Anteprima

Turning Point - Fall of Liberty

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a cura di Meno D Zero

Viva la guerra
Non me ne vogliano i pacifisti per questo titolo un pò politically uncorrect, il senso del discorso è un altro: la guerra, nei videogiochi, tira.Si tratta ormai di un dato di fatto oggettivo e avvalorato da specifiche ricerche di mercato: le guerre moderne (seconda guerra mondiale in particolare) vanno alla grande, sarà per una visione piuttosto eroica e patriottica del tragico evento, (si pensi al famigerato sbarco in Normandia), sarà per la contemporaneità degli eventi (nonostante nessuno se ne accorga, attualmente NOI siamo in guerra…) o magari soltanto perché “l’arte di uccidere” alberga nell’uomo sin dall’inizio dei tempi…(non a caso la maggior parte di questi games sono in prima persona)… insomma qualunque sia la vera causa di tanto amore, è innegabile che i videogiochi a sfondo bellico vanno per la maggiore, e accanto a proposte di altissimo livello come la serie di Call of duty (che con il quarto capitolo in uscita entro fine anno promette innovazioni e faville in egual misura), troviamo altre proposte “minori” come quella di Medal of honor e altre di mediocre fattura come il recentissimo Hour of victory…Allora perché, ideare, sviluppare e immettere sul mercato un altro gioco a sfondo bellico, sulla seconda guerra mondiale in particolare? I casi sono due:O si tenta di emulare le gesta del primo della classe rischiando di fare brutta figura, o ci si differenzia in qualche modo cercando altre strade, e Turning point, grazie a Dio, si gioca tutto con la seconda opzione.

La guerra che non c’era Lo scenario è originale e prende spunto da quel famoso detto inglese chiamato “What if”? cioè cosa sarebbe accaduto se un dato evento storico non fosse avvenuto? Partendo da questo semplice presupposto i ragazzi di Spark Unlimited hanno creato un ambiente storico totalmente verosimile ma nello stesso tempo assurdo e assolutamente sballato. Winston Churcill è stato ucciso in un attentato nel 1931, l’Inghilterra si è arresa alla Germania di Hitler nel 1940, Pearl Harbor non è mai stata attaccata dai Giapponesi e gli Americani non sono mai entrati in guerra, almeno fino al 1953, quando la macchina da guerra tedesca (in una sorta di perverso D-day al contrario) attacca le coste americane mettendo a ferro e fuoco Nuova York e iniziando la conquista degli Stati Uniti.Intrigante no?

Eroe per casoE qui finalmente si inizia a giocare, il nostro ruolo non è quello (abusato per il genere) del solito soldato che combatte fra le fila degli alleati, ma per tutta la durata del gioco vestiremo i panni di un semplice (ma comunque letale) operaio americano che durante l’improvviso e feroce attacco Nazista, si trovava su un grattacielo intento a lavorare.Nella dimostrazione giocata del primo livello si assiste impotenti alla rappresaglia nazista, che a bordo di enormi dirigibili Zeppelie mette letteralmente a ferro e fuoco Nuova York,: i primi momenti di gioco vedono lo sparuto protagonista tentare di mettersi al riparo mentre intorno a lui si scatena l’inferno: palazzi che crollano, gente che vola dai grattacieli, aerei che bombardano, tedeschi che si paracadutano al suolo in quantità.Fin qui, a parte l’intrigante intreccio narrativo, sembrerebbe di giocare al solito fps a sfondo bellico, ma fortunatamente le cose cambiano non appena un nazista ci capita fra le mani: movendosi silenziosamente alle sue spalle e premendo il tasto x (la versione dimostrativa girava su un x-box 360) ecco che il nostro impavido operaio afferra il cattivone cogliendolo di sorpresa, gli sottrae il mitra e lo getta giù dal grattacielo senza troppi complimenti, il tutto con la telecamera che dalla prima persona passa alla terza, per illustrare meglio la scena e renderla più coreografica.Poi basta avvicinarsi ad una scala per scendere o salire, o scavalcare un muretto ed ecco che ancora una volta la visuale passa dalla prima alla terza persona, insomma quest’ibrido di visuali (già visto ed apprezzato in altri titoli come Riddick o il recente e bellissimo The darkness) crea una strana e vincente alchimia, e aiuta sicuramente il titolo a differenziarsi dal calderone di fps a sfondo bellico.Altra gustosa ed inedita caratteristica, per il genere di appartenenza, è quella che permette, una volta avvicinatosi abbastanza al nemico, di eseguire un rapido e doloroso K.O, oppure di lanciarsi in una sfiziosa presa per usare lo sfortunato nazista del caso come uno scudo umano, mentre si spara al riparo ai suoi bellicosi colleghi.Tutte feature già viste in titoli prettamente in terza persona ma mai usate per uno sparattutto in soggettiva.Apprezziamo.

Tante cose che scoppianoTecnicamente il gioco si presentava in maniera discreta, niente di sconvolgente o che un Call of duty 3 non ci abbia già mostrato abbondantemente su schermo, ma nelle occasioni più affollate e ad alto tasso di esplosioni il motore grafico tentennava un po’ e il frame rate zoppicava; a detta degli sviluppatori il gioco è ancora suscettibile di varie migliorie tecniche, dato che la sua uscita è prevista da qui a 3-4 mesi.Notevole comunque l’impatto visivo generale, soprattutto all’inizio del gioco, quando dal bordo del grattacielo si osserva la città preda della macchina da guerra nazista con decine di oggetti in movimento, esplosioni assortite e interi pezzi di scenario che crollano sotto il fuoco nemico.Sicuramente non sarà l’aspetto tecnico a far parlare di sé, almeno non quanto l’intrigante contesto storico, che si prende parecchie licenze poetiche per creare qualcosa di assolutamente inedito e scioccante: alcuni stralci di gameplay mostravano la Casa Bianca addobbata con svariati stendardi nazisti…un immagine davvero ad effetto.La parte single-player si articolerà in diverse missioni di riconquista: seguendo un gruppo di cittadini ribelli dovremmo liberare prima gli Stati Uniti e successivamente l’Europa (in una sezione giocata si riconosce benissimo il famoso Big Bang di Londra) dalla minaccia nazista, riportando l’ordine naturale delle cose.Durante il gioco verrà data inoltre la possibilità di comandare diversi mezzi, anche se gli sviluppatori non hanno specificato quali, hanno solo fatto capire che si tratterà comunque di macchine militari “alternative” dato il particolare contesto storico del titolo.Prevista anche un’intensa sessione multyplayer per tutte le versioni, purtroppo al momento nessuna specifica è stata resa nota.Il gioco è previsto entro la fine dell’anno per tutte le principali piattaforme: Ps3, Xbox 360 e PC.

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