Anteprima

Treasure Island Z

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a cura di Onilink

Le opere di Inafune le conosciamo un po’ tutti, sebbene il nome possa non attivare i nostri neuroni: Megaman, Onimusha, Dead Rising e per ultimo, Lost Planet sono titoli che hanno riscosso un notevole successo tra gli appassionati al punto di conquistare una nicchia di fan.Quando Capcom annunciò Treasure Island Z (insieme ad Oopona di Koei, nemmeno fosse stato fatto apposta) nessuno sapeva chi era il capoccia che si sarebbe occupato del progetto, e quando la stessa Capcom annunciò che Inafune era al lavoro sul Wii, nessuno aveva collegato le due cose.Durante il Capcom Gamer’s Day, tra le righe, apprendiamo che il papà del Blue Bomber era al lavoro sì sul Wii, con un progetto che si chiamava Treasure Island Z, in barba ai vari cloni di Lost Planet od Onimusha che la fantasia ci aveva fatto immaginare.

Diventerò il re dei pirati!!No, non è Monkey D. Rufy il protagonista del gioco in questione (in Giappolandia è da poco uscito un titolo dedicato alla combriccola dei pirati di One Piece e le loro avventure nella rotta maggiore), e nemmeno un nerboruto omaccione, tanto meno un tizio bello & dannato: Zack, il pirata in questione, è un ragazzo tutto pepe, testardo e simpatico a vista.Mentre il nostro eroe sta volando con il suo aereo insieme ad un paio di buffi animali, un’incursione improvvisa da parte di esseri gommosi, molto probabilmente pirati (magari il nome Rose Rock Pirates è un indizio) porta Zack letteralmente “con i piedi per terra”, in una misteriosa isola.In quel territorio inesplorato il nostro pestifero monello si imbarcherà in un’avventura alla ricerca di tesori, che non mancherà di appassionare (e si spera divertire) coloro che avranno voglia di partecipare a questa gigantesca caccia al forziere.

Mi dia un misto di gameplay shakerato, non mescolato Fondamentalmente Treasure Island Z è un puzzle game adventure. Il pad è usato principalmente come puntatore ma, come si vedrà (leggerà) nel seguito dell’anteprima, Wario Ware Smooth Moves ha fatto scuola, e poco ci metteremo a renderci conto che quello che abbiamo tra le mani non è più il Wiimote, è nuovamente la bacchetta multiforme… ma andiamo con ordine.Capcom ha dato i numeri, li diamo anche noi e qui li scriviamo: l’isola è composta da circa sette aree principali e venti sotto-aree, abbiamo trentacinque diversi tipi di nemici, ottanta diversi oggetti da poter interpretare con i nostri movimenti, e un parco oggetti da collezionare che sfiora il mezzo migliaio (alè Castlevania alè), e finiamo il tutto con un “ben quaranta ore di gioco” (queste dichiarazioni aleatorie è meglio comunque prendere con le pinze, finché sono oggetti numerabili bene, ma se si tratta di tempo di gioco, questo varia da giocatore a giocatore, quindi… diciamo che l’avventura promette di essere longeva, quindi sorridiamo ed andiamo avanti).Takeshita, il producer del gioco, si focalizza su un punto, che qui riassumiamo: il controller potrà diventare molti oggetti nel corso del gioco, e compito del giocatore (e parte importante del gioco) sarà capire come utilizzare gli oggetti: un po’ (come anticipato prima) come Wario Ware, con l’unica variante che qui non ci sarà l’indicazione utile a svolgere il compito assegnatoci (nel video mostrato possiamo vedere ad esempio un flauto, una leva, ecc…); escludendo ovviamente gli aiuti del tutorial.Per muovere Zack il sistema è simile alle vecchie avventure punta e clicca: si punta e si clicca (A), e scusate se è poco.Ogni livello sarà composto da un determinato numero di enigmi, ovviamente i pericoli non sono esenti e la morte è sempre in agguato; se c’è il Game Over il livello dovrà essere affrontato dall’inizio.I vari enigmi sono di diversa natura, e spesso ci sarà data occasione di utilizzare un determinato oggetto nelle maniere già dette prima.Infine si evidenzia la presenza della spalla della situazione: una piccola e simpatica scimmietta volante dotata di poteri magici, Wiki: essa potrà stordire nemici e trasformare, col suono di una campanella agitata da Zack, determinati elementi in oggetti (che utilizzeremo noi, con i nostri movimenti). Parlando del multi, nulla è stato presentato, ma si è accennato ad una probabile implementazione.

Un titolo in cel-shading che parla di pirati Per quanto riguarda l’aspetto grafico, Treasure Island Z è quanto di più vicino possa essere a Wind Waker (un titolo in cel shading a caso…).Ovviamente c’è da dire che i modelli poligonali sono ben più corposi, ed il tutto riesce comunque a distogliere il pensiero dall’errata equazione Wii = Gamecube, ma come si suol dire, si giudicherà quando sarà disponibile la versione finale del gioco.

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