Anteprima

Uncharted 3: Drake's Deception

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a cura di U MastrU

Il comparto multigiocatore di Uncharted 2: Il Covo dei Ladri ha rappresentato una graditissima sorpresa per tutti i fan. Un succosa e ben curata modalità in un titolo che offre uno strepitoso single player non è cosa che capiti tutti i giorni. Il tutto ha, giustamente, caricato sulle spalle dei ragazzi di Naughty Dog un mare di responsabilità. I fan si attendono che il multiplayer della loro nuova fatica, Uncharted 3: Drake’s Deception, in arrivo su Playstation 3 il primo Novembre di quest’anno, riesca a stupire ancora. In attesa di poter sperimentare in prima persona il titolo (grazie alla beta-multiplayer che inizierà il 28 Giugno per i possessori di Infamous 2 e per i titolari di abbonamento al PSN Plus, 11 Luglio per tutti gli altri) abbiamo raccolto una buona dose di informazioni che ci permettono di darvi un’ idea sulle principali novità che gli sviluppatori hanno in serbo.

Multiplayer cinematic actionLe intenzioni dei ragazzi di Naughty Dog, nelle parole del game director Justin Richmond, sono di proporre qualcosa di davvero nuovo nel panorama degli sparatutto multigiocatore. Come? Cercando di trasporre il feeling da film d’azione/avventura delle migliori sequenze del single player direttamente nelle partite multigiocatore. Come le due esperienze verranno mescolate non è ancora chiaro, tuttavia possiamo darvi un’idea descrivendovi l’inizio di una partita su una delle due mappe al momento note: Airstrip (l’altra è Chateau). La partita si apre con una squadra a bordo di un enorme aereo da trasporto lanciato a tutta velocità su una pista ed in procinto di decollare, mentre l’altro team si lancia all’inseguimento a bordo di camion. L’azione prevede che il secondo team cerchi, sfruttando la possibilità di saltare da un camion all’altro, di abbordare il velivolo attraverso il portellone posteriore, dal quale la prima squadra dovrà vomitare montagne di piombo per respingere l’assalto. L’inseguimento si presenta altamente spettacolare, con camion che esplodono e si capovolgono mentre i loro occupanti cercano di rispondere al fuoco dell’altro team che si trova a bordo dell’aereo. La promessa degli sviluppatori è ricreare scene ad alto tasso di adrenalina come questa per ognuna delle mappe previste, tuttavia non possiamo non esprimere delle perplessità. Infatti, non solo probabilmente queste scene rischiano di divenire alla lunga noiose, ma bisogna notare come queste a parte, il gameplay sulla mappa si svolga in modo tradizionale. E’ chiaro come sia al momento prematuro esprimere un qualunque giudizio, rimaniamo in attesa di poter testare con mano il gioco.
Molte altre novitàSe pensate che l’ambizioso progetto degli sviluppatori di rinnovare il comparto multigiocatore della loro nuova creatura si fermi qui sbagliate di grosso. Al contrario, di carne al fuoco pare ce ne sia davvero tantissima. Innanzitutto sarà possibile partecipare a tutte le modalità, sia competitive che cooperative (tornano infatti le missioni in co-op), in compagnia di un amico tramite split-screen e, cosa molto interessante, ciascuno con il suo profilo PSN. Ciò ci porta a parlare delle modalità; sarà presente una interessante variante del Deathmatch a Squadre in cui si confronteranno tre team composti da due persone. Già si nota come questa modalità vada a braccetto con lo split-screen, promettendo tanto divertimento per i team di amici più affiatati. Accanto a questa sarà presente anche il più tradizionale Team Deathmatch 5 contro 5 (il numero massimo di giocatori dovrebbe essere appunto dieci), oltre alle succitate missioni cooperative, ed altre stipulazioni ancora non svelate. Gradite novità anche dal fronte delle meccaniche di gioco. In primo luogo, Naughty Dog ha pensato di dare una rispolverata ai Booster (i perk già presenti in Uncharted 2). Per chi non lo sapesse, sono miglioramenti passivi delle abilità del nostro alter-ego. Essi non sono solo aumentati di numero e diversificati nei loro effetti, ma acquisiranno punti esperienza con l’utilizzo prolungato fino ad aumentare di livello (per due volte), e quindi di efficacia. Inutile aggiungere che ciascuno di essi è pensato espressamente per agevolare un certo tipo di approccio alla partita e che starà a voi cercare quello che più si confà al vostro stile. Un gradito ritorno dal precedente episodio sarà anche quello delle medaglie guadagnate compiendo particolari azioni durante le partite. Ottenendo un certo tipo di riconoscimenti, in Uncharted 3 sbloccheremo particolari ed utilissime abilità chiamate Kickback. Esse ci beneficeranno con i bonus più disparati: da un lanciarazzi pronto all’uso che comparirà dalle nostre mani, alla possibilità di far fuoco senza bisogno di ricaricare ed altre altrettanto utili. Interessante notare come gli sviluppatori abbiano pensato di elargire i Kickback non solo a chi guadagna medaglie legate alle abilità in combattimento, ma anche, ad esempio, a chi riesca a trovare i tesori sparsi per la mappa. Un intelligente tentativo di evitare le situazioni di dominio incontrastato dei giocatori più capaci che continuano a divenire più forti, sbilanciando le partite e rovinando sostanzialmente l’esperienza agli utenti meno abili. Nella stessa direzione si muovono anche i cosidetti Power Play. Questi saranno particolari abilità che si renderanno disponibili al team che sta incorrendo in una sconfitta troppo netta. Anch’essi sono assai variegati: vi sarà la possibilità di infliggere più danni, di svelare la posizione degli avversari sulla mappa, impedirne il respawn o addirittura prolungare la durata della partita. L’attenzione di Naughty Dog per l’innovazione non ha però assolutamente posto in secondo piano la cura di un elemento che fa oramai parte di tutti gli sparatutto di successo: la personalizzazione. Se questo elemento era solo accennato in Uncharted 2: Il Covo dei Ladri, in questo sequel sarà ampiamente sviluppato. I personaggi saranno personalizzabili con numerosi capi d’abbigliamento ed accessori (anche parecchio stravaganti). Inoltre ciascun giocatore potrà creare il proprio stemma, che vedrà campeggiare sui luoghi più in vista di ogni mappa in caso egli riesca ad essere il miglior giocatore della partita. Neanche le armi sfuggono a questa volontà di lasciare all’utente la possibilità di plasmare la propria esperienza di gioco secondo le sue esigenze. La customizzazione delle bocche da fuoco sarà, sembra, molto profonda; le modifiche applicabili alle armi saranno specifiche per ciascuna di esse (non pensate di mettere un mirino telescopico su un fucile a pompa, piuttosto un meccanismo per accelerarne il rateo di fuoco) e influiranno sul loro aspetto. 
Social GamingSe pensate che la modalità Teatro della serie Halo rappresentasse un punto d’arrivo il social gaming, vi sbagliate di grosso. In questa direzione Uncharted 3 promette davvero di stupire. La possibilità di salvare le partite e di estrarne clip riprese con l’angolazione più adatta è qui solo la punta dell’iceberg (gustosa comunque l’opzione che permette di andare avanti veloce fino a pochi istanti prima di un’uccisione). L’integrazione con Facebook e Youtube, invece, il cuore. La possibilità di caricare i propri filmati più belli o divertenti direttamente sul più famoso social network del momento e su Youtube apre le porte alla creazione di un esperienza che permette di varcare i limiti del PSN con un click, favorendo come mai prima d’ora un’esperienza a tutto tondo e fortemente integrata. Lo stesso intento persegue anche un’altra chicca: la possibilità di invitare a giocare anche un nostro amico su Facebook (e non sul PSN), valicando così il limite di contatti di quest’ultimo. E infine vi sarà la Uncharted TV, un canale diretto tra gli sviluppatori ed i giocatori, visualizzabile in un angolo dello schermo (ovviamente espandibile) mentre si attende l’inizio di un match. Andranno in onda continuamente novità sul mondo di Uncharted, così come clip dei giocatori che hanno particolarmente colpito gli sviluppatori e chissà quali altre cose che non ci è ancora dato sapere.

– Tentativo di ricreare le sequenze d’azione del single-player

– Numerose novità nelle meccaniche di gioco

– Integrazione con Facebook e Youtube

Il ragguardevole numero di novità gettate sul tavolo dai ragazzi di Naughty Dog non lascia adito a scetticismi in merito a quanto sul serio abbiano preso il proposito di fare del multiplayer di Uncharted 3 quanto di meglio si possa trovare su PS3. A partire dalle già solide basi poste col precedente capitolo, sembra stiano riuscendo a condurre un’operazione di raffinamento ed al contempo di innovazione. Tutto, insomma, lascia immaginare che non rimarremo affatto delusi, nonostante le alte aspettative, dal ritono di Nathan Drake.

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