Prendi un pizzico di questo, una manciata di quello … Da quanto è stato mostrato fino ad ora, il titolo sembrerebbe un ottimo mix di vari gameplay: un action in terza persona stile Tomb Raider, un aggiunta di Resident Evil 4 – il sistema di mira è praticamente identico, con i pro e i contro che ne derivano – ed anche un pizzico di Metal Gear Solid, il tutto però portato all’ennesima potenza. Nathan potrà infatti correre, saltare, arrampicarsi, rotolare, sfondare porte, saltare fuori dalle finestre, compiere azioni “stealth” ed inoltre sarà tanto veloce e letale a mani nude quanto con l’uso della pistola.
Avvolti dal verde …In base a quanto mostrato finora fra le ambientazioni – che potrebbero essere varie quanto lo sono state nei vari Tomb Raider – troveremo i resti di un’antica civiltà immersi nella vegetazione, con la possibilità quindi di poter sfruttare liane, pareti di roccia o le stesse piante/strutture come copertura per toglierci da situazioni di pericolo o per far in modo che il numero dei nostri avversari non sia determinante in rapporto alle abilità del nostro Nathan. A proposito dei nemici, vista la foga e l’ardore con cui si lanciano verso il nostro protagonista, c’è da immaginare che vogliano qualcosa di particolare che noi possediamo, chissà … al momento sono stati rivelati pochi dettagli sulla trama per cui ancora non conosciamo la storia dei protagonisti. L’apparizione comunque di frasi come “Alcune cose che sono andate perdute non dovrebbero mai essere ritrovate”, accompagnate da altre riguardanti maledizioni ed un leggendario tesoro – il tutto seguito poi dall’inquadratura di un bel teschio – rende l’idea di come, molto probabilmente, Nathan sarebbe l’orgoglio di papà Indy e mamma Lara essendo anch’egli un archeologo, invischiato in vicissitudini che hanno tanto di “caccia al tesoro” quanto di malvagio e soprannaturale.
Solo il meglioNaughty Dog sembra affacciarsi nell’universo Ps3 con decisione, convinta delle proprie possibilità ed ambizioni. Per Uncharted si è deciso di utilizzare tutti i mezzi di sviluppo più moderni, come l’HDR ed il Bump mapping, oltre che una gestione della fisica, degli oggetti animati o non, semplicemente ai massimi livelli. Sia il comparto grafico che lo studio della trama vengono portati avanti con lavoro certosino, con l’apporto, fra gli altri, di personaggi come Jordan Mechner, designer del primo capitolo della fortunata serie “Prince of Persia”. Uncharted sembra godere inoltre di un’ottima fluidità nonostante alla conclusione dello sviluppo manchi ancora diverso tempo, e soprattutto appare efficace l’utilizzo delle telecamere dinamiche. Accertato inoltre l’impiego del sensore di movimento del Sixaxis – ad esempio per tenere Nathan in equilibrio sopra un tronco d’albero – ma speriamo che le possibilità di utilizzo siano tanto varie quanto numerose e soprattutto non si fermino solo ad impieghi marginali.
ConclusioneAnche cambiando totalmente genere Naughty Dog mantiene intatto lo stile unico che ha conquistato milioni di videogiocatori e che le ha regalato tanto successo negli anni, dando vita ad una avventura grafica coloratissima e ricca di spunti interessanti. Certamente Uncharted: Drake’s fortune non colpisce per l’originalità eppure riesce a catturare l’attenzione grazie a una realizzazione tecnica estremamente curata e soprattutto ricca di stile. In attesa di una nuova demo del gioco non ci resta che augurare buon lavoro a Naughty Dog, le fondamenta per un ottimo gioco sembra sia state posizionate con cura.