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Immagine di Call of Duty: Modern Warfare 3 | Provato - Sempre il solito CoD?
PROVATO

Call of Duty: Modern Warfare 3 | Provato - Sempre il solito CoD?

Abbiamo provato in anteprima le modalità multigiocatore di Call of Duty: Modern Warfare 3 durante la beta: scopriamo com'è andata!

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Avatar di Nicolò Bicego

a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Pubblicato il 17/10/2023 alle 15:40
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  • Pro
    • Sempre Call of Duty, con tutti i suoi pro...
  • Contro
    • ... ma anche con un inevitabile senso di stanchezza

Conclusioni Finali di SpazioGames

Call of Duty: Modern Warfare 3, almeno in queste prime battute, vive nell'ombra del suo passato. Il gioco è incredibilmente simile all'edizione dello scorso anno e, sebbene la mancanza di novità non sia certamente inusuale per il franchise, stavolta l'impressione è molto più forte, forse anche per via della nascita del progetto, inizialmente concepito come "semplice" espansione di MW 2. 
Alcuni ritocchi nel multiplayer – in particolare il TTK più elevato ed il ritorno dei puntini rossi – vanno ad incidere sensibilmente sulle partite e potrebbero soddisfare i palati di alcuni giocatori, ma si tratta di novità marginali nel grande schema delle cose, soprattutto quando anche le mappe sono le stesse del passato (bellissime, certo, ma comunque già viste). C'è ancora molto da scoprire del gioco, dunque è presto per un verdetto, ma dobbiamo ammettere che la curiosità di provare il gioco finale è molto affievolita rispetto ad altre annate.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Call of Duty: Modern Warfare III
Call of Duty: Modern Warfare III
  • Produttore: Activision
  • Distributore: Activision Blizzard
  • Testato su: PS5
  • Piattaforme: PC , XSX , PS5 , PS4 , XONE
  • Generi: Sparatutto
  • Data di uscita: 10 novembre 2023

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Come ogni anno, l’arrivo dell’autunno è sinonimo, per il mondo dei videogiochi, dell’arrivo di un nuovo Call of Duty. In questo 2023 la situazione è piuttosto anomala per il franchise: non solo Call of Duty: Modern Warfare 3 è il primo sequel ad essere lanciato ad un solo anno di distanza dal predecessore (cosa mai successa in virtù dell’alternanza tra gli studi di sviluppo), ma è anche il primo caso in cui lo sviluppo di un sequel è stato affidato ad uno studio diverso dal team originale.

Sledgehammer Games, infatti, prende le redini del progetto, con l’aiuto di Treyarch, che si occuperà di sviluppare la modalità zombie.

Manca circa un mese al lancio del gioco, ma abbiamo approfittato di questi primi giorni di beta per testare il multiplayer, cominciando così a prendere confidenza con il prodotto confezionato da Sledgehammer.

Com’è andato questo primo contatto con Modern Warfare III? Scopriamolo insieme.

Questo posto l’ho già visto

La beta di Modern Warfare 3 (che potete già prenotare su Amazon) permette di provare in anteprima solamente alcune delle modalità di gioco che saranno presenti nella versione finale; allo stesso modo, anche per quanto riguarda le mappe è presente solamente una selezione ristretta di ciò che potremo poi giocare al lancio.

Fatta questa premessa, quello che abbiamo giocato nel corso della beta porta un grandissimo senso di familiarità, al punto da far sembrare di star giocando allo stesso gioco. Una sensazione che viene acuita dalla condivisione della stessa piattaforma (il Call of Duty HQ), e dal fatto che, effettivamente, questo Modern Warfare 3 sia davvero nato come espansione del titolo del 2022.

Ciò che più fa strano, però, è vedere proposte come mappe “nuove” solamente reiterazioni di mappe del passato. Già lo sapevamo, ma è importante ripeterlo: al lancio, Modern Warfare 3 proporrà, per il comparto multiplayer, tutte le 16 mappe dell’originale Call of Duty: Modern Warfare 2 (quello del 2009, non quello del 2022).

Immagine id 5481
Indovinate la mappa?

Per quanto abbiamo potuto vedere, le mappe sono state riproposte in maniera quasi completamente fedele, il che non è necessariamente un male, perché MW 2 proponeva una delle migliori selezioni di mappe mai viste nella serie, al punto che alcune di esse erano già state riproposte in forma revisionata in altri episodi.

Il senso di familiarità è così forte che si ha la sensazione di giocare lo stesso gioco dello scorso anno.
Attualmente, potrete giocare su Estate, Skidrow, Favela, Rust e Highrise, alcune delle mappe più popolari del gioco originale. Per i veterani nella serie si tratterà di un bel tuffo nel passato, mentre per i più giovani sarà una buona occasione per conoscere alcune delle mappe più iconiche dell’intero franchise.

Accanto alle mappe, anche le modalità presenti fanno parte della tradizione della serie. L’unica novità è costituita da Tagliagole, una modalità in cui a scontrarsi sono tre team da tre giocatori l’uno. Si tratta di una buona variazione sul tema, molto frenetica e dinamica, ma non comporta grandi variazioni nell’approccio alla partita rispetto al classico scontro a squadre.

Qualche cambiamento in più c’è stato invece sul fronte della personalizzazione del personaggio, soprattutto per quanto riguarda le abilità. Al posto delle classiche perk, troveremo adesso tre slot: guanti, stivali e attrezzatura. Ciascuna delle opzioni disponibili per questi slot ci garantirà anche dei bonus, che andranno in qualche modo a sostituire le vecchie abilità. È presto per dire che impatto avranno sulle partite, ma è un cambiamento potenzialmente interessante.

Sì, è proprio Call of Duty

Se sembra che non ci sia molto da dire su questa beta di Modern Warfare 3, è perché è davvero così. La sensazione che abbiamo avuto dopo la nostra prova è stata quella di aver giocato ad “un altro” Call of Duty. Questo non significa che il gioco non sia divertente, chiariamoci: il punto sta nel fatto che le novità scarseggiano, e già l’anno scorso erano latitanti.

Le differenze principali rispetto al Modern Warfare 2 del 2022 si concentrano su alcuni aspetti delle partite multiplayer, che per alcuni potrebbero anche essere degli aspetti chiave. Innanzitutto, Sledgehammer riporta nella serie un TTK (Time-to-kill) sensibilmente più elevato rispetto a quello preferito da Infinity Ward, grazie anche ad un maggiore quantitativo di salute per i personaggi.

Certo, rimane vera la regola per cui chi ingaggia per primo lo scontro ha anche più probabilità di vincerlo (stiamo pur sempre parlando di Call of Duty, non è certamente una novità), ma almeno in Modern Warfare 3 vi verrà spesso concessa una piccola finestra temporale per reagire a ciò che vi sta accadendo intorno, e giocandovi bene le vostre carte potrete anche riuscire a spuntarla in una situazione di iniziale svantaggio.

Immagine id 5477
Le perk sono state sostituite da alcuni equipaggiamenti personalizzabili.

L’altra novità è il ritorno dei puntini rossi sulla mini-mappa, che segnalano i colpi sparati da quei giocatori che non stanno utilizzando un silenziatore sulle loro armi.

Possono sembrare differenze minori – e nel grande schema delle cose certamente lo sono – ma si tratta di meccaniche che hanno un profondo impatto sull’esperienza multigiocatore competitiva. Personalmente, noi abbiamo apprezzato sia il TTK più elevato che il ritorno dei puntini rossi, ma possiamo tranquillamente prevedere, con una buona dose di certezza, che una parte della community non digerirà di buon grado questi cambiamenti.

A livello tecnico, non abbiamo notato un grande salto di qualità rispetto al precedente capitolo (aspettiamo di vedere la campagna), ma la nostra esperienza su PlayStation 5 (che è disponibile su Amazon) è stata completamente prima di intoppi.

Ora, c’è davvero poco altro da dire su quello che abbiamo provato in questi giorni di beta, ma vogliamo spendere qualche parola in più sul progetto Modern Warfare 3 in generale. Call of Duty è da sempre una serie molto statica, in cui i cambiamenti avvengono di rado. Ed è già successo in altri casi che gli sviluppatori, dopo aver trovato una formula vincente (in questo caso quella del Modern Warfare del 2019) la ripetessero due o tre volte con pochissimi ritocchi prima di passare oltre.

Premesso tutto questo, dobbiamo comunque dire che MW 3 è uno dei titoli del franchise che più nettamente dà l’impressione di essere davanti allo stesso, identico gioco di sempre, per tutte le motivazioni che vi abbiamo elencato.

Il fatto che il gioco si presenti ad un mese dal lancio con delle (splendide, va detto) mappe già viste, insieme a modalità tutte già giocate, non fa che aumentare la sensazione di essere davanti ad una “semplice” espansione, cosa che effettivamente il gioco doveva essere in fase iniziale.

Una novità interessante risiede nel time-to-kill più alto rispetto allo scorso anno.
Ora come ora, la speranza di vedere qualcosa di davvero “nuovo” si appoggia interamente sulla campagna e sulla modalità zombie. E questo non fa ben sperare, visto che le campagne di Call of Duty raramente brillano, e quella dell’ultimo MW 2 in particolare ci aveva lasciati con l’amaro in bocca. Ovviamente, saremmo felici di essere smentiti.

Diverso è il discorso sulla modalità zombie, che siamo onestamente curiosi di testare in fase di recensione, considerando che promette di essere molto differente rispetto alle proposte del passato.

Sia chiaro, parliamo di un gioco talmente ricco di contenuti e modalità che, con ogni probabilità, riuscirà comunque ad accontentare i fan, anche perché il gameplay di base diverte ancora, e su questo c’è poco da dire. Al contempo, però, non possiamo certamente dire che questa beta ci abbia lasciati con l’acquolina in bocca per il gioco finale.

E dato che sono ormai diversi anni che questo non accade più, forse per Activision potrebbe essere arrivato il momento di rivedere la sua politica annuale per il franchise. Anche se i numeri continuano a darle ragione, e alle fine questo per un publisher è tutto quello che conta.

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