Per quella che è già un’icona di questa generazione videoludica, le presentazioni risultano quasi inutili e fuori luogo. Ogni videogiocatore che non provenga da qualche strana e lontana galassia conosce perfettamente quel simpaticone di Nathan Drake, protagonista della pluripremiata saga di Naughty Dog: Uncharted. La prima avventura portatile del giovane avventuriero non sarà tuttavia sviluppata dai geniacci della software house che riporta come mascotte un cane. Come accaduto con i capitoli tascabili di God of War per PSP, anche la sorte di Drake su PS Vita è stata affidata ad un team diverso dall’originale, ovvero il Sony Bend. Sarà all’altezza delle aspettative?Un salto nel passatoUncharted: Golden Abyss narrerà una storia antecedente ai fatti del primissimo episodio della saga. La nostra missione sarà ancora una volta quella di svelare un mistero storico per trovare un antico tesoro. Ad accompagnarci nella nostra impresa avremo un vecchio amico di Drake, Jason Dante, personaggio un tempo apprendista dello stesso Nathan, e una donzella giovane e impulsiva di nome Marisa Chase. Tanti dialoghi e filmati promettono un certo spessore e una certa profondità nel rapporto (non sempre semplice) tra i tre avventurieri. Come abbiamo imparato dalle precedenti esperienze con Nate, situazioni tanto spettacolari da mettere invidia ai migliori blockbuster hollywoodiani e attimi di sana ironia dovrebbero fare capolino anche in questo Uncharted. Inoltre, un viaggio nel passato del protagonista rimane indubbiamente un’ottima opportunità per conoscere ancora più a fondo il carattere e la vita di questo moderno Indiana Jones.
Come prima, più di primaLa giocabilità, fortunatamente, non sembra volersi discostare dalle ormai consolidate meccaniche tipiche di ogni Uncharted: varietà d’ambientazioni, con l’immancabile giungla a fare da protagonista, tanta azione (lunghe sparatorie, fughe da edifici in fiamme, passeggiate su barcollanti ponti posti a decine di metri d’altezza, eleganti salti da una fune all’altra, ecc….), sequenze scriptate fortemente cinematografiche, combattimenti corpo a corpo ed enigmi ambientali restano le fondamenta di questo adventure. Proprio gli enigmi offrono gli spunti più interessanti e innovativi rispetto al passato. Grazie alle caratteristiche di PS Vita gli sviluppatori si sono trovati aperte nuove porte e hanno potuto sperimentare innovativi metodi di realizzazione dei rompicapo, che sfrutteranno alla grande le funzionalità della console. Touch screen, giroscopi, accelerometri e fotocamere vengono impiegati per regalare agli appassionati un’esperienza fresca, ma al contempo classica. Preparatevi a muovere la PS Vita e a sfregare in tutti i modi il suo schermo: la scarsa varietà e l’insufficiente quantità dei puzzle non rappresenteranno più un problema. Ovviamente anche gli altri aspetti del gameplay non saranno da meno. In particolar modo le innumerevoli sezioni platform appaiono indicate per essere superate a base di colpi sul touch screen e anche le scenografiche sparatorie trarranno beneficio dalle moderne capacità hardware della console portatile. Ad esempio per mirare un bersaglio con il potentissimo fucile da cecchino dovremo spostare la PlayStation Vita nello spazio. Ancora: basterà semplicemente indicare con il dito un nemico vicino per vedere Drake atterrarlo con una violenta serie di pugni e calci. Superati i primi momenti di indecisione dovuti alla naturale metabolizzazione del nuovo sistema di controllo, la semplicità e l’immediatezza saranno letteralmente a portata di mano, con tutte le soddisfazioni che ciò comporta. Ad ogni modo tutti coloro che vogliono mantenere inalterato il feeling della serie potranno avvalersi senza problemi della tradizionale configurazione di comandi. La scelta sarà quindi del giocatore che, in qualsiasi momento, potrà usufruire di un tipo di controllo piuttosto che l’altro.Le dimensioni non contanoIn perfetta coerenza con quanto detto fino ad ora, Uncharted: Golden Abyss non vuole in nessun modo sfigurare di fronte alla magnificenza delle controparti “da salotto”. La resa grafica non sembra soffrire di alcun problema di inferiorità che potrebbe sorgere a causa delle piccole dimensioni della console. Il risultato, ancora in fase di perfezionamento, è infatti eccezionale. Textures, pulizia dell’immagine, animazioni, cut-scenes, frame-rate: tutto raggiunge standard elevatissimi, con una qualità complessiva di pochissimo inferiore a quella dei capitoli “maggiori”; e siamo solo all’inizio del ciclo vitale di PS Vita! A voler essere pignoli, l’unico appunto da fare riguarda un aliasing in alcuni frangenti troppo evidente, ma constatando l’ottimo lavoro svolto da Sony Bend c’è davvero poco di cui lamentarsi. Oltre a tutto ciò il team afferma che sarà presente un qualche genere di compatibilità con Uncharted 3: Drake’s Deception, mentre sembra ufficiale l’assenza di una modalità multiplayer.
– È il primo Uncharted portatile
– Feeling della serie inalterato
– Buona implementazione delle funzionalità di PS Vita
– Nuove rivelazioni sul passato di Nathan Drake!
L’arrivo di un nuovo Uncharted è una notizia capace di entusiasmare ogni buon possessore di una console Sony. Benché tutte le attenzioni siano rivolte a quel già certo capolavoro di Uncharted 3: Drake’s Deception, il primo capitolo portatile della saga tenta con ogni mezzo a disposizione di raggiungere vette qualitative, sia di gameplay che di trama e tecnica, pari a quelle degli altri episodi, destando perciò un notevole interesse. PlayStation Vita, inoltre, apre possibilità di gioco ancora inesplorate. Per tale motivo Uncharted: Golden Abyss può, in parte, contare sul fattore innovazione. Una cosa comunque è certa: chiunque farà sua la nuova console portatile di Sony non potrà perdersi un titolo di tale caratura, perché, nonostante le ridotte dimensioni con cui si mostra il nostro Nathan Drake, siamo sicuri che ci regalerà ancora una volta una grande avventura!