche di schivare i colpi avversari interrompendo i propri attacchi con rapidità.

La quantità di nuove armi ci ha sorpreso, soprattutto per il modo in cui può reinventare lo stile di gioco e l'approccio agli scontri.
Non sappiamo ancora se tutti i guanti che attivano questo stile di combattimento siano legati soprattutto alla Fede o se sarà possibile creare anche build più focalizzate su Destrezza e Forza – ma crediamo che la seconda ipotesi sia la più probabile dato che, anche nel gioco base, molte categorie di armi avevano modelli per quasi ogni tipo di build. La cosa certa è che uno stile di combattimento simile è inedito per qualsiasi soulslike e farà venire voglia di finire nuovamente il gioco battendo tutti i boss a pugni e calci.

Dal lato delle nuove magie, invece, ne abbiamo viste poche, circa tre o quattro sia per le stregonerie che per gli incantesimi, ma dobbiamo ammettere che nessuna di quelle utilizzabili spiccava per potenza o utilità.

I maghi potranno avere una sorta di teletrasporto breve e un nuovo potente attacco gravitazionale che creerà una sorta di bomba ad area, che esploderà poco dopo essere stata lanciata. Ci sarà poi una nuova tipologia di dardi, in grado di seguire i nemici con più precisione, dividendosi in diversi colpi, anche se questi non erano poi così efficaci a livello di danno.

Per quanto riguarda gli incantesimi basati su Fede, uno che ci è piaciuto particolarmente era un fulmine che una volta lanciato ne evocava altri sei minori: questo era sia veloce da lanciare che molto efficace in fatto di danni. C’era anche l’evocazione, simile a quella dei draghi dell’originale, ma con una testa d’orso che emetteva un ruggito in grado di stordire i nemici e infliggere loro danno continuativo. Siamo sicuri che i migliori nuovi incantesimi e stregonerie sono ancora da rivelare, nascosti nei meandri dell’espansione.

Per quanto riguarda poi i nemici, c’è una bella varietà: nuovi soldati, come le truppe di Mesmer, in grado di lanciare palle di fuoco inseguenti molto dannose, o non morti dai colori dell’ombra, deboli da soli, ma insidiosi in gruppo.

Ci sono anche nuove mostruosità, ad esempio scorpioni di tutte le dimensioni, capaci di scagliare dardi velenosi dalla distanza, o le versioni minori degli uccellacci della morte che comparivano come boss nella mappa aperta di Elden Ring, qui in grado di emettere fiamme cineree dalla bocca. Da non sottovalutare, nonostante siano più piccoli delle loro controparti gigantesche.

Ci sono poi nemici d’elite più ostici, come cavalieri dotati di un grosso scudo e di un martello gigante, con un attacco di luce molto simile a quello di Radagon, o presagi equipaggiati di doppie lame molto agili e letali. Insomma, di certo non mancheranno avversari pronti a mettere in difficoltà i giocatori.

Nella nostra prova abbiamo infine potuto affrontare ben due boss principali: il primo è stato quella sorta di leone cinese danzante che si è visto in entrambi i trailer di Shadow of the Erdtree. Questo avversario, estremamente ostico, è molto imprevedibile nei movimenti e continua a cambiare i suoi attacchi passando da un elemento all’altro, tra fuoco, fulmini e ghiaccio.

Il secondo boss, che era anche il più difficile della prova, era un potente cavaliere cariano donna, Rellana – nome troppo simile a una vecchia conoscenza di Raya Lucaria, per essere un caso. Questa potente guerriera è dotata di due spade ed è in grado di lanciare fendenti di energia magica a distanza, oltre a poter attaccare quasi danzando con le sue due spade.

Una volta passata alla sua seconda fase, Rellana infonde una lama con energia magica e l’altra con il fuoco, ottenendo nuovi attacchi tanto spettacolari quanto letali, alcuni dei quali in grado di sciogliere istantaneamente la nostra barra dei punti vita.

Inutile dire che entrambi gli scontri sono stati intensi e davvero epici, da giocare ma anche da vedere, per le stupende coreografie degli attacchi effettuati dai boss. Tutti e due hanno confermato che l’alta qualità delle boss battle tipiche di From saranno presenti anche in questa espansione – e, anzi, se queste due sono solo le prime non osiamo immaginare le altre.

Non mancheranno poi possibili aiuti per affrontare questi difficili scontri, come nuovi spiriti evocabili, ben tre in questa occasione: il cavaliere con martello e scudo, l’uccello della morte (entrambi citati in precedenza) e una di quelle “mani-ragno” che si sono viste nel gioco base, molto utile perché in grado di curare.

Oltre a questi c’era anche la possibilità di evocare in nostra difesa alcuni PNG, che sono poi proprio i seguaci di Miquella che si incontrano in alcune aree iniziali. Questi saranno fondamentali per quanto riguarda la trama dell’espansione, in quanto ognuno di loro ci racconterà alcuni dettagli interessanti sulle Terre dell’Ombra, ci rivelerà quale sia il proprio personale scopo nel seguire il suo divino signore e ci aiuterà a comprendere il reale obiettivo di Miquella; mistero, questo, che il nostro personaggio sarà tenuto a svelare.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Tante nuove categorie di armi che cambiano totalmente l'approccio al combattimento

  • Una nuova regione vasta e densa di cose da fare

  • Nuovi boss spettacolari

  • Level design e art direction sempre di prim'ordine

Contro

  • Bisognerà capire com'è stato gestito il bilanciamento generale con l'aggiunta delle nuove armi e sistemi di potenziamento

Commento

Era prevedibile, ma le tre ore della nostra prova ci hanno confermato che Elden Ring: Shadow of the Erdtree è un’espansione di qualità altissima, con contenuti degni di un gioco completo e talmente tante novità, tra nuove armi e abilità utilizzabili, che potrebbero rivoluzionare completamente lo stile di gioco di molti giocatori.
La varietà di contenuti sperimentata nel breve lasso di tempo che abbiamo avuto a disposizione, tra nuove aree, mostri, boss, armi e magie, è talmente vasta che ci ha sorpresi – e il bello è che probabilmente abbiamo solo visto la punta dell’iceberg di Shadow of the Erdtree: inutile dire che potremmo davvero trovarci di fronte alla migliore espansione mai realizzata da FromSoftware, e rimaniamo in attesa della release finale per scoprirlo.
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