Un’armata inarrestabile quella di Wargaming.net, che ha portato la società negli ultimi anni a svettare sulla concorrenza. Il pubblico in World of Tanks ha trovato un titolo valido, piacevole da giocare e sicuramente fuori dagli schemi, qualità che hanno permesso alla produzione di raggiungere numeri impressionanti, con una community alle spalle capace di superare gli oltre dieci milioni di account. Con World of Warplanes, tuttavia, le cose non sono andate ugualmente bene e, sebbene il titolo stia reggendo adeguatamente il duello, Warthunder ha dato una forte spallata al progetto mettendosi d’intralcio ai piani di conquista dei nostri amici bielorussi. Se su aria e terra la guerra già impazza, è per mare che si giocherà la battaglia decisiva e da questo punto di vista Wargaming sembra già essere almeno un paio di passi avanti, con un progetto che muta velocemente forma migliorandosi ad ogni apparizione
All aboard!Alla Gamescom di Colonia abbiamo quindi messo mano all’ultimissma versione di World of Warships, provando le diverse tipologie di imbarcazione disponibili e saggiando il sistema di combattimento.Partiamo proprio da quest’ultimo che risulta estremamente più veloce e godibile della precedente build vista all’E3 2014. Ora la nostra nave si manovra agevolmente in terza persona e il moto ondoso influenza in maniera sensibile il nostro andamento. Mentre ci perdiamo a osservare l’acqua cristallina che si schianta sul nostro scafo all’orizzonte si erge la flotta nemica, suona l’allarme e prepariamo i cannoni alla battaglia.Intorno a noi le imbarcazioni governate dall’IA si aprono a ventaglio e il nostro Destroyer punta dritto verso il cuore della formazione nemica. Viriamo a babordo offrendo il fianco destro della nostra nave laddove i nostri cannoni sono già pronti a far fuoco. I primi colpi vanno miseramente a vuoto, ma a prendere pratica con il sistema di controllo e con quello di puntamento non ci vuole poi molto. Un grosso mirino centrale ci indica l’alzo dei cannoni e i colpi a nostra disposizione, l’impressione immediata tuttavia è che per riuscire a mettere a segno un paio di cannonate dalla distanza servirà ben più di un tentativo. Scordatevi la frenesia di World of Warplanes e persino la strategia di attesa di World of Tanks, in questo titolo la skill a nostro modo di vedere conterà ben più che nei due precedenti sopracitati. Se le cose non fossero già sufficientemente complicate, pensate anche che la vostra imbarcazione sarà perennemente in movimento, cambiando così di continuo la traiettoria ideale, e allo stesso modo lo saranno anche i vostri avversari. A quel punto dovrete prevedere lo spostamento in linea retta del bersaglio e sperare che questo non viri e metta a gambe all’aria tutti i vostri progetti. Le navi provate in questa breve demo erano tutte piuttosto resistenti e prima di poter affondare i pezzi grossi abbiamo dovuto usare gran parte dell’arsenale a disposizione, per scontri sempre particolarmente tirati. Intorno a noi nel frattempo esplosioni, imbarcazioni che andavano a fuoco e rottami galleggianti modificavano in tempo reale il campo di battaglia offrendo ripari e vie di fuga improvvisate.
Ricevere un colpo di cannone ben piazzato, infatti, diventa particolarmente pericoloso visto che le navi sono ricostruite nei minimi dettagli e con numerosissime hitbox, tali da costringerci alla resa nel caso tutte le nostre armi vengano messe fuori uso o a dover addirittura ricorrere ai meccanici di bordo per riparare eventuali falle nello scafo o incendi sul ponte o nella zona motori. Nella parte inferiore dell’interfaccia presenziano gli HP di ogni imbarcazione e le icone con relativo cooldown per le varie armi, e gli strumenti antincendio e di recupero atti proprio ad evitare di venir distrutti dopo i primi colpi subiti. Esiste anche la possibilità di andare a speronare con la nostra imbarcazione navi più minute, tentando di affondarle in questo modo, ma i danni subiti saranno comunque ingenti e i colossi del mare riusciranno difficilmente ad avvicinarsi abbastanza ai cacciatorpedinieri.Una buona varietà di navi, come da tradizione, garantisce la longevità del titolo e scommettiamo passeranno intere settimane prima di riuscire ad avere un garage degno di questo nome.Nel caso aveste qualche dubbio sulla questione varietà relativa al tipo di gioco che stiamo trattando, non dovete preoccuparvi più di tanto. Wargaming si sta muovendo bene su questo fronte e le mappe sono state riprese da ambientazioni reali, fornendo al giocatore un ottimo spettro di tattiche possibile per scontrarsi con gli altri giocatori. Molti dettagli sono ancora in attesa di essere sistemati, come le collisioni con il terreno e tra le navi, le onde e altri piccoli dettagli grafici, ma il titolo sembra mostrare già allo stato attuale buone premesse per poter accontentare tutti gli appassionati.Che Wargaming abbia fatto nuovamente centro?
– Riproduzioni fedeli delle navi
– Gameplay ragionato ma facile da comprendere
World of Warships è indubbiamente qualcosa di nuovo per Wargaming. Lontano dalla frenesia di World of Warplanes così come dall’immediatezza di World of Tanks, il titolo potrebbe andare a conquistare una nicchia di giocatori ancora scoperta dove strategia e attesa la fanno da padrone, ma in maniera intuitiva, così da attirare e magari intrappolare nella rete anche qualche curioso desideroso di toccare con mano le battaglie navali della prima e seconda guerra mondiale.