Anteprima

Tekken Tag Tournament 2

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a cura di FireZdragon

Las Vegas – C’era grande attesa per la presentazione di Tekken Tag Tournament 2 ed il buon Katsuhiro Harada non ha certamente deluso le aspettative. Proprio mentre il pubblico in sala si era ormai abituato al cliché del trailer seguito da una breve presentazione del gioco, l’estroverso producer giapponese ha estratto dal cilindro uno di quegli arrivi capaci di farsi ricordare a lungo. Il nostro eroe dal completo bianco è sceso da una fiammante Lamborghini brandizzata Tekken, accompagnato da due cosplayer in abiti succinti e dall’immancabile Michael Murray, pronto a tradurre ogni sua singola parola, oltre che da un’ondata di champagne per tutti i presenti, portata da cameriere in calici brillanti.

Si cambia il logo ma lo stile restaForte di oltre 40 milioni di copie vendute, circa dieci milioni in più rispetto ai diretti concorrenti Street Fighter e Mortal Kombat, il brand di Tekken ha conquistato negli anni un grandissimo numero di appassionati, non solo tra i casual player ma anche tra coloro che calcano regolarmente le scene internazionali dei tornei, sempre pronti a sviscerare a fondo ogni singolo nuovo lottatore. Per non stravolgere la situazione, Namco ha voluto mantenere ancora una volta un gameplay fortemente ancorato al passato, caratterizzato da juggle e devastanti combo a muro ma aggiungendo nuove variabili grazie agli scontri in tag team e agli handicap match 1 contro 2. L’intenzione degli sviluppatori tuttavia è far emergere in maniera diversa l’anima della serie con questo capitolo, e per questo motivo si è optato per cambiare il logo con un marchio più aggressivo, proprio per sposare la relativa filosofia di combattimento.La presentazione è partita dal roster, attualmente di ben quarantaquattro personaggi, mutuato quasi nella sua interezza dalla versione arcade già presente in tutte le sale giochi giapponesi. La versione console non poteva però certamente mantenere gli stessi contenuti e Harada ha promesso a breve nuovi annunci interessanti, in arrivo con buona probabilità durante il prossimo E3.La lista dei lottatori vede la presenza di tutti i combattenti più carismatici, tra i quali spiccano grandi nomi quali Armor King, Paul, Lei, Yoshimitsu, tutti i componenti della famiglia Mishima, Christie Monteiro, Steve, Paul, e Hwoarang, senza dimenticare gli strambi Roger, Kuma e tutte le dolci donzelle che da sempre danno quel pizzico di fascino aggiuntivo al titolo Namco.Dal punto di vista della quantità di personaggi non ci sembra al momento possibile muovere alcun tipo di critica visto che proprio in questo frangente il titolo mostra uno dei suoi punti forti, accontentando praticamente tutti i fan di vecchi data. Se quarantaquattro personaggi (più eventuali nuove aggiunte) rappresentano già di per sé non poche variabili, la possibilità di poterli combinare in team da due lottatori acuisce ulteriormente l’aspetto tattico, e dimostra un lavoro di bilanciamento davvero enorme da parte di Harada e soci. A detta dello stesso producer, il bilanciamento è stato sempre uno degli elementi distintivi della serie e anche in questo nuovo capitolo il focus principale è stato quello di poter fornire un titolo in grado di ritagliarsi uno spazio importante tra i giocatori di alto livello. Con tale filosofia in mente sono state apportate diverse modifiche, in primis a Lars e Alisa Boskonovitch, (da molti considerati vere spine nel fianco della versione da sala giochi). La modalità due vs due ad ogni modo è solo una delle diverse facce della medaglia, visto che è possibile, prima di ogni partita, competere con un solo lottatore in partite 1v1 o in handicap match 2v1.La cosa ha destato qualche perplessità inizialmente, dando vita a critiche di vario tipo legate alle meccaniche: molti fan pensano che il lottatore singolo sia eccessivamente avvantaggiato rispetto alla squadra tag per via della possibilità di rigenerare energia durante il combattimento e di una barra di energia raddoppiata, cosa che permette di sbagliare molto più spesso rispetto alla squadra composta da due giocatori (le juggle caratteristiche di Tekken infatti sono parecchio punitive ed un minimo errore potrebbe costare quasi la sconfitta). D’altro canto però bisogna valutare la possibilità per il tag team di concatenare mosse più lunghe e più dannose proprio grazie all’alternanza dei due lottatori sul campo, oltre all’imprevedibilità derivante dal mettere in campo due stili di lotta differenti. Una squadra tag ci è sembrata insomma più ardua da gestire, ma al contempo imprevedibile e più efficace del singolo personaggio se usata nel migliore dei modi, dunque il titolo sembra ben bilanciato nonostante la libertà dell’opzione. L’handicap principale da questo punto di vista risiede nella possibilità di far recuperare energia solo al lottatore non coinvolto nel combattimento, cosa che costringe a tenere d’occhio un elemento extra durante il combattimento, ma non è nulla di trascendentale.A voler eliminare ogni problematica, è stata inserita persino una meccanica che permette di bloccare la rigenerazione dei personaggi singoli con le mosse tag. Il sistema funziona e pareggia in modo ottimo la difficoltà.Stando a quanto detto da Harada questo inserimento è atto a rendere felici due schiere ben distinte di utenti: coloro i quali preferiscono giocare con un solo personaggio per avere margine d’errore e un gameplay più accessibile, e gli espertoni, pronti a rischiare maggiormente pur di eseguire juggle più lunghe, devastanti e di difficile esecuzione.Si potrà inoltre chiamare il tag anche in situazioni di estremo pericolo, o addirittura da sdraiati mentre si è chiusi in un angolo, vantaggio interessante che può tirare fuori da situazioni molto svantaggiose.Sarà interessante vedere in ambito torneistico come la cosa si svilupperà una volta che il gioco avrà preso piede a livello mondiale ma la rassicurazione che abbiamo avuto è che a tutti i livelli la percentuale di vittorie tra una metodologia di gioco e l’altra è di circa il 50%, bilanciata esattamente come nei piani di Harada.A tutto ciò bisogna aggiungere inoltre che si potranno imbastire duelli con quattro giocatori, per un marasma su schermo totale, con la possibilità anche per il giocatore fuori schermo di chiamare il tag ed entrare in soccorso del proprio compagno o dargli manforte durante una combo.

Un gioco per principiantiUna delle opzioni che svettano nel menù principale è il cosiddetto FIGHT LAB che permetterà, attraverso una serie di sfide piuttosto originali, di imparare le basi di Tekken e insegnerà, proseguendo con i livelli, approfonditamente le meccaniche avanzate di gioco. La differenza sostanziale con i tutorial proposti in titoli similari è da ricercarsi nella personalizzazione del robottino che utilizzeremo come personaggio durante l’intera crescita. Harada ci ha mostrato in prima persona alcune di queste sfide. Nella prima per esempio eravamo chiamati ad affrontare ondate continue di robot e colpirli in punti precisi, utilizzando colpi medi,alti o bassi, fino ad arrivare al boss finale che andava ripetutamente colpito con combo specifiche per poter avere la meglio. La nostra barra di energia in questo caso poteva esaurirsi solo fallendo clamorosamente un colpo andando ad impattare una zona non indicata. Non solo quindi il tutorial sarà utile ai novizi, ma rappresenterà una divertente modalità extra anche per i giocatori più smaliziati che tenteranno di superare i diversi livelli impiegandoci il minor tempo possibile, come in una sorta di Challenge Mode. Avanzando nei livelli si entrerà in possesso inoltre di nuove abilità, combo e tecniche per personalizzare il proprio androide, così tante da arrivare al termine della modalità con un robot praticamente unico.

A casa mia si combatte meglioGrande cura è stata ovviamente riposta anche nella creazione dei livelli, aggiornati e aumentati di numero rispetto alla versione arcade da sala giochi. Tra le arene che più ci hanno colpito ovviamente non poteva mancare la fontana di trevi a roma, con tanto di monetine sul fondo. Al buon Harada è stato fatto notare come non ce ne fossero abbastanza rispetto alla controparte reale e, ridendo, ha detto che si preoccuperà di aumentarne in maniera consistente il numero per non deludere la forte comunità italiana che segue da anni la serie. Subito dopo aver scelto con quali personaggi combattere si arriverà alla selezione del livello e qui un comodo sistema di indicatori daranno immediatamente un’idea chiarissima del setting in cui ci scontreremo. Pochissimi sono infatti gli stage uguali tra loro come struttura: avremo quelli delimitati da quattro mura, arene infinite senza pareti, quelli nei quali sarà possibile sfondare alcune sezioni e arrivare in nuove zone ed altri ancora totalmente asimmetrici, ottimi insomma per garantire una maggiore varietà.I livelli influiranno anche sullo stato estetico dei personaggi, bagnandoli quando questi si troveranno a combattere sotto cascate o , per l’appunto, dentro alle fontane, Sullo standard qualitativo di sempre le animazioni, create utilizzando parzialmente il motion capture e poi modellate differentemente per ogni combattente. Persistono purtroppo le annose compenetrazioni, soprattutto con i nemici più voluminosi (Ogre è sempre stato un disastro da questo punto di vista) ma il frame rate non ha mai mostrato incertezze, rimanendo fisso anche quando a schermo comparivano tutti e quattro i lottatori contemporaneamente. Tekken Tag Tournament 2 è previsto per il prossimo settembre, e speriamo in breve tempo di poter mettere le mani più a lungo su una versione ancora più completa per poterne sviscerare a fondo il gameplay e le nuove meccaniche di gioco. Per nuovi annunci invece toccherà aspettare l’E3, dove Harada rivelerà ulteriori succose novità.

– Più di 50 personaggi nella versione finale

– Gameplay bilanciato

– Modalità Fight Lab interessante

Al Global Gamers Day, Tekken Tag Tournament 2 è stato senza ombra di dubbio uno dei titoli di maggior rilievo, e sapere che Harada e soci stanno lavorando così duramente sul progetto non ci può che far ben sperare per la riuscita di un prodotto completo e bilanciato sotto ogni punto di vista. Fan veterani e non del torneo del pugno di ferro farebbero bene a tenere gli occhi bene aperti, perché questa nuova incarnazione della storica saga potrebbe soddisfare ogni tipo di giocatore con le sue novità. Tenendo gli occhi puntati sulle nuove modalità e sui personaggi extra promessi vi rimandiamo al prossimo E3, dove il progetto potrebbe ripresentarsi in maniera ancora più rifinita. Stay Tuned!

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