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Ultra Street Fighter 4

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a cura di Pregianza

Ah, Street Fighter. Un nome amato alla follia da tutti gli appassionati di picchiaduro 2D e ormai da anni al top dei tornei competitivi del genere. Il suo gameplay stratificato, solidissimo e tecnico ha conquistato la vetta dell’EVO, creato la più grossa community legata a un singolo fighting game mai vista, e solcato con durezza la strada da seguire per tutti, o quasi, i concorrenti. 
Con Street Fighter 4 Capcom ha fatto il botto, lo sappiamo tutti. La malsana policy dell’azienda nipponica ha però dato il via a un proliferare di edizioni migliorate e ampliate del titolo, con aggiunte di personaggi vari, ritocchi sensibili al bilanciamento, e Daigo solo sa cos’altro. Non è una filosofia estranea ad altre case di sviluppo, sia chiaro (Arc System Works, parliamo di te), e nel caso delle ultime evoluzioni è stata implementata anche in modo intelligente, però è innegabile che molti giocatori la percepiscano negativamente, come l’ennesimo piano diabolico per fare soldi facili.
L’Arcade Edition ver. 2012 sembrava essere l’ultimo tassello, e invece Capcom ha voluto chiudere con una versione rinnovata chiamata Ultra Street Fighter 4. Nuovi personaggi? Presenti. Ribilanciamenti? Of course. Tuttavia c’è un’altra novità, e stavolta inaspettata: delle nuove meccaniche. Ora che è girato per benino il codice preview del gioco, siamo pronti a descrivervi cosa dovete aspettarvi da quella che, forse, è l’edizione definitiva del picchiaduro più apprezzato dell’ultimo decennio. Fight!
New challengers
Partiamo dalle basi, i nuovi personaggi. Le new entries sono tutte vecchie conoscenze per chi ha giocato Street Fighter X Tekken, dopotutto si tratta di Hugo, Poison, Rolento, ed Elena. Chiaramente Capcom non ha investito grandi risorse nella creazione di nuovi modelli, e ha riutilizzato parte degli asset di quel gioco, variando le hitbox e ritoccando i valori numerici per adeguarli al nuovo sistema. Il lavoro, comunque, gli è riuscito bene, visto che i personaggi extra danno l’impressione di essere più che degni e bilanciati a dovere. L’ultima arrivata è Decapre, un clone di Cammy differenziata dalla combattente in tutina solo da una maschera minacciosa. La ragazza rappresenta però l’extra più significativo nel roster, perché a livello di gameplay c’entra poco o nulla con sua “sorella”. 
Innanzitutto Decapre è un charge character, uno di quelli del gruppetto di Vega, M.Bison e Guile, che richiede carica direzionale. La sua peculiarità principale è la capacità di teletrasportarsi, che può cogliere di sorpresa l’avversario e la rende un personaggio estremamente offensivo. Decapre è veloce, imprevedibile, difficile da arginare quando mette in atto un assalto. Una delle sue Ultra, per rincarare la dose, è una lenta ed enorme fireball che può venir utilizzata in combinazione con i succitati teleport per colpire il nemico da ogni lato. Il rovescio della medaglia, ovviamente, sta nel danno. Decapre ci è parsa un’ottima guerriera, ma ai suoi assalti può far seguire combo relativamente limitate (o almeno così sembra per ora), quindi è basata più sull’attacco costante che non sull’attento calcolo delle distanze per portare a segno una singola, devastante, combinazione.
Avendo tirato in ballo le ultra, è il caso di spostarsi sulle sorprese legate alle meccaniche, che non vanno assolutamente sottovalutate. Proprio per quanto riguarda queste poderose mosse, ora sarà possibile selezionarle entrambe per ogni personaggio, a discapito dei danni. Difficile dire al momento quanto importante risulterà questa scelta, ma è chiaro che un giocatore esperto desideroso di avere più setup a disposizione apprezzerà.
Molto, e sottolineiamo MOLTO, più sostanzioso è il cambiamento al Focus Attack. Non pensate male, la mossa è rimasta la solita, ma ora è accompagnata dal Red Focus Attack, una variante di rosso colorata che assorbe un qualsiasi numero di colpi, spendendo due tacche della barra super (peraltro quest’ultima si ricarica notevolmente se i danni subiti sono parecchi). Questa mossa cambia completamente le tattiche di gioco, aggiungendo un nuovo livello di gestione della barra, e la possibilità di ribaltare brutalmente la situazione con una manovra difensiva ben piazzata. I grappler come Zangief e T.Hawk, in particolare, gioveranno mostruosamente della meccanica, che potrebbe garantire dei ribaltoni d’altri tempi se sfruttata a dovere. Non crediamo che sarà problematica, perché richiede di usare barra, e molti personaggi devono farne uso costante durante i match per dominare di solito, ma muterà sensibilmente i combattenti al top delle liste nei tornei, di questo siamo convinti. Sempre parlando di bilanciamento, è piacevole notare come molti personaggi poco usati o ritenuti di bassa qualità siano stati ritoccati e leggermente limati per risultare più affidabili. Alcuni ritocchi restano troppo limitati, e certi top tier intoccati fanno ancora paura, ma visti gli stravolgimenti portati dal Red Focus e i tanti valori riconsiderati ci sarà da divertirsi per i primi mesi. 
Ultima chicca, il delayed standing. Trattasi di una meccanica importante quanto, se non più del Red Focus. In parole povere, ora un personaggio buttato forzatamente a terra può ritardare il ritorno in posizione eretta, mandando in palla i calcoli dei giocatori offensivi . Per personaggi come Akuma, Oni, o altri che giocano molto su questo tipo di strategie, è un cambio di prospettiva terrificante, di quelli che stravolgono completamente l’esperienza. Il ritardo quando si usa la tecnica è di soli 11 frame, ma è ad ogni modo difficilissimo gestire a dovere le tempistiche degli assalti e agli alti livelli molti giocatori affermano già che il ritmo di gioco è rallentato pericolosamente. Sarà una scelta azzardata? Anche in questo caso è troppo presto per dirlo, ma molti tireranno un sospiro di sollievo nel sapere che una caduta contro certi giocatori ora è molto meno pericolosa. 

– Varie nuove meccaniche, che trasformano il competitivo

– Personaggi extra, anche se c’è solo una nuova conoscenza

Una semplice operazione commerciale? Dopo aver visto i cambiamenti apportati a questa edizione di Street Fighter 4 è difficile dirlo. Modelli e animazioni riutilizzati a parte, Ultra Street Fighter 4 rischia, e tantissimo, andando a modificare sensibilmente un sistema considerato tra i più solidi e affidabili in circolazione. I blasfemi della serie a malapena noteranno i cambiamenti, ma chi apprezza l’aspetto più competitivo del genere si ritroverà di fronte a un gioco trasformato, che online potrebbe mutare del tutto le classifiche e le tier list. Mentiremmo se dicessimo di non essere un po’ preoccupati, ma in noi c’è anche molta curiosità. Chissà come si evolveranno i tornei dopo l’uscita dell’ultimo lavoro di Capcom.

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