Anteprima

Tekken 7

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a cura di Pregianza

Va bene, non sarà stato gran che come reveal (mossa brillante IGN USA!), ma gli appassionati di picchiaduro hanno comunque drizzato le orecchie quando il buon Harada ha finalmente confermato l’arrivo di Tekken 7. L’ennesimo capitolo della serie rappresenta una sorta di chiodo finale nella bara dell’ormai dimenticato Tekken X Street Fighter, e ha più di una missione da compiere per allargare ulteriormente la fanbase del più importante fighting game tridimensionale al mondo. Vorremmo potervi coprire di informazioni sul titolo, dunque, ma all’EVO è stato mostrato solo un breve teaser, quindi oggi cercheremo di fare qualche previsione e di elencare le nostre aspettative sul nuovo Tekken in arrivo. Iniziate a scaldarvi. 
Madre del diavolo
Partiamo da un elemento che potrebbe rappresentare già un colpo di scena per la serie, e forse anche l’unico effettivamente analizzabile grazie al trailer presentato: la storia. Dal breve teaser è evidente che la trama di Tekken 7 sarà ancora incentrata sul Devil Gene, ma non verterà esclusivamente su Jin, Heihachi e Kazuya, bensì su Kazumi Mishima, madre di Kazuya apparentemente uccisa proprio da Heihachi. I fan da tempo formulano teorie sul personaggio e il video sembra confermarne molte, svelando che i poteri di Kazuya e Jin derivano dalla donna, anche considerando il fatto che né Heihachi né Lars (un Mishima di madre diversa) sono dotati del gene demoniaco. 
Sinceramente siamo incuriositi da questa svolta, che potrebbe riportare la narrativa del gioco su binari più normali, senza creature mostruose a fare da boss finale. Una bella storia di vendetta da Hong Kong movie, piena di azione e scontri emozionanti, magari infarcita dal nonsense che ha sempre pervaso le vicende dei personaggi minori. Difficile credere a uno story mode davvero rivoluzionario, ma non ci dispiacerebbe vedere Namco su una strada simile a quella seguita dai NetherRealm per quanto riguarda la campagna principale, o almeno scoprire qualche modalità extra più ispirata rispetto a quelle viste in passato. Devil Within ce l’abbiamo ancora sul groppone.
Impossibile infine non citare la scritta “battaglia finale” a fine trailer, che potrebbe indicare una chiusura definitiva delle vicende della famiglia Mishima. E no, la serie non finirà con il settimo capitolo, ci pare un’eventualità a dir poco improbabile. 
Let’s talk about fighting
Sul gameplay, invece, il nulla. Il trailer di certo non rivela alcuna informazione legata alle meccaniche, pertanto è su questo argomento che ci si può sbizzarrire con le supposizioni. Partiamo da una delle basi di Tekken, il Juggling. Rimpallare i nemici in allegria è un fondamentale del sistema ideato da Harada, almeno negli ultimi capitoli, e la sua importanza non sempre ha trovato consensi nella community. Certo, combinazioni davvero devastanti di solito sono difficilissime da piazzare al di fuori di certi stage dotati di mura, e Tekken Tag 2 sembra aver bilanciato degnamente il tutto, ma il sesto capitolo non era altrettanto affinato secondo più di un fan e in questo settimo la soluzione scelta è del tutto ignota. Cosa avrà fatto Harada? Spettacolarizzato ancora di più il Juggling velocizzando l’azione e aumentando la resistenza dei combattenti? Oppure avrà optato per un combat system con una fisica più realistica e un’enfasi ancor maggiore sugli attacchi sicuri o brevi ma efficaci serie di colpi? Noi preferiremmo la seconda scelta. I Tekken sono picchiaduro estremamente tecnici e complessi se giocati ad alti livelli, ma una maggiore importanza data alla gestione delle distanze e al combattimento intelligente potrebbe far fare un passo avanti notevole al sistema, cosa che non crediamo possibile gonfiando ancor di più le combinazioni. Vorremmo un piccolo ritorno alle origini insomma, ma perfezionato da nuove meccaniche, attacchi più secchi e poderosi, e un feeling più duro e “cattivo” durante gli scontri. Il team è comunque noto per la sua volontà di sperimentare nuove idee e meccaniche ad ogni iterazione, quindi qualcosa di nuovo e inaspettato lo vedremo sicuramente. Si spera solo siano ottime idee.
Combattenti irreali
Imprevedibili anche le nuove aggiunte al roster, con un solo ritorno dai morti della succitata Kazumi plausibile. Normalmente il numero di combattenti disponibili nei titoli di Harada è impressionante e una lista con oltre 40 nomi, forse con cinque o più new entry, non è assolutamente da escludere. Aspettatevi poi le solite personalizzazioni infinite per i personaggi, ancor più folli e colorite. Ecco, parlando di questo… per favore Harada, non cedere alla tentazione delle microtransazioni, almeno tu.
Altro punto cruciale della produzione sarà il comparto tecnico. Non che ci siano dubbi sulla qualità visiva dei modelli, che raramente ci ha deluso, semplicemente ci ha stupito l’annuncio del motore grafico: l’Unreal Engine 4. Pur consapevoli delle qualità dell’engine, Namco non è specializzata nel suo utilizzo e non vorremmo vedere spiacevoli singhiozzi tecnici nel prodotto finito. Speriamo che gli sviluppatori del Tekken Team dimostrino la loro maestria anche in questa nuova avventura.

– Nuovo Engine

– Kazumi Mishima finalmente al centro della storia

Tekken 7 è ancora un’incognita, ma considerando gli anni di esperienza sul campo di Harada e del suo team ci sono ottime ragioni per aspettarsi una piccola rivoluzione. L’Unreal Engine 4 potrebbe portare a una gestione rinnovata di fisica e impatti, e modificare sensibilmente il sistema di base della serie, senza contare il cambio di registro a livello narrativo derivante dalla comparsa di Kazumi Mishima, che ha tutte le carte in regola per “normalizzare” la trama della saga. Insomma, le aspettative sono alte, e le possibilità infinite. Speriamo che Namco sappia sorprenderci.

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