Anteprima

Wasteland 2

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a cura di Mugo

Colonia – Kickstarter gioca un ruolo sempre più di primo piano nel mondo dei videogiochi: tramite il sito statunitense, infatti, molti giocatori che non si ritrovano nell’evoluzione mainstream dell’industria, hanno potuto finanziare in prima persona dei progetti che difficilmente avrebbero visto la luce altrimenti. Uno di questi è Wasteland 2, gioco di ruolo creato da Brian Fargo, che arriva la bellezza di venticinque anni dopo il primo capitolo. Durante la Gamescom 2013 abbiamo potuto incontrare Fargo in persona, e farci guidare lungo una demo di Wasteland 2, in vista della fase beta ormai dietro l’angolo. 

Desert Rangers 
In seguito ad un’apocalisse nucleare il mondo così come lo conosciamo non esiste più, devastato dalla guerra, abitato da pochi sopravvissuti. Nel sudest degli Stati Uniti, in pieno deserto, un gruppo di uomini e donne scampati all’annientamento si organizza per ristabilire ordine e sicurezza in terre dominate da banditi e scarsità di risorse, starà proprio al giocatore assumere il controllo di quattro di questi, lungo un arco narrativo ricco ed inedito, con qualche rimando al primo capitolo.La struttura ludica appare squisitamente old-school fin dall’analisi delle pagine dei personaggi: sta infatti al giocatore assegnare i punti abilità e gli attributi ai suoi ranger, scegliendone i punti di forza e facendogli imparare nuove capacità. Il livello di precisione raggiungibile in questa fase ha ovviamente conseguenze sul gameplay, visto che ogni situazione offre diverse vie per essere risolta. Poniamo di incontrare una donna malata, la quale ci dice di non avere più notizie del marito partito per trovarle una cura, e di non riuscire più a vivere nel dolore. Al giocatore la scelta: ucciderla per porre fine alle sue sofferenze, utilizzare una skill di cura (a patto di avercela, e di averla al livello necessario) oppure andare a cercare una medicina, non sapendo neanche se questa esiste. Ogni scelta avrà delle conseguenze nel mondo di gioco, a volte immediate, a volte evidenti solo dopo alcune ore di gameplay. 
Dialoghi intelligenti 
Le specifiche dei nostri quattro ranger si rifletteranno anche sull’elaborato sistema di dialoghi di Wasteland 2. Sia che vi si partecipi in prima persona, o che si ascolti qualcuno parlare, gli scambi di testo avranno al loro interno alcune parole chiave, parole che andranno a formare un database dal quale pescare poi nelle conversazioni successive così da rendere il più possibili vive le interazioni tra giocatore e personaggi non giocanti.Le chiacchiere, esattamente come i messaggi radio che si captano od il combat log, appaiono in un box a schermo in continuo aggiornamento, per un flusso di informazioni intenso e coinvolgente, al quale il giocatore può attingere per arricchire la sua esperienza. Rimane comunque la possibilità di ignorare tutto questo, per Fargo un buon RPG deve contenere tantissimo materiale, ma non bisogna costringere il giocatore a fruirne, lasciando che sia lui a scegliere quali aspetti esplorare. Da questa considerazione deriva anche un interfaccia utente completamente personalizzabile, un po’ come l’approccio al gameplay può prendere tante strade diverse. Si può puntare sui combattimenti, sulle skill sociali, sulle abilità contestuali oppure un po’ su tutto, e quasi si respira la sensazione di stare giocando ad un gioco di ruolo cartaceo, anche per il sistema d’iniziativa in combattimento che non può che rimandare a quel mondo nel quale tutti gli rpg hanno origine. 
Tirate per l’iniziativa 
I combattimenti seguono la canonica struttura a turni, con i personaggi ancorati alla griglia di movimento, ancora una volta richiamando il mondo dei giochi di ruolo da tavolo ed offrendo un ottimo livello strategico al giocatore. Prima di dare il via agli scontri, in alcune occasioni, si ha la possibilità di dividere il party sfruttando magari l’ambientazione per ottenere delle posizioni di vantaggio: immaginiamo di posizionare un cecchino su un’altura e da lì iniziare il combattimento, cogliendo di sorpresa gli avversari. La varietà delle situazioni proposte e l’ottimo livello dell’intelligenza artificiale concorrono nell’impedire che l’esperienza ludica diventi ripetitiva, offrendo molteplici vie per risolvere una situazione, ed altrettante possibili risposte dei nemici. La pianificazione, poi, si rivela fondamentale alla luce della morte permanente dei membri della squadra caduti in battaglia. Quando un nostro compagno cade sotto i colpi avversari, infatti, si hanno solo pochi tentativi per riportarlo tra noi (magari provando a curarlo sul campo, od incamminandosi verso l’avamposto più vicino), al fallimento dei quali sarà perso per sempre costringendoci a rimpiazzarlo.Dal punto di vista del valore di produzione il titolo InXile Entertainment gode di un’ottima direzione artistica e di grande cura negli aspetti più importanti per il gameplay, mentre sul fronte puramente tecnico dobbiamo segnalare qualche indecisione nel frame rate e la generale necessità di maggiore pulizia, elementi che comunque non dovrebbero essere difficili da sistemare da qui all’uscita prevista per la fine dell’anno.  

– Gameplay vecchio stile

– Tanta attenzione ai dettagli

– Sistema di azioni e conseguenze intrigante

Wasteland 2 si propone come un titolo dalle meccaniche familiari per i giocatori di vecchia data, che vi ritroveranno la possibilità di esaminare ogni variabile fin nei minimi dettagli. L’atmosfera che si respira riesce a convincere grazie al legame con il mondo dei giochi di ruolo da tavolo, e ad una realizzazione del mondo dettagliata e particolareggiata. Ancora non si hanno date per quanto riguarda un’eventuale beta del titolo, anche se possiamo sperare che il tempo da qui all’uscita del prodotto finito venga speso per sistemare alcune incertezze a livello tecnico.

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