Dalla
nostra prima anteprima di
The Witcher 3: Wild Hunt sono passate tre settimane e fino a ieri, a parte la conferma che il gioco è in sviluppo anche per PlayStation 4, CD Projekt RED non aveva più rivelato nulla sul ritorno di Geralt di Rivia. Poche ore fa invece la stampa tedesca cartacea e online ha fornito nuovi e succosi dettagli su questo attesissimo GdR, portando alla luce elementi strutturali e di gameplay che rappresentano un deciso passo avanti rispetto al già eccellente secondo episodio di due anni fa.
Cento ore in compagnia di Geralt
Per prima cosa i salvataggi di The Witcher 2: Assassins of Kings nella versione per PC potranno essere importati nel nuovo capitolo, determinando la presenza o meno di personaggi secondari ma non influenzando in alcun modo l’andamento della trama, nè tanto meno il background di Geralt a seconda di come abbiamo terminato il secondo episodio. A fare ciò saranno invece le azioni e le decisioni prese nei panni di Geralt; il team polacco ha infatti annunciato la presenza di tre finali diversi (ognuno con circa un’ora di gameplay aggiuntivo), con in più decine di cambiamenti del mondo di gioco nel corso dell’avventura determinati in gran parte dai bivi narrativi che prenderemo. La saga di CD Projekt RED non ha mai difettato in longevità, ma per questo terzo episodio sono previste addirittura un centinaio di ore, divise a metà tra le quest principali e un percorso di gioco molto più completista, fatto di esplorazione, quest secondarie, dialoghi con tutti i PNG e attenzione a tutti i più piccoli particolari.
Il combattimento si fa tattico?
Merito di una longevità così vasta va anche all’immensa mappa di gioco, della quale CD Projekt RED ha finora annunciato tre location come la grande città di Novigrad, le Isole Skellige (che potremo raggiungere in barca) e una vasta area con foreste inospitali e pericoli a non finire. A Novigrad, così come in altri centri abitati, avremo a che fare con una popolazione molto più numerosa e “intelligente” rispetto ai due predecessori; i PNG reagiranno infatti in modo credibile a certe nostre azioni (furti, risse, omicidi) chiamando le guardie cittadine, ma volendo potremo tenere una condotta esemplare e restare lontano dai guai, magari passando il tempo in mini-giochi di carte o di tiro all’ascia nello spirito ludico già visto in passato. Passando invece ai nuovi dettagli di gameplay e di gestione del nostro alter ego, Geralt sarà molto più agile di prima, potendo saltare e persino scalare; aggiunte che promettono bene sul versante della libertà di movimento e dizione, ma speriamo che il tutto non si trasformi in una sorta di Uncharted in chiave ruolistica. Il nostro amato eroe potrà inoltre raggiungere un level-cap fissato a 60 e guadagnerà una modalità di combattimento molto simile al VATS di Fallout 3, potendo così decidere in anticipo quali parti del corpo dei nemici colpire a seconda del successo dell’attacco.
Geralt si dà alla caccia
Non si è ancora capito bene se questa modalità, sottolineata da un effetto rallenty proprio come nel GdR di Bethesda, sarà possibile con qualsiasi arma o solo con alcune (o magari anche con gli incantesimi), ma un simile combat-system dovrebbe portare una componente tattica di indubbio spessore e accogliamo con molto piacere anche l’abbandono dei Quick Time Event, visti da molti (e non a torto) quasi come un corpo estraneo in una serie di questo genere. Per spostarsi più velocemente nella mappa di gioco, Geralt potrà comprare cavalli e addirittura utilizzare quelli liberi che troverà in giro domandoli proprio come un cowboy. Rimanendo sempre in ambito animale, e seguendo una moda sempre più in voga oggi giorno (Tomb Raider, Assassin’s Creed III, Far Cry 3), in The Witcher 3: Wild Hunt potremo cacciare, sfruttando un ciclo giorno-notte che determinerà il tipo di selvaggina presente a seconda delle ore del giorno; ciò non servirà per guadagnare esperienza (potremo farlo solo completando le quest), ma per raccogliere pellicce o altre parti del corpo degli animali uccisi rivendendole o utilizzandole come oggetti per il crafting.
Ancora un anno e forse più
Il team polacco ha pensato anche a un sistema economico differente a seconda delle varie zone della mappa, con mercati in cui un certo bene costerà di più o di meno. Viene da pensare che una simile impostazione ci spingerà a cambiare spesso città per fare gli affari migliori, ma aspettiamo di avere ulteriori conferme in proposito prima di sbilanciarci troppo. Chiudiamo con un accenno alle versioni per PC e console, che avranno interfacce di gioco completamente diverse tra loro, e con il nuovo incantesimo di fuoco Ignii, che permetterà di incendiare alcuni elementi dello scenario. La carne al fuoco è insomma molta e in attesa del 2014, quando il gioco approderà su PC, PlayStation 4 e quasi sicuramente anche sulla nuova Xbox, non vediamo l’ora che il team polacco rilasci nuovi asset per ammirare le meraviglie grafiche promesse dal Red Engine 3.
– Mondo di gioco vasto e longevità elevatissima
– Le nuove abilità di Geralt promettono bene
– Nuovo sistema di combattimento più tattico e articolato
The Witcher 3: Wild Hunt inizia ad assumere una fisionomia più dettagliata e certa dopo le novità svelate ieri dalla stampa tedesca. E che fisionomia! Geralt sarà più agile, potrà domare e comprare cavalli, cacciare ed esplorare un mondo di gioco che stando a CD Projekt RED promette un centinaio di ore di longevità. Siamo poi curiosi di scoprire il nuovo sistema di combattimento mutuato dal modello di Fallout 3 e in generale, senza contare tutto il discorso sul comparto grafico (non c’è ancora materiale su cui mettere le mani), questa nuova avventura di Geralt promette davvero bene.