Tante novità e tante incogniteConsiderato che il titolo Namco sia appena alla metà dello sviluppo nella sua versione arcade, è difficile prevedere quali modalità saranno presenti nella versione casalinga prevista, al momento, solamente sulla nuova ammiraglia di casa Sony.Dai brevi video e dalle dichiarazioni di Katsuhiro Harada, produttore del quinto e del sesto capitolo, è lampante che vi saranno parecchi nuovi elementi da studiare, a cominciare dal sistema di combattimento. Sembra che i controlli non siano poi diversi da quelli di Tekken Dark Resurrection sebbene l’azione sembra essere decisamente più frenetica, ma è evidente che per via dell’introduzione di arene interattivi e multi livello l’azione di gioco verrà notevolmente diversificata. Bisognerà studiare nuove juggles o trap in relazione all’ambiente in cui si combatte. E’ stata annunciata anche la possibilità di personalizzare il proprio combattente con armi ed oggetti che potranno esser utilizzate al posto dei colpi normali, modificando in molti casi, combo e strategie d’azione, personalizzando ulteriormente il proprio stile ma che potrebbero esser fonte di lacune per il bilanciamento. Altra novità non ben approfondita, ma di sicuro arrivo, sarà lo status Rage che, subita una certa quantità di danni, renderà le nostre tecniche più potenti e i nostri colpi più dannosi; non è chiaro tuttavia se sarà possibile posizionare lo status rage in un punto esatto della barra, come accade in Garou: the mark of the wolves, o se venga attivato solamente nelle ultime fasi del combattimento, non ci resta che attendere maggiori informazioni.
Dall’arcade alla consoleNonostante non si sappia ancora molto delle modalità che saranno presenti all’interno dell’edizione per il nuovo monolite, è possibile ritrovare nella versione destinata alle sale giochi alcune caratteristiche che, in buona sicurezza, verranno riproposte sulla console. Saranno presenti 40 personaggi di cui 3 sono inediti: una sciamana che risponde al nome di Zarina con alcune somiglianze nello stile di combattimento a Voldo di Soul Calibur, Leo: una detective improvvisata che ricorda in parte Rock Howard di “Garou: the mark of wolves” e in parte King di Art of fighting e King of fighters, con uno stile da combattimento abbastanza singolare che non siamo ancora stati in grado di focalizzare completamente ed infine Miguel, un torero piuttosto violento e anche abbastanza stereotipato ma che aggiunge colore al lotto di guerrieri già presenti. Vi sono ancora 2 combattenti da svelare fra cui il boss finale che, da un video in CG, sembra essere un vero e proprio demonio, senza aver nulla a che vedere nella forma fisica con gli esseri umani, al contrario dei demoni Mishima.Sono stati annunciati anche ben 12 arene multi livello di cui ne sono state rivelate solo 6 ed ad uno stadio incompleto (una palude, una rovina, un vicolo, un tempio, una strada bloccata ed una distesa innevata) poiché, con l’eccezione della rovina, abbiamo potuto osservare un solo livello delle arene senza poterle, peraltro, studiare attentamente.Le personalizzazioni sembrano aver raggiunto livelli eccezionali: sarà possibile costruire veri e propri costumi alternativi per i personaggi, aumentando di molto la già grande varietà di vestiario presente in Tekken dark resurrection, permettendoci di diversificare i nostri guerrieri ben oltre il colore dei vestiti o da un paio di oggetti predefiniti o almeno, così hanno affermato gli sviluppatori. Considerato inoltre che Tekken dark resurrection a breve entrerà online, è praticamente certo che anche Tekken 6 godrà della possibilità di affrontare avversari da tutto il mondo grazie alla rete.
Tecnicamente parlandoGli sviluppatori asseriscono che il lavoro sia ben lontano dal completamento ed effettivamente si nota a prima vista. Gli ambienti sono chiaramente da ritoccare per quanto riguarda gli effetti e le textures che non sembrano assolutamente adeguati ad un gioco pensato su Playstation 3. Per i personaggi il discorso è ben diverso, alcuni di essi sono incredibili, Kazuya Mishima ad esempio assomiglia notevolmente alla controparte CG del quinto capitolo mentre altri, come Asuka Kazama, si distaccano ben poco da una Playstation 2 potenziata, sfigurando nettamente innanzi al bellissimo modello poligonale del demonio mishima o del figlio.Una parola da spendere in elogio va agli effetti di luce dinamica e al self shadowing, a dir poco realistici, che aumentano di gran lunga la bontà grafica del titolo in questione.Questi elementi, fortunatamente, allo stadio attuale mostrano solo che il titolo è ben lontano dall’uscita e, difatti, ci troviamo al 50% dello sviluppo. Non dimentichiamoci inoltre che Namco riserva alla sezione grafica sempre le ultime fasi di lavoro e potrebbe accadere che come per quanto riguardò Tekken 4 o 5, ci sarà una abissale differenza fra i primi e gli ultimi video.Privandoci di ogni considerazione esterna, Tekken 6 al momento è tecnicamente molto deludente, graficamente non si stacca eccessivamente da VF5 che fu sviluppato su scheda ben meno potente ed anzi, in alcuni tratti appare inferiore e ciò risulterebbe, nel caso si trattasse di un lavoro completo, del tutto inaccettabile. Confidiamo che Namco riservi una gran cura nelle ultime fasi dello sviluppo all’impianto estetico.
L’hype e le promesse intorno a questo episodio di Tekken si sprecano, le novità non mancano ma è evidente che vi siano ancora tanti elementi da scoprire e da limare, del resto mancano parecchi mesi al lancio nelle sale giochi, e forse addirittura un anno per la versione casalinga, è chiaro tuttavia che questa sesta edizione del pugno di ferro abbia molteplici promesse da mantenere, sarà il tempo a dirci se verranno mantenute o meno.