Londra – L’anno scorso è stato probabilmente la miglior stagione che il golf italiano abbia mai vissuto. Dai tempi di Costantino Rocca non avevamo un atleta di alto livello nel circuito internazionale e nel giro di pochi anni ci siamo trovati con ben tre atleti di primissima fascia come sono i fratelli Molinari, Edoardo e Francesco, e Matteo Manassero, un giovane ma decisamente promettente esordiente.A premiare questa nuova generazione di campioni arriva anche il nuovo Tiger Woods: PGA Tour 12 The Masters, il nuovo capitolo della storica simulazione golfistica made in Electronic Arts. Tra i tanti campioni che faranno la loro apparizione nel gioco vi saranno infatti i fratelli di Torino, reduci dalla discreta prestazione in Rayder Cup, che ha visto il team europeo aggiudicarsi il prezioso trofeo.
Le novitàPer giustificare un nuovo capitolo e soprattutto convincere i fan ad abbandonare l’edizione dello scorso anno, i ragazzi di EA Tiburon hanno dovuto mirare a qualcosa di più incisivo di un semplice miglioramento grafico o un affinamento delle meccaniche di gioco. Per ottenere questo risultato i programmatori hanno lavorato sia dal punto di vista delle licenze sia agendo in maniera incisiva sul gameplay. Andando con ordine, possiamo annotare l’acquisizione della licenza dei The Masters Tournaments, ovvero il torneo ad inviti di inizio aprile dove i più grandi e famosi golfisti si sfidano per montepremi stellari. Questa competizione ha preso il posto d’onore che lo scorso anno era stato riservato alla RyderCup, dato che quest’ultima, come tradizione vuole, viene giocata solo negli anni pari. Così la modalità principale di Tiger Woods: PGA Tour 12 The Masters non ci vedrà percorrere i più bei percorsi da golf del mondo nella speranza di essere notati da capitan Montgomerie, bensì per guadagnare un montepremi tale da essere invitati all’Augusta National Golf Club in Georgia. Si partirà dai circuiti minori per poi salire di livello, fino appunto allo scontro con i più grandi professionisti viventi. Una modalità che proverà ad essere più personale e coinvolgente della semplice “carriera”, comunque ancora disponibile tra le opzioni, dato che vi metterà di fronte a scelte quali gli sponsor, sfide o il caddie dal quale farci accompagnare. Quest’ultima è forse la novità più interessante di quest’edizione, capace di snellire enormemente il gameplay degli scorsi anni. Similmente al Gameflow di Madden 11, l’introduzione del caddie servirà ad ottenere, per ogni tiro, due o tre consigli differenti su come approcciare la bandierina, i quali varieranno dinamicamente a seconda della nostra abilità come golfista e della conformazione della buca. Solitamente potremo scegliere tra un tiro più avventato ma potenzialmente vincente ed uno più sicuro, che ci permetterà di portare a casa il par. In ogni momento potremo scegliere di intraprendere una strategia personalizzata, ma tutti coloro non abbastanza abili nel leggere il percorso di gioco o troppi pigri per farlo con costanza, avranno sempre delle buone opzioni tra le quali scegliere, grazie alle quali snellire enormemente l’incedere di ogni partita. Come se non bastasse, l’intelligenza del suggerimento dipenderà da diversi fattori, quali la conoscenza, ovviamente virtuale, del percorso da parte del nostro caddie che sarà contrassegnata da una medaglia nei classici colori del bronzo, dell’argento e dell’oro. Come abbiamo già accennato anche la nostra abilità come golfisti inciderà pesantemente sul consiglio che riceveremo. Esattamente come succede tra gli atleti professionisti, se il nostro gioco lungo pecca di precisione il caddie ci suggerirà di raggiungere il punto più largo del fairway, mentre se come Chicco Molinari prediligeremo i ferri al gioco sul green, probabilmente ci suggerirà sempre un approccio più aggressivo alla buca. Tale opzione sarà particolarmente utile durante il gioco online, permettendo in questo modo di bilanciare il gap che esiste tra i giocatori più abili e gli altri. Grazie al caddie una buona parte delle differenze d’abilità legate alle sbagliate scelte tattiche verrà preventivamente evitata, ponendo la competizione più sull’abilità nell’eseguire un determinato tiro, piuttosto che sugli errori di valutazione.
Motion ControllerTiger Woods: PGA Tour 12 The Masters sarà anche la prima edizione ad arrivare nei negozi con il supporto nativo al Playstation Move. La versione Xbox 360 si presenterà ancora una volta “liscia” (le funzionalità Kinect sono rinviate all’anno prossimo) mentre quella Nintendo e quella Sony beneficeranno, a detta di Mike DeVault, lead designer del gioco, di tutti i miglioramenti derivanti dai feedback ricevuti lo scorso anno. La versione per il monolite nero in particolare vedrà abbinare la sensibilità del sensore di movimento al livello di difficoltà impostato. In altre parole, ai principianti basterà semplicemente agitare il Move per ottenere un tiro quasi perfetto, mentre ai livelli più simulativi dovremo mimane uno swing ottimale per conquistare il medesimo risultato. La seconda novità consisterà nel First Person Golfer, ovvero una nuova telecamera che ci metterà direttamente nei panni di un atleta, facendoci vedere il percorso esattamente come lo vedrebbe lui, senza tutti quegli aiuti artificiosi tipici della serie, come la telecamera a volo d’uccello o altro.L’ultima novità sarà quella della President Cup, ovvero quel torneo con il quale la Ryder Cup si alterna, che vedrà i migliori golfisti degli Stati Uniti confrontarsi con golfer internazionali, europei esclusi. Questo torneo permette agli sviluppatori di inserire un cospicuo numero di atleti internazionali, grazie ai quali ampliare i paesi potenzialmente interessati al prodotto.
Il vizio di TigerDopo una serie di novità finalmente piuttosto consistenti arrivano le brutte notizie. Allo stato attuale, ovvero la prova di una versione assolutamente non definitiva del gioco, Tiger Woods: PGA Tour 12 The Masters non mostra evidenti miglioramenti dal punto di vista tecnologico. Questo si riflette in un comparto grafico buono ma ancora lontano dalla perfezione, ed in tempi di caricamento ancora piuttosto lunghi, perlomeno su Playstation 3. E’ ancora presto per esprimere giudizi definitivi, ma la serie non è mai stata particolarmente ricettiva alle critiche dal punto di vista tecnico.
– Il caddie semplifica molto il gameplay
– I fratelli Molinari!!
– Più intuitivo col Move
Ad una prima occhiata Tiger Woods: PGA Tour 12 The Masters appare il solito, solido capitolo della serie golfistica Electronic Arts. L’inclusione del fratelli Molinari, oltre che l’introduzione dei caddie, potrebbero finalmente rendere appetibile il prodotto anche in Italia, paese dove finalmente sta crescendo l’interesse e la curiosità intorno a questo sport, che magari ancora non ha un pubblico in grado di apprezzare un titolo così complesso, ma che le novità di quest’anno potrebbero aiutare a superare qualche barriera.