Los Angeles – Che Ubisoft sia fortemente convinta del progetto Wii U (che sia per motivi concettuali o economici) è un dato di fatto. Con otto titoli già annunciati in arrivo sulla nuova console Nintendo è lo sviluppatore di terze parti che ha dedicato maggior tempo e spazio alla promozione dei propri giochi su Wii U, annunciando nel corso della propria conferenza anche il titolo esclusivo a tema zombie di cui andremo a trattare proprio ora: ZombiU.
Anarchy in the UKSiamo a Londra, città dall’atmosfera per certi versi magica ma che ultimamente ha subito un calo di appeal. Sarà per i lavori della metropolitana, sarà perché non si trova mai parcheggio, o forse, ma la nostra è solo una semplice supposizione, la recente apocalisse zombie l’ha trasformata in un posto non esattamente molto vivibile e in cima alla lista delle mete turistiche. Armati dunque di coraggio, di uno speciale pass per lo stand Ubisoft, e del Wii U GamePad siamo andati a farci un giro in quel di Buckingham Palace a vedere come se la passano i sempre compassati amici britannici. La demo che abbiamo avuto la possibilità di provare era studiata per mettere il più possibile in risalto non solo le caratteristiche del titolo, ma sopratutto l’utilizzo del controller Nintendo e le sue possibili aggiunte in termini di gameplay. Pensato come un FPS dalle tinte forti in cui tutto quello che conta è sopravvivere, ZombiU è un survival horror che ci chiederà soltanto di rimanere vivi il più a lungo possibile. Il concept alla base del titolo è quello di far credere che il nostro controller sia una sorta di borsa di Mary Poppins capace di contenere tutte le poche spoglie rimanenti della civiltà, e aiutarci a non ingrossare le fila degli zombie che ci assediano da ogni lato, fungendo da vero e proprio kit di sopravvivenza. Quando ci muoveremo per le strade cittadine infatti, il monitor del pad ci mostrerà la mappa della zona che stiamo esplorando, indicando con esplicativi punti rossi i nemici che non aspettano altro che un nostro passo falso. L’atmosfera che si respira, per quello che abbiamo visto, non è sicuramente adatta ad un pubblico di bambini (il titolo è infatti classificato come Maturo), e questo non può che deporre a favore della produzione. La cosa che colpisce subito è la scarsità di risorse e munizioni presenti nello schermo, che invogliano ad un comportamento più pianificato del classico run and gun con headshot annesso. Passati dal campo aperto ai movimenti in ambiente chiuso, con bassissima illuminazione d’ordinanza, abbiamo potuto testare qualche altra feature del nostro device di sopravvivenza, come ad esempio lo scanner, che ci permetterà, una volta puntato il nostro controller sul televisore, di attivare una sorta di vista ad infrarossi, facendoci così individuare casse speciali contenenti armi o aiuti di vario genere. Attenzione però a distrarsi troppo dallo schermo del televisore, perché uno zombi potrebbe assalirvi alle spalle e banchettare con il vostro succulento cervello.
God save the QueenMa esaminare casse non sarà l’unica cosa che potremo fare con il Wii U GamePad: tramite swipe sul touchscreen infatti avremo accesso immediato all’inventario per cambiare ad esempio al volo l’arma, o per controllare gli oggetti, per accedere alle telecamere di sicurezza e vedere cosa succede intorno a noi, o ancora per aprire delle porte chiuse tramite minigiochi. Se da una parte l’idea di usare in questo modo il doppio schermo aiuta tantissimo l’immedesimazione e il crescere dell’ansia scaturito dall’avere sempre e comunque angoli bui e ciechi, dall’altro si traduce in una giocabilità eccessivamente frammentata e potenzialmente compromessa dal continuo spostamento della nostra visuale dal Wii U GamePad al televisore. Inoltre, andrebbero sicuramente migliorate alcune gesture, sopratutto quelle che coinvolgono l’utilizzo dei pollici, perché scomode e poco immediate. Saranno queste indora le più grandi sfide di Ubisoft, perché le idee brillanti certamente non mancano, come ad esempio l’intelligente sistema di respawn dopo la morte. Una volta che infatti gli zombie avranno la meglio su di noi, eventualità non così remota vista la nostra bassa resistenza ai morsi e la scarsità di munizioni, rinasceremo nel corpo di un altro sopravvissuto presente nelle vicinanze, che si imbatterà nel nostro vecchio personaggio tramutato in mangiacervelli assassino, dandoci così la possibilità di recuperare il nostro prezioso inventario. Sul fronte tecnico invece preferiamo non dare giudizi avventati: se infatti la direzione artistica è di sicuro spessore, con ambientazioni cupe e un’atmosfera di generale oppressione ben ricreata, l’impatto puramente tecnico non sembra di quelli in grado di farvi strappare i capelli, ma siamo certi che siano ben consci di questo anche in Ubisoft, e impegneranno tutto il tempo prima dell’uscita del titolo (fissato in una finestra temporale successiva al lancio della console non superiore ai quattro mesi), per migliorare texture, animazioni e appeal generale, apparso forse troppo sottotono.
– Meccaniche giustamente punitive, è un apocalisse, non una scampagnata
– Wii U Game Pad ben utilizzato
– Interessante sistema di respawn
ZombiU è senza ombra di dubbio un titolo interessante dalle grandi potenzialità. Il concept, basato su un pesante utilizzo del Wii U GamePad in grado di distogliere l’attenzione dallo schermo, potrebbe essere il suo più grande punto di forza così come il suo tallone d’Achille, e starà solo a Ubisoft Montpellier riuscire a bilanciare il meglio possibile le due anime di questa produzione, che se godrà anche di un piccolo boost grafico sarà in grado di regalare diverse soddisfazioni ai futuri possessori della console Nintendo.