Scrivi Wasteland e ripensi a Brian Fargo, alla Interplay pre-Star Trek, a quel mondo persistente (uno dei primi in assoluto) e a quell’ambientazione post apocalittica che manderebbe in brodo di giuggiole qualsiasi fan di Mad Max. E’ trascorso un quarto di secolo da quel leggendario Gioco di Ruolo a turni e anche se la saga di Fallout ne ha preso il testimone come meglio non si potesse sperare, c’è chi rimpiange ancora oggi la visuale isometrica, i Punti Azione e il terreno di gioco composto da una sfilza di esagoni. Nel frattempo Brian Fargo non ha combinato granchè con la sua InXile Entertainment, ma alla notizia che lui e gente come Michael A. Stackpole, Liz Danforth e Chris Avellone stavano riprendendo in mano Wasteland per farne un sequel, i ruolisti più attempati hanno preso d’assalto Kickstarter e conosciamo bene il risultato finale. Quasi tre milioni di dollari raccolti a fronte di una richiesta tre volte inferiore hanno fatto di Wasteland 2 un successo già in partenza, anche se per vederlo sui nostri PC bisognerà aspettare altri otto mesi.
Il bello dei turni
Il gioco è infatti atteso il prossimo ottobre e per chi non ha mai dimenticato quel primo episodio, o per chi non ha gradito del tutto la svolta in soggettiva dei nuovi Fallout, Wasteland 2 promette davvero grandi cose. Parliamo di un successore perchè quel Fountain of Dreams pubblicato del 1990 non è stato un vero e proprio seguito, quanto più un erede spirituale del primo Wasteland un po’ come i primi due capitoli di Fallout. Wasteland 2 si pone invece come un autentico ritorno al passato, con la sua formula di combattimenti a turni oggi così desueta (a parte l’exploit di XCOM: Enemy Unknown) e quella sua interfaccia che pare uscita direttamente dagli anni ’90. Lo si vede chiaramente nel nuovo video rilasciato pochi giorni fa da InXile, che in circa 15 minuti di gameplay mostra quanto Wasteland 2 svuoterà alla sua uscita i portafogli di tantissimi nostalgici dei GdR che furono. Ambientazione spoglia e desolata a la Fallout, quattro ranger controllabili come in un RTS, finestra testuale piena zeppa di informazioni sui nemici e sull’ambiente circostante.
Il GdR si fa tattico
I combattimenti a turni funzionano bene o male come in Fallout, ma non mancano le novità. Ci si avvicina a un mostro, lo si seleziona con il cursore a forma di occhio per vederne le caratteristiche e il raggio d’azione e si spostano i propri ranger per prepararsi meglio allo scontro. In un passaggio del filmato vediamo chiaramente un componente del party specializzato in armi a lunga gittata nascondersi dietro ad alcune casse e fare fuoco, sorprendendo così il nemico e trovando al tempo stesso un riparo. Le coperture saranno infatti un elemento fondamentale, ma anche sfruttare al meglio i punti azione per colpire, muoversi e compiere altre azioni a ogni turno sarà importantissimo. Dopotutto un simile sistema di combattimento presuppone un approccio tattico da non sottovalutare, anche se per ora non abbiamo visto nemici (insetti giganti, un vermone lungo due metri) in grado di impensierire davvero il party di gioco.
Il passato che ritorna
Quello che piace è proprio la preparazione a ogni singolo scontro, con tanto di spiegazione testuale del nemico e il minuzioso posizionamento dei ranger per sfruttarne le rispettive attitudini offensive. A dire il vero sul finale della demo entra in scena una specie di robottone a forma di ragno che pare davvero ostico, ma purtroppo il video sfuma proprio sul combattimento che sta per iniziare. Oltre ai classici esterni desertici con rottami, cactus e costruzioni diroccate, il filmato mostra anche l’interno di un laboratorio scientifico dove troviamo alcuni PNG con cui parlare e armi da raccogliere, non prima però di aver manomesso lucchetti e sfondato porte e cancelli utilizzando alcune delle tante skill che avremo a disposizione. Il primo impatto, nonostante un comparto grafico non certo strepitoso affidato al motore Unity e i dialoghi non doppiati (si leggerà molto in Wasteland 2), è quasi superiore alle aspettative e a ciò ha contribuito sicuramente l’ingresso nel progetto di Obsidian, che di GdR se ne intende parecchio tra i vari Neverwinter Nights 2, KOTOR 2 e Fallout: New Vegas. L’atmosfera del primo Wasteland (ma anche di Fallout) sembra esserci tutta, i vari HUD dell’interfaccia si possono spostare a piacimento nella schermata di gioco, gli elementi ruolistici sono tutti al loro posto e il gameplay pare profondo e tattico al punto giusto. Ne vedremo insomma delle belle e se vi capita correte a giocare al primo Wasteland. Lo choc grafico sarà enorme, ma superato quello vi aspetta uno dei più bei GdR di sempre.
– Atmosfera fedele all’originale
– Il gameplay si preannuncia molto tattico e profondo
– Il primo vero sequel di Wasteland dopo 25 anni
Per ora si sono visti solo 15 minuti di Wasteland 2, ma la sensazione è che Brian Fargo e soci stiano realizzando un GdR a turni come non se ne vedevano da tempo, con in più la bellezza di uno scenario che non smette ancora oggi di affascinare. Chi è rimasto orfano dei primi due Fallout e cerca quelle lontane sensazioni troverà in Wasteland 2 il titolo perfetto per rispolverare vecchi ricordi. Appuntamento a ottobre, sperando che nel frattempo InXile e Obsidian mostrino ancora molto del loro gioco.