Ci sono delle saghe il cui nome è sempre sinonimo di qualità; lungo la strada però, a tutti può capitare di fare dei passi falsi e perdere così la fiducia di fan e appassionati. The King of Fighters non fa eccezione a questa regola; ormai lontano dal celebre “’94”, purtroppo il passaggio della serie a SNK Playmore ha gettato un’ombra su essa, come su tutte le produzioni della ex-SNK. The King of Fighters XII doveva rappresentare la rinascita del franchise, il suo totale fallimento ha invece deluso ancora di più gli amanti dei picchiaduro che non vedono più questo marchio come uno dei migliori del genere come avveniva in passato.
Come la fenice…Quando uscì The King of Fighters XII tutti si attendevano grandi cose, non solo per il nuovo hardware su cui il titolo girava ma perché era da anni che si cercava un riscatto da parte di SNK Playmore e i tempi sembravano ormai maturi. Purtroppo il gioco si rivelò come una sorta di demo che se da un lato mostrava la bellezza e nitidezza della nuova veste grafica in 2D, dall’altra presentava personaggi realizzati a metà, con la costante sensazione di avere tra le mani player non finiti e messi lì in fretta e furia. La versione console del gioco poi presentava talmente tanti bug che la bocciatura del gioco fu inevitabile scatenando un abbandono immediato, con tanto di amaro in bocca, da parte di chi nella rinascita della serie ci aveva creduto e puntato. Un’altra delusione e forse la definitiva certezza che il marchio non sarebbe più tornato ai fasti di un tempo. Ed invece SNK Playmore non si è data per vinta e raccogliendo tutti i pareri dei fan e conscia degli errori del passato riprova a far risorgere la serie con The King of Fighters XIII. Il titolo è già disponibile nelle sale giochi nipponiche ospitato dalla solita Taito Type X2 e si appresta ad arrivare a fine anno anche su PlayStation 3 e Xbox 360 con alcune novità ed extra inediti.
…saltando un capitoloDiversamente dal dodicesimo capitolo in questo nuovo episodio ci troveremo con una trama ben definita ed il solito mega boss finale da battere. Essendo The King of Fighters XII un titolo senza una spina dorsale, privo di trama e nemici, ai programmatori non è rimasto altro da fare che saltare l’episodio e ripartire dall’undicesimo per dare una continuità alla trama. Sebbene per questo genere una storia sia molto superflua, il torneo di SNK ha sempre avuto una sua trama ben definita, cronologicamente coerente e non solo; a differenza ad esempio dei picchiaduro Capcom dove vengono ripresi personaggi di età differenti e messi lì per far numero. Ecco perché ci ritroveremo con Ash Crimson come protagonista del gioco, avendo acquisito i poteri dei clan Kagura e Yagami. Esordio per il misterioso mister “R” come organizzatore del nuovo torneo a cui sono invitati i guerrieri più forti del mondo. Sebbene i lottatori presenti saranno quelli già visti nel dodicesimo capitolo, ci ritroveremo con nove vecchie glorie di ritorno sul ring e personaggi esclusivi per la versione casalinga tra cui il buon Billy Kane ed altri da annunciare, oltre ai soliti DLC che verranno rilasciati qualche settimana dopo l’uscita del gioco. Sono stati aumentati anche gli stage che fanno da scenario ai combattimenti ed anche in questo caso la home version avrà i suoi luoghi esclusivi rispetto all’arcade.
Cancellando il passatoIl sistema di gioco si basa come sempre sulla presenza di squadre composte da tre combattenti, tranne Ash che sarà una lupa solitaria, mentre il gameplay è stato cambiato rispetto al dodicesimo capitolo, indirizzato al passato ed in particolare a The King of Fighters 2002. Partiamo con le assenze, in sostanza tutte le novità del prequel sono state eliminate e considerate quindi delle sperimentazioni fallite. Il riferimento è al sistema Clash, alle Critical Counter ed al Guard Attack, eliminati definitivamente, mentre dal punto di vista estetico è stato tolto l’effetto zoom così da poter rendere il gioco più veloce e fluido. Le novità introdotte in questo tredicesimo capitolo sono tutte pescate dal passato, come detto prima, ed in particolare ci riferiamo alla presenza delle mosse EX, versioni più potenti di quelle normali che per essere eseguite richiederanno l’energia dalla barra gauge, alle EX Desperation, versioni ancora più devastanti delle precedenti e che vi costeranno due barre energetiche. Un nuovo sistema per effettuare la cancellazione di tutti i tipi di mossa renderà il sistema di combo più completo ed efficace, oltre a incrementare la spettacolarità dei combattimenti. Infine avremo la possibilità di eseguire le Neo Max, mosse potentissime che possono capovolgere le sorti del combattimento in ogni momento se avremo tutti i requisiti per attivarle. Purtroppo al momento non si hanno notizie sulle modalità di gioco che verranno introdotte nella versione casalinga, se non per la Challenge, già vista nei capitoli Xbox Live Arcade, e l’allenamento. Dubbi e perplessità sono riservati alla modalità online del gioco, considerando che SNK Playmore non ha proferito parola in merito e dalle notizie che trapelano dai vari tester sembra che il net code sia quello, già terribilmente afflitto da lag, di The King of Fighters XII.
Lo spettacolo del 2D in HDIl nuovo lavoro svolto dai programmatori nipponici pare degno di elogi, il titolo è davvero ben fatto, divertente e colmo dello stile che ha sempre reso questa serie tra le migliori in assoluto. Nulla a che vedere quindi con il prequel e sebbene qualche pecca sia rimasta nel bilanciamento del roster, la versione casalinga dovrebbe essere rivista e corretta in moda sistemarne anche queste piccole mancanze. Da quanto mostrato, esteticamente ci troviamo di fronte ad uno dei titoli più belli nel suo genere; non solo i personaggi sono molto dettagliati e ricchi di animazioni ma hanno delle mosse e combo stilisticamente superiori agli altri prodotti, senza contare le Neo Max che con le loro esplosioni e coreografie lasciano basiti facendo sembrare le ultra di Super Street Fighter 4 Arcade Edition come delle mosse di serie B. Non si contano poi i numerosi dettagli che fanno capire l’attenzione posta dai grafici nella realizzazione del titolo, come i riferimenti a celebri saghe manga che faranno piacere a molti. Ad esempio Ralf avrà una Neo Max per omaggiare la tecnica Gomu Gomu no Jet Gatling di Rufy di One Piece. Resta il rammarico per i fondali che, oltre a sembrare di qualità altalenante, passando da alcuni splendidi ad altri totalmente anonimi, presentano poche animazioni, quasi fossero immagini statiche. Rimane la speranza che gli inediti per console siano migliori e dai primi tre rivelati recentemente sembra che le nostre aspettative siano ben riposte.
– Più di 32 lottatori
– Ottimo sistema di gioco
– Spettacolari Neo Max
– E’ King of Fighters, quello vero
Sebbene manchi ancora la prova definitiva sulla versione casalinga del gioco, già dall’arcade possiamo constatare come questo The King of Fighters XIII abbia tutte le carte in regola per riportare questa saga ai fasti di un tempo, con un sistema di gioco immediato e spettacolare. Il titolo presenta ben pochi difetti, tralasciando lo sbilanciamento di un paio di elementi del cast, caratteristica comunque comune a tutti i giochi del genere, proponendosi come uno dei migliori picchiaduro in circolazione. Dalla sua anche un aspetto grafico che mostra come il 2D non sia per nulla superato ma, anzi, per certe tipologie resta ancora una delle scelte migliori che si possano fare. Non ci resta che attendere l’annuncio ufficiale da parte di Atlus per la data europea oltre a ringraziare il publisher per il coraggio che ha dimostrato nel voler credere in questo prodotto atteso da oltre un anno dai giocatori console.